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Quanto è importante una corretta idratazione per un nuotatore.

Influisce sulle prestazioni, sia in allenamento che in gara.

Una non corretta e opportuna idratazione, può influire negativamente nel nuoto sul rendimento dell’atleta, che sia impegnato in una gara o anche soltanto in un allenamento.
Le perdite che si possono avere a causa di una mancata o insufficiente idratazione, vanno dalle difficoltà di termoregolazione all’abbassamento dei livelli di resistenza e forza muscolare, fino ad arrivare ai crampi. Una scarsa reidratazione condiziona inoltre il recupero ed il livello prestativo dell’atleta, nei giovanissimi ancora di più che negli adulti così come confermato ormai da diverse ricerche scientifiche che dimostrano quanto sia importante l’idratazione in rapporto con gli allenamenti.

Il problema principale in uno sport come il nuoto, che si pratica in ambienti umidi, è fondamentalmente quello di non percepire la necessità di bere, proprio perché il corpo è completamente immerso in acqua, condizione a causa della quale non si avverte il grado di sudorazione che si verifica nel nuoto così come in altre attività sportive, con conseguente perdita di fluidi ed elettroliti.

Come riconoscere i segnali di una disidratazione?
La sete, la stanchezza, spossatezza e indebolimento muscolare, la difficoltà di respirazione, la nausea ed i mal di testa, i crampi muscolari e l’inevitabile abbassamento delle capacità prestative, sono chiari segnali dell’inizio di disidratazione. Parliamo di inizio non casualmente, in quanto una disidratazione può causare problemi ben più seri se diventa molto più importante.
Essere adeguatamente idratati prima degli allenamenti e delle gare è essenziale, ma il problema è che spesso gli atleti sono disidratati già prima di entrare in vasca e questo perché durante la giornata bevono poco.

Quanto bisogna bere durante la giornata?
Durante la giornata è importante avere sempre davanti una bottiglia d’acqua! spesso ci si dimentica di bere perché non se ne avverte il bisogno e invece è importante bere piccoli sorsi d’acqua durante tutta la giornata, il che oltre ad idratare l’organismo, aiuta anche a stimolare le funzioni renali. In genere circa due litri d’acqua al giorno possono essere sufficienti ad una corretta idratazione ma questo dipende da persona a persona. Basti pensare che la quantità di acqua necessaria quotidianamente ad un individuo che non pratica attività sportiva, è pari a circa il 3% del suo peso corporeo. Ad esempio, un persona che pesa 80 chili dovrebbe bere almeno 2,4 litri di acqua al giorno. Un facile ed immediato “esame” per capire se ci si sta idratando nelle misure opportune, è osservare il colore delle urine: più sono scure e più si è disidratati, mentre al contrario, più sono chiare e meglio si è idratati. Quando le urine assumono un colore molto vicino al bianco, allora vuol dire che il livello di idratazione è ottimale.

Come gestire l’idratazione durante le gare e gli allenamenti
In via generale, un nuotatore dovrebbe consumare circa mezzo litro d’acqua ogni 40 minuti di allenamento. È bene dunque avere sempre un paio di bottigliette d’acqua sul bordo vasca, da sorseggiare durante le brevi pause della sessione di allenamento. Per chi va in gara invece, è bene portare un numero sufficiente di bottigliette d’acqua da sorseggiare durante la giornata, in particolar modo prima e subito dopo il riscaldamento, prima della gara, anche durante l’attesa in camera di pre chiamata e dopo la gara. Una piccola sacca, come ad esempio la colorata e pratica Pool Bag Speedo, nella quale riporre le bottigliette d’acqua e da tenere sempre vicino durante la giornata di competizione, può essere molto comoda e utile.

Cosa bisogna bere?
L’acqua per reidratare, insieme ad una dieta alimentare equilibrata, consente agli atleti di allenarsi in maniera efficiente, senza compromettere le loro prestazioni in gara, né tanto meno la propria salute. Non sono necessarie le bevande sportive, consigliate soltanto in condizioni particolarmente rigide, ovvero quando ad esempio si nuota in vasche scoperte sotto al sole cocente, o quando si eseguono particolari sessioni di allenamento, lunghe diverse ore e con una particolare intensità di impegno.

In ogni caso sono consigliate esclusivamente le bevande sportive che non superano l’8% di carboidrati affinchè non si vada poi ad inciampare negli effetti collaterali provocati dalle bevande con alto contenuto di zucchero. Inoltre, non sono assolutamente consigliate le tanto pubblicizzate bevande energetiche che contengono stimolanti come la caffeina, la taurina o il guaranà che possono influire negativamente sullo stato di salute dell’atleta, come ad esempio i danni al fegato provocati dall’altissimo contenuto di vitamina B contenuta in queste bevande.

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine