“A questo punto è anche sfortuna, peccato perché quest’anno abbiamo lavorato davvero molto bene”
Si avvicina la conclusione di questi Campionati Mondiali, sale l’attesa per le ultime finali che promettono spettacolo e si alza costantemente anche l’affluenza di pubblico che ha fatto registrare il tutto esaurito per la sessione di questa sera e per l’ultima di domani.
In attesa della finalissima degli 800 stile libero di questa sera in cui Simona Quadarella si giocherà un’altra medaglia al suo primo Mondiale dopo il bronzo vinto nei 1500 stile, stamattina sono scesi in vasca sei Azzurri più la 4×100 stile libero mista per conquistare il passaggio del turno di qualifica.
A battezzare la penultima mattinata del Duna Arena di Budapest è Silvia Di Pietro nei 50 stile libero che nuota in 25”07 che purtroppo rappresenta l’eliminazione dalle semifinali per soli tre centesimi.
“A questo punto è anche sfortuna – ha dichiarato Silvia i Pietro in area mista – Penso che il problema sia un po’ in partenza e infatti ieri con il mio allenatore abbiamo calcolato lo stacco ed è venuto fuori quattro decimi in più rispetto alla gara di Berlino in cui ho fatto il Record Italiano. La nuotata è migliorata ed ha retto il gap della partenza e della mia condizione non ottimale a causa del ginocchio che mi fa ancora tanto male – prosegue Silvia – Non credo più nella differenza tra le gare nuotate al mattino e quelle al pomeriggio perché ormai questi sono discorsi da Esordienti A. Siamo abituati a fare lavori duri anche al mattino e quindi spingere da subito non deve essere un problema”
“Mi sarebbe piaciuto rifare questi 50 stile stasera nelle semifinali che erano alla mia portata, ma non posso recriminarmi niente – conclude la romana del CS Carabinieri – Spero incrociando le dita che la 4×100 stile mista arrivi in finale in cui dovrei subentrare io stasera, sarebbe l’ultimo sforzo dopo di che staccherò un po’. Riposare mi servirà per ricaricare le energie. Peccato perché quest’anno abbiamo fatto un lavoro ottimo fino ad aprile ed è grazie a quello che sto reggendo nonostante qualche scrematura”
Le batterie di questa specialità risultano comunque molto difficili già dalle prime battute, tanto è che le prime cinque qualificate delle semifinali sono tutte teste di serie: Sarah Sjostrom ha nuotato il miglior crono con 24”08, seguita dalla campionessa olimpica sulla distanza e bronzo ieri nei 100 stile Pernille Blume con 24”32, dalla campionessa europea in carica Ranomi Kromowidjojo con 24”53, dalla statunitense campionessa mondiale ed olimpica dei 100 stile Simone Manuel con 24”54 e dalla campionessa del mondo in carica Bronte Campbell con 24”61.
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