La decisione presa dalla FIN, appreso quanto accaduto nella piscina Lamarmora di Brescia risultata più corta di 25 metri per un mal posizionamento del pontone mobile
Dopo aver preso atto di quanto accaduto in occasione del Trofeo Leonessa d’Italia disputato dieci giorni fa presso la piscina Lamarmora di Brescia e valido per il Circuito Supermaster FIN, la Federazione Italiana Nuoto ha deciso di invalidare i Record e tutti gli altri risultati stabiliti nella sessione del mattino, ovvero quella in cui la vasca utilizzata per le competizioni era più corta dei 25 metri regolamentari.
Ripercorriamo quanto accaduto e raccontato già nell’articolo pubblicato nove giorni fa – clicca qui per leggerlo – : la vasca olimpionica di cui è dotato l’impianto lombardo doveva essere limitata per l’occasione del meeting Master a 25 metri tramite l’apposito pontone mobile, ma purtroppo per un errore umano le misure sono state prese male e il pontone è stato fermato a circa 24 metri e 29 centimetri, ovvero circa 71 centimetri in meno rispetto alla misura regolamentare della vasca corta da quanto risulta dalle immagini a disposizione che ritraggono la piscina al mattino e la piscina al pomeriggio.
Il problema era stato infatti rilevato da molti atleti durante la sessione del mattino che dopo la propria gara hanno “sentito” la differenza di metri nuotati, evidenziata soprattutto da molti tempi cronometrici straordinari riscontrati nell’arco della sessione, ben al di sotto dei migliori personali e alcuni dei quali anche al di sotto di primati importanti. Da quanto riportato dagli atleti protagonisti della segnalazione, la loro voce non era stata presa in considerazione dagli addetti ai lavori che hanno sostenuto che non ci fosse errore nel posizionamento del pontone non ritenendo opportuno fare verifiche, o almeno non ufficialmente, perchè durante la pausa gare tra la sessione del mattino e quella del pomeriggio, il pontone è stato in effetti riposizionato fermandolo dunque sulla distanza corretta a completare i 25 metri regolamentari previsti della vasca corta.
L’errore umano ha riportato ripercussioni sui risultati e in particolare sui primati stabiliti al mattino, ma anche sulla classifica Società della manifestazione e di conseguenza sulle classifiche nazionali per squadre e classifiche nazionali individuali per Supermaster e Ironmaster.
La FIN ha dunque ritenuto opportuno annullare tutti i risultati stabiliti durante la sessione del mattino e in particolare i record stabiliti che ricordiamo erano quelli Italiani M35 di Stefano Garzonio della B.Fit Legnano Nuoto nei 50 rana con 28”44 (prec. che dunque resta tale di 28”98 di Andrea Agostinone), M50 di Jane Ann Hoag del Team Insubrika nei 200 stile libero con 2’14”19 (prec. 2’14”50 di Daniela Deponti), M30 di Andrea Maniero della Brescia Acquarè Mafeco nei 200 stile libero con 1’54”34 (prec. 1’54”44 di Andrea Marcato) e M100 della mistaffetta 4×50 stile libero della B.Fit Legnano Nuoto con 1’41″36 (prec. 1’42”16 Milano Nuoto Master).
«La gestione della piscina non è di nostra competenza e non è stata di nostra competenza la sistemazione del pontone – avevano precisato gli organizzatori della Leaena Graziano Turolo e Bruno Venza contattati telefonicamente da Swim4Life Magazine – Purtroppo abbiamo realmente appreso la problematica solo a fine manifestazione perché nessuno ci ha coinvolto prima in maniera chiara e messi sotto pressione anche da altre problematiche inerenti il cronometraggio che tardava a far uscire i risultati, non abbiamo avuto la lucidità di gestire la problematica emersa, cosa che stiamo facendo adesso valutando le migliori soluzioni possibili per non arrecare danno a nessuno»
Anche la Classifica Società della manifestazione, nonchè le classifiche individuali e di squadra stagionali per il Circuito, saranno dunque rivisti non prendendo in considerazione i risultati stabiliti al mattino.
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