Nell’ultima giornata degli Europei di Glasgow l’Italia potrebbe migliorare il suo record di medaglie vinte e regalare altre grandi emozioni
Mattinata breve quella dell’ultima giornata dei Campionati Europei di Nuoto che fino a ora hanno regalato tantissime emozioni ai tifosi Azzurri che hanno potuto gioire di diciassette medaglie, tre d’oro, cinque d’argento e nove di bronzo, le più recenti arrivate nella ricca serata di ieri con la medaglia d’argento di Fabio Scozzoli vinta nei 50 rana – clicca qui per saperne di più – quella d’argento di Gregorio Paltrinieri negli 800 stile – clicca qui per saperne di più – quella di bronzo di Matteo Restivo nei 200 dorso – clicca qui per saperne di più – e quella ancora d’argento storica vinta da Ilaria Cusinato dei 200 misti – clicca qui per saperne di più.
Le qualifiche non si aprono bel migliore dei modi al Tollcross di Glasgow per l’Italia che vede Federico Turrini fermarsi alle eliminatorie dei 400 misti chiusi in 4’19”74, un tempo più o meno in linea con quelli abitualmente nuotati al mattino dall’atleta toscano, ma che vale il 12esimo posto e che quindi non è sufficiente per passare il turno e approdare in finale per la quale l’ultimo crono utile per la qualifica è stato di 4’17”77.
Si ritorna in corsa con i 400 stile libero femminile che promuovono Simona Quadarella che nuota un ottimo 4’09”97, un crono veramente molto interessante per essere quello nuotato nelle qualifiche del mattino e che infatti rappresenta la sua ottava prestazione di sempre, grazie alla quale la fresca campionessa europea degli 800 e 1500 stile libero approda in finale con il quarto tempo.
L’atleta romana allenata da Christian Minotti potrebbe a questo punto tentare il triplete, impresa storica che due anni fa agli Europei di Londra riuscì alla magiara Boglarka Kapas che invece stamattina è stata vittima illustre delle eliminatorie chiudendo decima in 4’14”23.
Fuori anche l’altra Azzurra Stefania Pirozzi che nuota in 4’13”94 piazzandosi nona, un tempo troppo distante dal 4’08”93 nuotato agli Assoluti di Riccione e anche al 4’11”36 segnato al Sette Colli, che denota una condizione sicuramente non ideale per la sannita, vittima anche lei come Dotto e Paltrinieri di un virus intestinale.
I tempi migliori li girano la magiara Ajna Kesely, argento negli 800 e bronzo nei 1500 stile, con 4’08”77, la britannica Holly Hibbott con 4’09”41 e la tedesca Sarah Koehler, argento nei 1500 stile, con 4’09”85.
Sarà una finale con elementi completamente diversi da quelli visti due anni fa a Londra 2016 e in cui tutto può accadere.
Si chiude con le staffette 4×100 misti che aprono con la gara maschile che vede un deludente quartetto Azzurro restare fuori dalla finale con una prestazione opaca. Thomas Ceccon avvia la gara segnando 55”17, troppo distante dal crono nuotato nei giorni precedenti nella gara individuale chiusa in 53”85, seguito da Alessandro Pinzuti che con un parziale di 1’00”15 è l’unico a guadagnarsi la sufficienza. Chiudono Matteo Rivolta che nuota in 52”91 e Luca Dotto che segna 49”01 per un complessivo 3’37”24 che purtroppo vede l’Italia come la prima delle eliminate.
Ci pensa però la formazione femminile a rialzare il morale, con il quartetto composto da Carlotta Zofkova, Martina Carraro, Ilaria Bianchi e Giada Galizi che nuota una gara magistrale, al termine della quale tra loro si dicono con naturalezza “prime, siamo prime”. Era probabilmente questo l’unico risultato che le ragazze inseguivano nella batteria dominata dalla prima all’ultima frazione, aperta dalla Zofkova che si è dimostrata essere in grande spolvero durante questi Europei con il bronzo e Record Italiano vinto proprio nei 100 dorso e che ha segnato 1’00”22.
Nonostante una frazione a rana poco convincente nuotata in 1’07”92 da Martina Carraro, le Azzurre staccano completamente le avversarie e il vantaggio aumenta notevolmente con la frazione a delfino di Ilaria Bianchi chiusa in 57”79.
A Giada Galizi resta il compito di mantenere il grande vantaggio accumulato, che incrementa ancora nuotando in 54”59 che vede le Azzurre con 4’00”52 che vale il terzo crono di accesso alla finale dietro la Danimarca trascinata da una scatena Pernille Blume che ha nuotato in 52”27 e la Gran Bretagna.
Questa sera non sarà impossibile confermare l’argento vinto a Londra 2016 o almeno lottare per un posto sul podio che sembra essere alla portata, così come il Record Italiano di 3’58”27 segnato ai recenti Giochi del Mediterraneo di Tarragona.
Oltre a Simona Quadarella nei 400 stile e la 4×100 misti femminile, l’Italia ha la licenza di sognare un podio anche nei 50 stile libero di Andrea Vergani, ieri Record Italiano con il supersonico 21”37, Arianna Castiglioni e Martina Carraro nei 50 rana, Piero Codia nei 100 farfalla e Margherita Panziera nei 200 dorso.
Appuntamento a questa sera per l’ultima giornata dei Campionati a partire dalle 17:45 ora italiana, sempre da noi attentamente raccontate e sempre in Diretta RAI Sport con il commento di Luca Sacchi e Tommaso Mecarozzi, coadiuvati in area mista da Elisabetta Caporale.
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