Nuoto, tredici consigli per migliorare la virata

Lavorare sulla tecnica è la strada per migliorare le prestazioni, non uno spreco di tempo a sfavore della quantità

Riuscire a realizzare un risultato ottimale nel nuoto, non è un traguardo che si raggiunge a caso o che si matura esclusivamente mettendo nelle spalle chilometri e chilometri nuotati in allenamento. non basta, serve anche lavorare sulla tecnica e sulla preparazione specifica di una gara e di tutte le fasi della nuotata.
Le tattiche di gare non devono mai essere impulsive e dettate dal momento, ma studiate attentamente e preparate prima della competizione. Avete presente i piloti di Formula Uno? Studiano il percorso e simulano da fermi le curve del circuito prima di corrervi!

Molto meglio se con il sostegno dell’allenatore, è quindi assolutamente consigliato diventare maniacali in allenamento provando le fasi di gara lavorando sulla tecnica e sulla tattica di gestione di un 200 o di un 400, per essere completamente preparati a ciò che poi si affronterà in gara.

Una delle fasi di nuotata, che incide in maniera molto importante sul risultato finale, è la virata che come tutti i gesti tecnici, necessita di tanti allenamenti per poter essere migliorata e assimilata “meccanicamente” nei movimenti da eseguire poi in scioltezza al momento della competizione, senza doverci pensare più di tanto. Un automatismo ma di qualità insomma, in cui ricordate che ogni virata è un’occasione per sviluppare velocità e non per riposare.

Alcuni spunti su cui lavorare per migliorare la virata:

  1. quando si affronta una virata è bene mantenere fissa la posizione della testa, evitando di impiegarla per sostenere la rotazione verso il muretto cercando di “accompagnare” il movimento tecnico;
  2. quando nuotate a dorso e avete compiuto la rotazione del corpo, o anche negli altri stili quando siete in prossimità del muretto, concentratevi sulla T, evitando di alzare la testa o scomporre l’asse della vostra streamline;
  3. quando si nuota a dorso, è bene contare il numero di bracciate dalle bandiere per poter stabilire con certezza dopo quante bracciate siete in grado di girarvi per trovare il muretto alla giusta distanza di virata, ovvero che vi consenta di potervi spingere con agilità ed efficienza per una veloce ripartenza;
  4. quando si nuota negli altri stili diversi dal dorso, è bene sperimentare la respirazione e l’accelerazione della gambata e della bracciata in prossimità del muretto, affinchè possiate essere in grado di sostenere nel migliore dei modi la vostra virata;
  5. arrivate con impeto, sicurezza e forza al muretto, senza rallenatare né all’ingresso, né tanto meno all’uscita della virata, perché questo potrebbe costarvi una perdita di ritmo significativa per la restante parte della gara;
  6. la rotazione del corpo può avvenire anche dopo aver staccato i piedi dal muretto e non necessariamente quando siete in posizione capovolta, un assetto che talvolta si ricerca maniacalmente proprio quando si ruota per eseguire la virata;
  7. la rotazione del corpo durante l’uscita dalla virata è indispensabile a dare velocità alla nuotata e sfruttare al meglio l’abbrivio di spinta;
  8. anche se nuotate in allenamento e non ci sono giudici che vi osservano, è sempre bene eseguire tutti i gesti tecnici come prevede il regolamento, quindi virare a rana e delfino toccando il muretto con due mani simultaneamente, non battere i piedi una volta che ci si è girati per la virata a dorso e non girarsi prima del tocco del muretto con una sola mano quando si esegue la virata dorso/rana nei misti;
  9. mantenete le mani e le gambe unite durante la fase di spinta perché così facendo abbasserete la resistenza che si crea con i mulinelli in acqua;
  10. ponetevi l’obiettivo di uscire dalle virate sempre dopo le bandierine;
  11. nel dorso, nello stile libero e nella farfalla, valutate in allenamento attraverso il cronometro se all’uscita dalla virata, e quindi nella fase di spinta durante la subacquea, siete più efficaci con una gambata a delfino o con una gambata a stile;
  12. a dorso, farfalla e stile libero, non respirate mai dopo la prima bracciata all’uscita dalla virata;
  13. allenatevi a spingervi forte dal muretto perché la capacità di spinta incide in maniera importante sull’abbrivio e quindi sulla velocità da impostare subito dopo la virata per la restante parte di gara. Immaginate di dover abbattere il muretto con le vostre gambe ad ogni virata!

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine