Nella donna sicuramente meno che negli uomini.
Sesso prima di una gara, in particolare nel nuoto, fa bene o fa male? È la domanda che milioni di atleti si pone davanti all’arduo bivio di scelta tra l’astinenza e la scalata verso il piacere.
Prima di tutto, è bene evidenziare che l’argomento ha due pieghe differenti, a seconda se si parli di un uomo o di una donna.
È cosa nota che generalmente, subito dopo un rapporto sessuale, gli uomini siano colpiti da una fase calante ed avvertano sonnolenza, effetto causato da alcune sostanze chimiche prodotte naturalmente dal corpo subito dopo l’atto sessuale, in particolare l’ossitocina e la serotonina che per l’appunto, inducono al sonno. Le donne invece restano lucide e pienamente attive in quanto non hanno gli stessi effetti chimici post rapporto sessuale così come avviene per gli uomini.
Il prof. Komisaruk della Rutgers University di Newark ha dimostrato attraverso uno studio mirato che la stimolazione sessuale nelle donne ha anche il potere di bloccare o limitare molto il senso del dolore, effetto che può arrivare fino a 24 ore!
Invece secondo il sessuologo francese Jacques Waynberg, il sesso è sconsigliato agli atleti di sesso maschile prima della prestazione agonistica che farebbero meglio ad astenersi per almeno sei ore prima di gareggiare.
Altri studi condotti sull’argomento, rilevano che durante l’attività sessuale, sia per la donna che per l’uomo, aumentano i livelli di testosterone che influenza ed accresce l’aggressività, conseguenza niente male per un atleta che deve competere.
Questo ormone steroideo è prodotto principalmente dalle cellule di Ledyng situate nei testicoli e sintetizzato nella corteccia surrenale. Il prof. Jannini, dell’Università degli Studi dell’Aquila, ha inoltre affermato che non facendo sesso per molto tempo, il livello di testosterone si abbassa a livelli minimi, conseguenza di certo non positiva per un atleta.
È da dire che parallelamente all’aumento del testosterone, si verifica anche un calo dell’adrenalina ed una delle funzioni principali di quest’ultima, è proprio quella di attivare il sistema che prepara l’organismo ad affrontare una situazione straordinaria, durante la quale dobbiamo avere a disposizione forza, prontezza di riflessi e grande reattività, ma questo aspetto è più condizionante per gli uomini che per le donne.
Il rapporto sessuale è stato sempre ritenuto responsabile di una dispersione di energia e di distrazione e questo sia per l’uomo che per la donna, ma in realtà non è così.
Una recente indagine americana ha dimostrato che l’attività sessuale non è più stressante di molte altre attività che pratichiamo normalmente tutti i giorni, come ad esempio quella di passeggiare o più semplicemente salire le scale.
La quantità di energia necessaria per consumare un rapporto sessuale è infatti paragonabile a quella di salire due rampe di scale in un minuto.
Willy Pasini, professore di psichiatria alla Facoltà di Medicina di Milano e all’Università di Ginevra, ha affermato che per alcuni atleti particolarmente apprensivi, a prescindere dalla disciplina sportiva praticata, l’effetto rilassante e ansiolitico ottenuto dopo un rapporto sessuale incide più dello spreco energetico. In ogni caso, anche per Pasini gli effetti del rapporto sessuale sulla donna sono molto differenti da quelli sull’uomo e la conferma di questa affermazione viene data inoltre da un interessante studio condotto dall’israeliano Alexander Olshanietzky che ha dimostrato come l’orgasmo femminile è sostanzialmente un doping autorizzato. Infatti, le donne riescono talvolta addirittura ad ottenere migliori performance grazie all’aumento della concentrazione di testosterone che subiscono dopo un rapporto sessuale!
Altro fattore di cui bisogna tener conto nell’attività sessuale prima di una competizione sportiva, come dicevamo prima, è il dispendio di energie.
Durante l’attività sessuale infatti, il ritmo respiratorio sale progressivamente da 14 a 40 volte al minuto, la frequenza cardiaca raggiunge mediamente le 180 pulsazioni e la pressione sanguigna supera le 200 di massima, ma in definitiva, l’attività sessuale comporta un dispendio energetico compreso tra le 150 e le 300 calorie che equivale ad affermare che l’impegno fisico durante un rapporto sessuale non è assolutamente intenso.
In pratica, con un adeguato riposo, l’organismo umano di qualsiasi atleta allenato, maschio o femmina che sia, è in grado di compensare una serata di sesso che non pregiudicherà quindi le prestazioni.
Uno studio dell’Università del Quebec, a Montréal, ha inoltre dimostrato che fare sesso è come fare una lieve attività motoria. L’esperimento ha coinvolto 21 coppie di giovani eterosessuali, tutti di età compresa tra i 18 e i 35 anni, a cui è stato chiesto di avere quattro rapporti sessuali in un mese. Per misurare le calorie bruciate, è stato chiesto loro di indossare un dispositivo SenseWear, un braccialetto che ha monitorato concretamente l’energia consumata durante il rapporto sessuale. I risultati del test hanno confermato che il consumo energetico durante l’attività sessuale è per l’uomo di circa 4,2 kCal al minuto contro le 9,2 consumate correndo, mentre una donna ne brucia 3,1 al minuto contro le 7,1 spese con 30 minuti di allenamento sul tapis roulant.
L’attività sessuale potrebbe pertanto essere considerata, in alcuni casi, come un esercizio fisico da scarico, ideale prima di una competizione!
Comunque sia, scientificamente non ci sono controindicazioni al connubio sesso e sport, mentre invece, psicologicamente, tutto dipende dal soggetto e dall’influenza che può subire sulla concentrazione.
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