Foto © Deepbluemedia/Giorgio Scala

Nuoto, assegnazione Europei 2022 a Roma, manca soltanto l’ufficialità!

Molto positiva la visita ispettiva al Foro Italico, favorevole il parere verbale del segretario generale LEN, si attende adesso l’ufficialità entro la settimana prossima dopo le votazioni

Il sogno sta per diventare realtà: dopo dieci anni quest’anno dall’ultimo grande evento di nuoto internazionale ospitato in Italia con i Mondiali 2009, il nostro Paese potrebbe realmente organizzare la 35esima edizione dei Campionati Europei estivi 2022 nella città di Roma!

Dopo i vari passi mossi a partire da giugno con la candidatura per ottenere l’assegnazione dei Campionati Europei, confermata a fine luglio con l’approvazione del Consiglio dei Ministri, venerdì scorso la Federnuoto con il Presidente Paolo Barelli e la Sindaca Virginia Raggi hanno ospitato una delegazione LEN a Roma per condurre una visita finale del Foro Italico e dei luoghi che ospiterebbero l’evento prima che l’ufficio LEN lo assegnasse.

La delegazione, guidata dal segretario generale David Sparkes, dal vicepresidente Andriy Vlaskov e dall’esecutivo Gianni Minervini, è stata successivamente ricevuta dal sindaco di Roma Virginia Raggi nel suo ufficio. In questa occasione Paolo Barelli ha condiviso le parti più importanti dell’offerta alla presenza di Giuseppe Pierro, direttore del Ministero dello sport e Cinzia Zucal, Consigliere dello sport della Regione Lazio.

Barelli ha sottolineato che Roma e la Regione Lazio sono pronte a mettere in scena un’altra grande edizione della vetrina continentale nell’ambito dei Campionati Europei multi-sport, un progetto gestito da Eurovision (EBU), che si era rivelato un grande successo nel 2018 attirando oltre 200 milioni di spettatori.

“È un’occasione meravigliosa per promuovere la nostra città e gli acquatici di tutto il mondo, ma anche per coinvolgere le giovani generazioni e aumentare il successo dei progetti Impara a nuotare”, ha dichiarato Barelli.

Il sindaco Raggi ha affermato che la città ha accettato l’offerta in quanto prevede di utilizzare le strutture esistenti sia per le competizioni che per i corsi di formazione con l’aggiunta di alcuni impianti temporanei e non richiede alcuna nuova costruzione, per mandare così un messaggio positivo sulla sostenibilità.

“Un evento così apprezzato come i Campionati Europei di Nuoto avrà un grande impatto nella nostra cittàha dichiarato Virginia RaggiLa messa in scena di eventi culturali in connessione con la parte sportiva oltre a coinvolgere le giovani generazioni dovrebbe essere un grande valre aggiunto”, 

Il segretario generale della LEN, David Sparkes, ha ricordato che l’ultima volta che Roma ha ospitato i Campionati Europei di Nuoto è stato nel 1983.

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“Da allora questa bellissima città ha organizzato due fantastici campionati del mondo, in modo che le persone qui abbiano tutte le capacità, l’esperienza e le conoscenze per offrire un brillante evento continentaleha affermato David Sparkes – Siamo stati felici di vedere i progetti che sono molto promettenti, ci sono strutture eccezionali e tradizioni ricche, quindi ci sono tutti i numeri per ottenere un Campionato Europeo di grande successo a Roma”

Secondo il primo masterplan presentato, i Campionati Europei 2022 ricorderanno i Campionati del Mondo 2009 in quanto il complesso di fama mondiale del Foro Italico ospiterà il nuoto e le competizioni subacquee e una piscina temporanea verrebbe allestita nell’adiacente centro tennis per ospitare gli eventi di nuoto sincronizzato.

Il nuoto in acque libere ritornerebbe alle coste di Ostia, dove le Federazioni italiane Nuoto è presente con il Centro Federale che potrà fungere da sede di allenamento per le nazionali partecipanti.

Come novità, Roma sta valutando di organizzare il primo Campionato Europeo di Tuffi dalle Grandi Altezze: La città ha alcuni punti di riferimento iconici e i progetti che abbiamo visto sono molto interessanti, speriamo che questo possa trasformarsi in realtà”, ha concluso David Sparkes.

L’Italia compete con Russia e Germania, ma pare che proprio il progetto azzurro abbia riscosso apprezzamento per profondità, completezza e autorevolezza, nonchè sostegno del Governo, Comune di Roma Capitale e Regione Lazio, attraverso documentazioni ufficiali allegate.

I campionati europei mancano dall’Italia dall’edizione capitale del 1983, che seguì Bologna 1927 e Torino 1954. La città di Roma quindi ospiterebbe per la quinta volta uno storico evento delle discipline acquatiche dopo le Olimpiadi del 1960 e i campionati mondiali del 1994 e 2009.

Oltre allo Stadio del Nuoto, al Parco del Foro Italico e alla location per i tuffi dalle grandi altezze – sedi di gare – verrebbero coinvolti molteplici impianti sul territorio per la fase di preparazione e tre impianti natatori: i centri federali di Pietralata e Ostia (dov’è previsto il nuoto di fondo) che sono la base logistica per atleti, tecnici e dirigenti delle squadre nazionali, e il polo natatorio di Valco San Paolo in via di ripristino. Il progetto europeo non prevede la costruzione di impianti nuovi, ma l’adeguamento degli esistenti per rendere la manifestazione del tutto sostenibile e contempla anche una serie di iniziative ad identità territoriale per valorizzare la città e la regione, accrescerne l’economia, l’offerta culturale e turistica e lo sport dalla base all’alto livello.

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine