Il primatista mondiale degli 800 stile in vasca corta e tre volte campione olimpico si apre durante una trasmissione televisiva australiana, “Michael per me è come un fratello”
L’australiano Grant Hackett, 40 anni compiuti lo scorso 9 maggio, tre volte campione olimpico e dieci volte campione mondiale, ha rivelato pubblicamente come la leggenda vivente Michael Phelps gli abbia salvato la vita in uno dei periodi più difficili della sua esistenza.
L’attuale primatista mondiale degli 800 stile libero in vasca corta, primato che detiene dal 2008, ed ex primatista mondiale degli 800 e 1500 stile libero in vasca lunga e 400 e 1500 stile libero in vasca corta, ha raccontato durante la trasmissione televisiva australiana Sunrise di Channel 7 che il pluricampione olimpico statunitense è stato come un fratello per lui, dandogli una disponibilità grande in un momento particolarmente difficile.
“Phelps mi aiutò molto quando ho avuto problemi seri, durante il periodo di disintossicazione da sonniferi di 30 giorni che seguii a Malibu nel 2014 – ha raccontato l’australiano – Mi invitò a rimanere nella sua casa in Arizona durante il periodo che ho seguito in riabilitazione, ma poi in realtà mi convinse a vivere a casa sua praticamente per gran parte di quell’anno”
“Michael e io abbiamo sempre avuto un legame speciale, ci conosciamo da 20 anni ormai – prosegue Hackett – Abbiamo entrambi superato momenti difficili e lui è la prima persona a contattarmi ogni volta che ho una difficoltà. Siamo stati molto vicini nel nuoto e siamo diventati grandi amici. Lo considero un fratello”
Con i risultati ottenuti, Hackett è uno dei più grandi olimpionici dell’Australia, dominando la scena mondiale sui 1500 stile libero detenendone il record mondiale per ben dieci anni tra il 2001 e il 2011. Circa venti anni fa alle Olimpiadi di Sydney divenne campione olimpico e il sesto australiano a vincere l’ambito titolo nei 1500 stile libero, edizione dei Giochi che videro inoltre il debutto di Phelps che a soli 15 anni si classificò quinto nei 200 farfalla.
Dopo il ritiro avvenuto nel 2008, Hackett ha vissuto una serie di problemi, ma ora a 40 anni, la sua vita è tornata in pista, grazie alla sua compagna Sharlene Fletcher e al legame speciale con la leggenda olimpica Michael Phelps.
Oggi è CEO del gruppo finanziario Generation Life e lo scorso gennaio è diventato padre per la terza volta. L’obiettivo che si pone adesso è di poter ispirare altre persone alle prese con problemi di salute mentale per superare i loro demoni.
“Ho passato molti anni a ricostruire, molti anni a sviluppare quei rapporti con le persone che contano davvero e a formulare una vita di cui posso essere orgoglioso – ha aggiunto il campione – Ci sono molte persone che attraversano momenti difficili che stanno lottando e non devono sedersi e accettare la resa, perché è possibile andare avanti. Io ne sono la prova”
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