Nuoto e Covid-19, più facile il connubio in acque libere rispetto alla piscina?

L’esperto Luciano Vietri espone le principali criticità dell’attività sportiva nel periodo Coronavirus con alcuni consigli

Nuove regole, linee guida e mille osservazioni, ma quello che emerge è che Nuoto e Covid-19 avranno non poche difficoltà a convivere in questa fase in cui non è ancora possibile eliminare del tutto il Coronavirus che ha messo tutto e tutti in ginocchio, perché non esiste ancora un vaccino, l’unica vera via d’uscita per tornare veramente alla normalità.

Se però l’attività in piscina presenta diverse criticità e non poche difficoltà nell’applicare nuove regole che garantiscono sostanzialmente il distanziamento sociale e la prevenzione da contagio, quella in acque libere sembra essere molto più accessibile in questo momento.

Per avere un quadro più dettagliato ci siamo confrontarti con Luciano Vietri, allenatore FIN dal 2009, Responsabile Settore Master del Nautilus Sporting Center ed esperto di acque libere, ambiente in cui tra l’altro organizza la 12 ore nuotando con amore, la SwimmInLove e la partecipazione a competizioni con gruppi di atleti mediante la Swimming Travel.

Partiamo innanzitutto dalle basi: cosa serve per nuotare in acque libere?
“Sicuramente per questo primo periodo in cui si parla di Fase 2, è preferibile acquistare una muta, preferibilmente una entry level. Ideale quella proposta da Speedo che ha un ottimo rapporto qualità/prezzo che si può acquistare anche online, ad esempio da Nuoto Extremo, che offre anche la possibilità di fare sostituzioni. Consiglio una muta completa anziché il classico costume da open water, perché essendo lo stesso smanicato, crea più danni che altro sotto l’aspetto cardio respiratorio per le differenze di temperature. Oltre la muta, è importante indossare due cuffie per proteggersi dall’acqua fredda, che abbiano un colore che renda possibile individuarvi facilmente. Per quanto riguarda gli occhialini, consiglio un modello comodo e che non pressi eccessivamente sul viso. Infine è importante avere una boa galleggiante, fondamentale come punto di appoggio, elemento di visibilità e per la possibilità di conservare anche in acqua i propri effetti personali”

Quali accorgimenti si dovrebbero osservare secondo te per praticare nuoto in acque libere in sicurezza, senza correre il rischio di contagio da Covid-19?
“Questo è un tema molto importante, perché molti stanno dimenticando che per alcune persone sarà la prima volta in acque libere. Essere bravi in piscina non vuol dire essere bravi in egual modo in acque libere, quindi bisogna prestare attenzione alle diverse condizioni che troviamo in questo ambiente. Io sconsiglio di andare a nuotare da soli, quindi meglio allenarsi almeno in due, perché possono verificarsi sorprese non considerate e l’assistenza è indispensabile. Le distanze sociali in acqua possono essere mantenute facilmente visto che gli spazi sono ampi. Ovviamente è importante non scambiarsi le attrezzature”

Provando ad andare un po’ più avanti, secondo te sarebbe possibile vedere qualche competizione in acque libere questa estate?
“L’estate è molto lunga, va da giugno a settembre inoltrato e per quanto riguarda le acque libere, in alcune manifestazioni si va anche oltre l’estate. Penso sia molto difficile vedere eventi tra giugno e luglio, mentre ritengo più possibile vedere qualche manifestazione tra agosto e ottobre. Non sarà facile per quanto riguarda l’aspetto assembramento e in più bisogna tener conto delle difficoltà per le autorizzazioni locali, senza dimenticare che purtroppo causa Covid-19, non esistono più sponsor in questo periodo, un supporto fondamentale che per molti è stato decisivo nel decidere di annullare l’evento e rimandare al prossimo anno. Nel caso della SwimmInLove da me organizzata con scopo di beneficenza per acquistare un defibrillatore da donare, si sta pensando di modificare lo scopo dell’evento acquistando qualcosa che possa essere donato a qualche ente in questo difficile momento. Non stiamo mollando e l’idea e la speranza è di fare una SwimmInLove versione Covid-19, ovviamente autorizzazioni permettendo”

Quali potrebbero essere le principali nuove regole da osservare per evitare rischi di assembramento e quindi di contagio in acque libere?
“Purtroppo dobbiamo accettare il fatto che con questo virus dovremo conviverci per un bel po’, ma una volta metabolizzata questa nuova condizione, vedo anche risvolti positivi per quanto riguarda le acque libere: abbiamo spazi enormi su cui possiamo contare e che consentono facilmente il distanziamento sociale. C’è da progettare le vie di entrata e uscita e altri aspetti che riguardano l’attività, ma io sono positivo in merito, sia per quanto riguarda le gare che per le attività di allenamento. Le acque libere vedranno adesso un incremento di praticanti non indifferente”

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine