I nemici dei muscoli dei nuotatori
Un crampo è determinato da una contrazione involontaria di un muscolo. Dal Dizionario della salute del Corriere della sera si legge in effetti che si tratta di una contrazione muscolare involontaria, parossistica e dolorosa, a carico di uno o più muscoli.
I nuotatori ne accusano alle gambe, ai gemelli, alle cosce o anche ai piedi.
In genere i crampi si verificano prevalentemente quando gli arti sono freddi e la circolazione è scarsa, soprattutto dopo una giornata di particolare sforzo fisico ed è probabile che siano causati da uno squilibrio tra potassio e sodio o calcio e magnesio, nell’organismo.
In altri casi si verificano durante un allenamento e spesso sulla fatica.
C’è chi pensa che un allenamento di Nuoto per un atleta Master non sia in grado di provocare crampi ed invece non è così. Un allenamento di Nuoto anche se studiato per un atleta Master, prevede comunque dei carichi di lavoro e degli sforzi fisici che conseguono ad un inevitabile stress muscolare e quindi talvolta si potrebbe verificare la condizione di crampi.
Le cause variano. Spesso i crampi si manifestano durante o subito dopo l’attività fisica di lunga durata, specialmente quando non preceduta da un opportuno riscaldamento muscolare. In questi casi i fattori principali che riconducono alle cause, sono l’eccessivo e prolungato sforzo muscolare ed il lavoro sulla fatica e in questo concorrono talvolta anche la stanchezza e lo stress, accumulati prima dell’allenamento, nel corso della giornata.
Nella minoranza dei casi sono dovuti a carenze o squilibri elettrolitici, determinati quasi sempre da disidratazione e perdita di sali minerali che si verificano attraverso la sudorazione o l’errato reintegro idrosalino e in tal caso la causa principale è dovuta a carenza di sodio e potassio.
Nello specifico, in soggetti sportivi, anche agonisti, l’insorgere di crampi muscolari è quasi sempre attribuibile ad un particolare affaticamento psicofisico, a grosse perdite di glicogeno muscolare, a carenza di calcio e perdite di ATP, ovvero di adenosintrifosfato che è la fonte energetica utilizzata da ciascun organismo pluricellulare e naturalmente dalle singole cellule, per le svariate funzioni svolte dall’organismo che richiedono energia.
Altre volte i crampi muscolari durante l’allenamento, conseguono anche ad un inadeguato apporto sanguigno ai muscoli interessati.
Ma i crampi muscolari non si manifestano solo durante o subito dopo uno sforzo fisico. Spesso compaiono anche a riposo, persino durante la notte. In questi casi il problema è quasi sicuramente dovuto a carenza di potassio, calcio o magnesio, anche se a volte il crampo può essere anche il segno di una condizione patologica di fondo ben più grave, come l’anemia, la compressione di un nervo, il diabete o l’ipoglicemia cronica.
Da quanto esposto fino ad ora, è facile riassumere che non è semplice prevenire i crampi e quindi è bene seguire una dieta appropriata, finalizzata ad evitarli. Alimenti come le verdure a foglia verde scuro, il latte, il formaggio, lo yogurt, il fegato, il tuorlo d’uovo, alimenti a base di sesamo, contenenti calcio e vitamina D, necessaria per l’assorbimento del calcio, sono di grande aiuto, così come l’ananas, le banane e i finocchi che sono molto ricchi di potassio.
Inoltre, è utile bere molta acqua, prima, durante e dopo ogni attività fisica ed eseguire un adeguato riscaldamento muscolare prima di ogni allenamento.
Secondo gli studi del dott. Jerome Malzac, medico dell’Associazione italiana di omotossicologia, sono validi anche trattamenti farmacologici del tipo omeopatico, come il Sarco Lacticum acidum 5 CH, che interviene sulla produzione di acido lattico, il Magnesia Phosphorica, che agisce sul tono muscolare, e l’omotossicologico Olympia, che è energizzante e aiuta nell’esercizio fisico.
È possibile ricorrere anche ad integratori a base di potassio e magnesio, anche se in realtà i diversi trial che hanno preso in considerazione l’impiego di integratori ai fini del trattamento dei crampi, hanno evidenziato scarsi risultati, così come si può apprendere ad esempio dal trattato di A. Sghirlanzoni, “Terapia delle malattie neurologiche” o da quello di G. Miserocchi, “Fisiologia sportiva generale ed applicata”, che in particolare, relativamente ai crampi in ambito sportivo, afferma: “Data la varietà delle cause responsabili risulta del tutto problematico, se non impossibile, contrastare i crampi sul piano farmacologico, essendo il riposo muscolare l’unico rimedio veramente efficace ”.
Infine, qualche consiglio al presentarsi di crampi muscolari:
– fermarsi, uscire dall’acqua e massaggiare e distendere la parte interessata, in modo da favorire il rilasciamento muscolare;
– applicare un impacco freddo sui muscoli in tensione, fino al completo rilasciamento dei muscoli stessi;
– applicare un impacco caldo sulla parte interessata, se questa rimane dolente anche dopo che il crampo è passato.
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