I dolori protagonisti della ripresa, ma con pazienza ritroveremo ritmo, nuotata e movimenti tecnici che rappresentano la colonna sonora dei nostri allenamenti
Dopo un lungo periodo di circa tre mesi di pausa, ieri i nuotatori di tutti i livelli hanno ritrovato l’amata piscina e l’acqua al cloro che tanto sono mancate durante il lockdown assunto come misura di contenimento del contagio da Coronavirus Covid-19, ma come è stato ritrovare il nuoto nuotato?
Immergersi nuovamente nell’elemento che ci dona pace, serenità e quella piacevole adrenalina seguita da un indescrivibile senso di appagamento e relax, è stato sicuramente uno di quegli eventi da ricordare nel corso della vita, ma come è stato riprendere a nuotare dopo così tanto tempo?
Il nuoto si sa, non perdona assenze così lunghe e riprendere gli allenamenti dopo quasi tre mesi è stato come ricominciare a nuotare dopo anni. Inutile nasconderlo, tutti quanti ci siamo sentiti come robot in acqua!
La cura della muscolatura di sostegno alla nuotata non è semplice e non si può seguire pienamente con allenamenti a secco in sostituzione di quelli in acqua come praticato negli ultimi tre mesi e lo stesso discorso vale per la preparazione aerobica.
Manca la potenza, le capacità respiratorie, la scioltezza nei movimenti e la resistenza e, inutile nasconderlo, i dolori sono i veri protagonisti di questa ripresa ed è meglio accettare il fatto che non riusciremo a vivere pienamente il piacere di nuotare per almeno un mese.
Ma non temete, di buono c’è che abbiamo tempo, perché il 2020 sarà probabilmente ricordato come l’anno senza competizioni. È vero, non è facile, ma tutti sono nella stessa situazione.
Quello che bisogna fare adesso, ricominciando da zero, è ritrovare quelle sensazioni andate ormai perdute, quelle sensazioni che sostengono il ritmo, la nuotata e i movimenti tecnici che rappresentano la colonna sonora dei nostri allenamenti.
La piscina dove ci alleniamo ha sicuramente fatto tutto il necessario per riaprire in sicurezza, osservando scrupolosamente le Linee Guida e operando la sanificazione nel miglior modo possibile, quindi questo non deve preoccuparci. Ciò che dobbiamo pensare a fare è soltanto nuotare.
Certamente è vero, ci sono tante cose nuove di contorno a cui abituarsi, dai percorsi obbligati alla misura della temperatura corporea, la mascherina per accedere all’impianto sportivo, i turni sia per nuotare che per accedere agli spogliatoi e magari l’impossibilità di utilizzare la doccia.
È vero anche che queste nuove regole minano quella parte essenziale di relax che si trova in piscina, ma bisogna adattarsi e adeguarsi al momento, sperando ovviamente che questa sia soltanto una fase prima di ritornare alla vera normalità.
Ricordate anche che rispettare scrupolosamente tutte le nuove regole e mettersi “in riga” aiuterà anche il gestore della piscina dove vi allenate a lavorare meglio ed essere più sereno rispetto a quanto necessariamente va fatto in questo momento per preservare la salute di tutti.
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