Come costruire un risultato.
Perché c’è bisogno di allenarsi per avere risultati? Gli obbiettivi dell’allenamento sono l’adattamento fisico ed organico dell’individuo; l’acquisizione di capacità di movimento e di tecnica specifica; il controllo ottimale della tecnica e della tattica; la costruzione delle prestazioni di gara mediante la formazione di un sistema funzionale specifico.
I concetti chiave dell’allenamento sono: la supercompensazione, il carico fisico, i principi generali e i codici di allenamento.
La struttura dell’allenamento è costituita invece dalla programmazione, l’organizzazione e il controllo.
In linea di massima i principi generali dell’allenamento di cui è bene tener conto, sono la continuità, la progressività del carico e l’alternanza ciclica.
L’allenamento stimola i processi di adattamento, i quali, se lo stimolo viene a mancare, decadono facendo perdere le capacità precedentemente acquisite!
Nel nuoto la continuità è fondamentale ed infatti basta un breve periodo di pausa dagli allenamenti per regredire notevolmente.
La progressività del carico è importante soprattutto nella fase di preparazione di inizio stagione, incidendo di gran lunga sull’intera annata. Il carico deve crescere progressivamente per creare nuovi adattamenti fisici ed organici, nonchè metabolici, di livello più elevato.
La progressività si ottiene con l’aumento della quantità e dell’intensità, elevando il carico da un periodo all’altro.
Infine l’alternanza ciclica. Essa avviene mediante una distribuzione appunto ciclica in cui vengono dosate e dispensate forme diverse di carichi. Questa ciclicità garantisce la ripetizione dello stimolo in tempi utili per sfruttare le capacità di supercompensazione.
Ed i miglioramenti?
Ogni atleta ha la sua “scala” personale di miglioramento, in base all’età, alle capacità, alle doti fisiche naturali, al metodo di allenamento, alle basi tecniche ed inevitabilmente allo stile di vita.
Per lavorare sul mezzo aerobico, quindi per permettere al nostro organismo di affrontare uno sforzo relativamente superiore alla propria norma adoperando invece la medesima quantità di ossigeno, è bene valutare l’ambiente in cui svolge l’attività fisica.
Non a caso infatti la maggior parte degli atleti usa prepararsi in un ambiente con meno ossigeno disponibile (quale la montagna per quote sopra i 1200 – 1600 mt circa) appunto per potenziare anche quei componenti coinvolti nel metabolismo dell’ossigeno, partendo dalla muscolatura coinvolta nella respirazione, fino ai mitocondri presenti dei muscoli ed aumentarne di conseguenza le capacità di recupero da un sforzo ad un’altro.
Dai studi fatti sui miglioramenti che apporta un allenamento in altitudine, si è riscontrato che già dopo alcuni giorni, dai 3 ai 10, abbiamo un notevole aumento dell’ematocrito, con particolare aumento dei globuli rossi nel sangue e soprattutto del numero e della potenza dei mitocondri, gli organuli intramuscolari coinvolti nell’elaborazione dell’acido lattico!
Organizzare quindi una bella settimana in montagna sarebbe l’ideale per iniziare la stagione!
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