Il monumento in onore dell’attore e nuotatore sarà inaugurato il 2 giugno sul lungomare al termine di Viale Italia
Passano gli anni ma ciò che resta indelebile è di certo l’amore e il ricordo di Bud Spencer, non solo in Italia ma anche nel resto del Mondo.
Dopo che Budapest nel 2017 decise di inaugurare una statua dedicata al grande Carlo Pedersoli, ora è Livorno a voler rendere omaggio con una scultura che sarà inagurata il prossimo 2 giugno. Ricordiamo che la città toscana nel 1978 e nel 1982 è stata la location dove furono girati i film “Lo Chiamavano Bulldozer” e “Bomber”.
L’iniziativa è stata promossa dalla pagina Facebook “In Onore di Bud Spencer” con il Patrocinio e la collaborazione del Comune di Livorno e dell’Assessorato alla Cultura e Sport che intende realizzare sul lungomare al termine di Viale Italia un monumento in onore dell’attore anche grazie alla partecipazione da parte dei fans attraverso una campagna crowdfunding.
Carlo Pedersoli (nella foto a destra di Giorgio Motto) nasce a Napoli il 31 ottobre 1929, è stato un attore, sceneggiatore, produttore cinematografico, ex-nuotatore e pallanuotista che ha conquistato un posto nel cuore di almeno due generazioni di persone sparse in tutto il mondo tanto da spingere la celebre rivista americana “Time”, nel 1999, a posizionarlo al primo posto della classifica degli attori italiani più popolari al mondo.
Carlo Pedersoli cresce in una famiglia agiata nel rione di Santa Lucia e a otto anni inizia a nuotare per il Circolo Canottieri Napoli in quella che non era ancora la piscina che tutti noi conosciamo oggi ma uno specchio d’acqua del porticciolo con le corsie che erano indicate da due portoni di legno. Trasferitosi a Roma durante la guerra, nel 1944 si mette in luce segnando il tempo di 3’21″30 sui 200 rana che diventano la sua specialità e che lo porta a diventare Campione Italiano Allievi.
Successivamente inizia ad affacciarsi anche nella pallanuoto e nel 1946 diventa campione regionale juniores. L’anno seguente stabilisce la seconda prestazione nazionale sui 100 rana e nel 1949, dopo aver passato un periodo in Sud America, rientra in Italia e entra a far parte della Lazio Nuoto. Nello stesso anno, ad Atene, eguaglia il primato italiano sui 100 stile libero con un minuto netto e stabilisce il nuovo limite nei 100 farfalla con 1’13″00, tempo che migliora ancora pochi giorni con 1’11’80.
L’anno successivo si dedica soprattutto ai 100 stile libero, dove il 19 settembre 1950 nella Piscina Leone di Salsomaggiore abbatte il limite del minuto segnando un 59″70 che migliora di tre decimi il record di Celio Brunelleschi stabilito nel 1948. Su questo grande risultato però si scaglia subito la Federazione la quale decide di non convalidare il record per la mancanza di giudici ufficiali. Tuttavia lo stesso organo consente di replicare il giorno successivo, nel quale il cronometro si ferma con lo splendido 59″50: per la prima volta nella storia un’atleta italiano scende così sotto il minuto!
Il 30 maggio 1952 a Genova porta il limite sui 100 stile libero a 58″90 entrando nell’Olimpo dei dieci migliori velocisti al mondo. A metà settembre agli Assoluti di Napoli si conferma campione nella sua specialità. Partecipa a fine stagione ai Giochi del Mediterraneo in Egitto conquistando due secondi posti, nell’individuale e nella staffetta 3×100 mista, dove segna un 58’70 nella sua frazione.
Nel 1952 corona la sua grande carriera natatoria partecipando alle Olimpiadi di Helsinki dove però non riesce a centrare la finale dei 100 stile libero con il crono di 58″80, nonostante sia il quarto crono europeo stagionale. Ai campionati italiani in settembre si conferma ancora una volta il più veloce migliorando ulteriormente il suo personale sui 100 con 58″20. Partecipa anche alle Olimpiadi di Merlbourne nel 1956 nelle quali si ferma sempre alle semifinilai dei 100 stile libero.
La sua carriera natatoria (intervallata anche partecipazioni nella pallanuoto) termina nel 1957 anno in cui decide però di cambiare vita, con il suo ritorno in Sud America dove inizia a fare diversi lavori fino a quando nel nel 1967 inizia a ricoprire piccoli ruoli di comparse in alcuni film.
In totale colleziona tre medaglie ai Giochi del Mediterraneo (1 oro, 2 argenti) e 18 medaglie ai Campionati Italiani (11 ori, 5 argenti, 2 bronzi).
Tutto ciò che accade dopo è ben noto alla memoria di tutti: l’incontro con lo sconosciuto Mario Girotti, in procinto di diventare per il mondo il ben noto Terence Hill, e le prime pellicole di quella che diverrà la coppia più spassosa e divertente per questo nuovo genere western.
Il nome d’arte scelto da Carlo Pedersoli fu necessario in quanto il suo nome, da scrivere su una locandina, era considerato troppo italiano. Per fare colpo e per rendere più credibile il film e i personaggi, fu necessario inserire un nome straniero ed ecco allora che nasce Bud Spencer. Il cognome è scelto dallo stesso Carlo, che da sempre è un fan sfegatato di Spencer Tracy. “Bud“, che in inglese significa “bocciolo“, è scelto per puro gusto goliardico ma si intona perfettamente alla sua corpulenta figura.
Ti è piaciuto questo articolo? Allora metti un Mi Piace alla nostra Pagina Ufficiale su Facebook!
Swim4Life – All rights reserved