La Divina senza età sfodera una semifinale da paura nuotando 1’55″14 guardando le avversarie dall’alto e dando l’impressione di poter vincere con uno schiocco di dita in stile Thanos
Non c’è pausa alle emozioni stasera al Nambu International Aquatics Center di Gwangju per la terza serata dei Mondiali di Nuoto, che dopo la bella finale dei dei 200 stile libero maschile che hanno visto l’Azzurro Filippo Megli sfiorare il bronzo di 4 centesimi ritoccando ancora il Record Italiano – clicca qui per saperne di più – quella dei 1500 stile libero femminili con la protagonista assoluta Simona Quadarella che si è laureata campionessa mondiale con Record Italiano di Alessia Filippi battuto – clicca qui per saperne di più – e il Record Italiano con accesso in finale dei 50 rana di Fabio Scozzoli – clicca qui per saperne di più – regalano a tutti una stoica Federica Pellegrini.
Dopo le finali dei 100 dorso prive di Azzurri in gara, che vedono il podio femminile formato dalla canadese Kylie Masse con 58”60, dall’australiana Minna Atherton con 58″85 e dallastatunitense Oliva Smoliga con 58″91, e quello maschile dal cinese Xu Jiayu con 52″43, seguito dal russo Evgeny Rylov con 52″67 e dall’australiano Mitch Larkin con 52″77, è la volta infatti delle semifinali dei 200 stile libero femminili che vedono ai blocchi di partenza la divina campionessa di tutto in questa specialità.
L’atleta del Circolo Canottieri Aniene allenata da Matteo Giunta al Centro Federale di Verona esplode di sicurezza e convinzione come se fosse una ragazzina alla ribalta e non come una 31enne che si affaccia a quella che sarà la sua ennesima finale, che si guadagna dominando in lungo e largo la sua gara offrendo a pubblico e avversarie il piatto forte della casa: inizio in sordina, controllo, rimonta e mano davanti a tutte! Stampa un 1’55″14, il suo migliore stagionale, che fa paura alle avversarie, fa sentire lei ancora più capace di poterle battere in uno schiocco di dita in stile Thanos in Avengers Endgame e fa sentire esaltati i tifosi italiani che impazziscono al ritmo della sua bracciata.
Un crono eccezionale, appena 41 centesimi più alto del tempo che le permise di vincere l’oro mondiale due anni fa a Budapest e addirittura 4 centesimi migliore della coppia Ledecky e McKeon che chiuse seconda a pari merito alla sue spalle.
“Sono contenta perché non pensavo di essere andata così forte – ha affermato la Pellegrini – Domani sarà una finale molto tirata e mi piace come sto nuotando. Non ho dato proprio tutto tutto, ma molto. Forse sono anche passata troppo forte ai 100 mentri, ho voluto comunque spingere e già che stavo davanti sono andata. Bisogna cercare di limare qualcosa nella seconda parte, però è andata molto bene. In previsione della finale non so le altre quanto margine abbiano, ma secondo me si viaggerà intorno a 1’54″5 o alto. Ripartire dalla corsia 4 è un’emozione che non ho provato neanche a Budapest quando ho battuto Ledecky. Farà strano, ma sono contenta perché starò nel mezzo e potrò controllare più facilmente la gara. Non abbiamo lavorato sul passaggio; è venuto tutto naturale grazie all’anno in cui abbiamo ci siamo dedicati alla velocità. Bisogna vedere se riuscirò a tenere nella seconda parte”
Non resta lontanissima l’australiana Ariarne Titmus, campionessa mondiale dei 400 stile, che chiude in 1’55″36, mentre si allontana dal podio la svedese Sarah Sjostrom, quarta in 1’55″70 preceduta dalla cinese di Hong Kong Siobhan Haughey con 1’55″58, ma domani sarà un’altra gara.
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