Insieme al protocollo FIN e alle Linee Guida della FMSI, inizia oggi la graduale ripresa delle attività sportive ma non sarà affatto facile
L’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha diramato le indicazioni utili a consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto delle prioritarie esigenze di tutela della salute.
Il complesso delle misure contenute nelle “Linee-Guida ai sensi dell’art. 1, lettere f e g del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 26 aprile 2020. Modalità di svolgimento degli allenamenti per gli sport individuali” – clicca qui per leggerle – consente, altresì, e fino a nuove disposizioni, la possibilità che possano svolgersi allenamenti anche di atleti, professionisti e non, riconosciuti di interesse nazionale e internazionale, di discipline sportive di squadra, purché questi si svolgano sempre in forma individuale.
Allo stato attuale gli allenamenti sono possibili nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse, per gli atleti di discipline sportive individuali, previo adeguamento alle linee guida che prevedono una serie di misure finalizzate alla ripresa delle attività sportive in sicurezza, come la valutazione del rischio e la definizione di strumenti di prevenzione e protezione finalizzati alla gestione dello stesso, l’individuazione dei percorsi più usuali nelle medesime fasce orarie con particolare riferimento all’ingresso al sito sportivo, accesso ai locali/spazi di pratica sportiva, accesso alle aree comuni e agli altri luoghi e accesso agli spogliatoi e ai servizi igienici.
La FIN si era portata avanti elaborando il protocollo per la ripresa delle attività lo scorso lunedì – clicca qui per leggerlo – che va dunque a rispondere alle esigenze delle Linee Guida approvate dal Governo.
Le Linee Guida emanate dal Governo prevedono in più anche l’osservanza del protocollo di screening ad hoc messo a punto dalla Federazione Medico Sportiva Italiana, da effettuarsi prima della ripartenza in chiave di prevenzione, insieme ai test per il monitoraggio constante delle condizioni degli atleti e al rispetto delle indicazioni generali per la sicurezza degli ambienti sportivi. Qualcosa di non facile applicazione legata soprattutto ai costi delle operazioni previste dal documento.
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