Curarli e pulirli bene allungherà la loro vita.
Uno dei problemi comuni a tutti i nuotatori, professionisti e amatori, è l’appannamento degli occhialini. Quante volte siete impazziti dietro a questo problema e quanti occhialini avete cambiato per questo motivo? Beh, allungare la vita dei nostri occhialini non è un’impresa impossibile, basta osservare poche semplici regole.
Perché gli occhialini si appannano?
Gli occhialini si appannano a causa del caldo e dell’umidità generati dal nostro corpo. Questo genera una condensa che va a formarsi sulle lenti che presentano una temperatura ben differente. Ad aumentare la possibilità che gli occhialini si appannino, è la sporcizia che si accumula sulle lenti se non pulite bene gli occhialini dopo ogni utilizzo. Stiamo parlando proprio di quella patina che viene a formarsi dopo un po’ di tempo che utilizzate gli occhialini.
Gli occhialini sono normalmente dotati di una pellicola antiappannamento che però non è indistruttibile come lo scudo di Captain America! Ha una durata limitata nel tempo in base all’utilizzo che si fa degli occhialini. Alcuni marchi di occhialini durano di più, altri di meno, ma tutti prima o poi finiscono per appannarsi. Talvolta però capita che anche un paio di occhialini nuovo o usato poche volte, si appanni. In quel caso vuol dire che c’è una differenza di temperatura e umidità troppo elevata tra gli spogliatoi ed il piano vasca. Per cautelarsi da questa problematica, è bene riempire gli occhialini d’acqua tiepida dalla fontana all’interno degli spogliatoi, almeno dieci minuti prima di entrare sul piano vasca. Questa precauzione aiuterà gli occhialini ad abituarsi più gradatamente alla differenza di temperatura che incontreranno.
Come curare e conservare gli occhialini
La prima cosa da fare in assoluto è quella di non toccare mai e in nessun modo le lenti, né all’esterno, né tanto meno all’interno. Cercare di pulire le lenti strofinandoci le dita, panni o asciugamani, causa graffi e danni alla pellicola di rivestimento anti-nebbia o quello che ne resta dopo aver usato gli occhialini un certo numero di volte. In ogni caso, toccare le lenti le rende più vulnerabili!
È bene pulire gli occhialini delicatamente e con acqua fresca dopo ogni utilizzo prima di riporli accuratamente in una custodia, affinchè si eliminino i residui di cloro che aggrediscono e deteriorano lenti e cinghie. Una volta a casa, è bene lasciarli asciugare all’aria. Lasciare gli occhialini all’interno della borsa da piscina, magari avvolti nell’asciugamani, farà si che gli occhialini vengano a contatto con umidità e batteri che causeranno un invecchiamento precoce degli stessi.
È inoltre importante non esporre gli occhialini verso fonti di calore che possono modificarne la forma e deteriorare la qualità delle lenti, motivo in più per il quale è bene non usare acqua calda durante il lavaggio.
Pulire accuratamente gli occhialini dopo ogni utilizzo, eviterà il formarsi della patina di sporcizia che contribuisce poi alla formazione di appannamento sulle lenti.
Come evitare l’appannamento degli occhialini
Siamo arrivati al focus dell’argomento! Tra i nuotatori si narra di svariati metodi per evitare l’appannamento degli occhialini ma spesso questi si rivelano essere inefficaci. Dallo shampoo da strofinare sulle lenti al dentifricio, dal sapone per i piatti al bicarbonato di sodio (che invece va benissimo per l’argenteria), fino ad arrivare al più classico metodo che prevede l’utilizzo di saliva. Nulla di questi metodi aiuta ad evitare veramente l’appannamento degli occhialini.
Acqua distillata e aceto di vino bianco sono invece la riposta. È necessario immergere gli occhiali nell’acqua distillata tiepida, mescolata con cinque cucchiai di aceto di vino bianco e lasciarli in ammollo, ben immersi, per circa due ore. Successivamente è necessario risciacquare gli occhialini sempre con acqua distillata e lasciarli asciugare completamente all’aria, senza utilizzare alcun panno, prima di riporli nella loro custodia. Alcuni atleti utilizzano anche lo spry anti appannamento che contiene semplicemente acqua, alcol isopropilico e detergente che però prevede l’utilizzo di un panno.
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