Gara dominata dall’inizio alla fine per l’atleta seguita da Fabrizio Antonelli, emozione e storia all’arrivo della staffetta formata da atleti olimpici e paralimpici guidata da Gregorio Paltrinieri
Un folto pubblico affacciato dal lungomare partenopeo ha accolto con scroscianti applausi e tanto entusiasmo a dispetto del caldo afoso di fine estate, l’arrivo della 55esima edizione della Capri-Napoli trofeo Farmacosmo che ha visto il trionfo di Arianna Bridi con il crono di 6h 04’26”7 che rappresenta anche il Record assoluto della manifestazione organizzata dalla Eventualmente Eventi & Comunicazione.
“Dopo la mancata qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo, ci tenevo molto a fare questa gara e farla bene – ha dichiarato Arianna Bridi a Swim4Life Magazine – Abbiamo scelto la strategia di puntare verso Nisida e poi rientrare ed è stata la scelta giusta, visto che l’altro gruppo che ha puntato direttamente Napoli è arrivato alle nostre spalle. Il mio allenatore (Fabrizio Antonelli, ndr) mi ha sempre seguita, incitata e dato indicazioni, soprattutto nel duro testa a testa finale con la Cuhna”
Gara dominata dall’inizio alla fine per l’atleta della Rari Nantes Trento e CS Esercito, che ha saputo sposare la strategia vincente che l’ha portata a trionfare davanti alla brasiliana Ana Marcela Cuhna, argento con il crono di 6h 04’27″6, al termine della volata finale che ha visto le due atlete sgomitare non poco per conquistare la leadership definitiva.
Tempo strepitoso quello della Bridi, a cui è andato anche il premio per il Miglior Atleta Italiano in gara, se si considera che il Record Assoluto della manifestazione era detenuto dal kazako Vitalij Khudyakov con 6h 11’27” del 2014, mentre il record femminile proprio dalla brasiliana Cuhna con 6h 24’47” sempre del 2014. Record nel record, perchè la Bridi diventa anche la prima donna in assoluto a concludere la Capri – Napoli davanti a tutti, uomini inclusi.
Alle spalle delle due indomite donne, l’olandese Marcel Schouten, che ha chiuso con il crono di 6h 05’07″1, seguito sul podio da Matteo Furlan con 6h 05’08″0 e Alessio Occhipinti, vincitore del premio Miglior Under25 in memoria di Giulio Travaglio, con 6h 05’08″2, mentre il podio femminile è stato completato dalla francese Caroline Laure Jouisse con 6h 33’45″7.
Partita dal lido Le Ondine Beach Club di Capri alle 10.30 spaccate, la maratona del Golfo di Napoli ha visto 12 atleti in gara, con il gruppo di atleti rimasto compatto per il primo quarto di gara, per poi vedere i brasiliani Allan Do Carmo e Ana Marcela Cunha, due volte vincitrice della maratona del Golfo, prendere le redini del comando insieme all’Azzurra Arianna Bridi, bronzo mondiale nel 2017 nei 10 e nei 25 km e oro europeo nei 25 km l’anno seguente, inseguiti poco più indietro dall’Azzurra Barbara Pozzobon e dalla francese Caroline Laure Jouisse.
Il macedone Evgenij Pop Acev, protagonista della Capri – Napoli nel 2016, ha tentato di attaccare la testa verso metà gara, inseguito dagli Azzurri Matteo Furlan, già vincitore alla Capri-Napoli nel 2017, Francesco Ghettini, vincitore nel 2018, e Alessio Occhipinti, campione della 25 km agli Italiani di Fondo dello scorso anno.
Il mare non troppo mosso in partenza, ha assunto vigore nella seconda metà di gara con il variare del vento e delle correnti che hanno alzato leggermente le onde aumentando il grado di difficoltà di questa affascinante traversata in acque libere.
Accoglienza entusiasta anche per l’arrivo della prima storica staffetta formata in egual parte da atleti paralimpici e atleti olimpici capitanata da Gregorio Paltrinieri e completata dai compagni di allenamento Domenico Acerenza e Martina De Memme, insieme a Simone Ercoli, Giulia Gabbrielleschi, Ginevra Taddeucci e Martina Grimaldi e dai tre super campioni paralimpici Vittorio Abete, Roberto Pasquini e Giuseppe Spatola, che ha chiuso la traversata in 5h 55’07″6.
“Era già intenzionato a venire quest’anno alla Capri-Napoli perché ne ho sempre sentito parlare, per me più che una gara è una sorta di mito – ha dichiarato Paltrinieri, ieri festeggiato per il suo 26esimo compleanno con una torta a sorpresa durante il saluto ufficiale della città di Napoli svolto presso il Gran Caffè Gambrinus – È capitata l’occasione che in gara c’era una mia compagna, Arianna Bridi, e il mio tecnico mi ha proposto di nuotarla insieme a diversi altri atleti della nazionale. È stata una bellissima esperienza ed è nei miei progetti, ovviamente non immediati, provare la traversata in gara individuale. Sarebbe il coronamento di un percorso che già mi ha portato dalle piscine a gareggiare nelle prove di nuoto in acque libere”
“Questa staffetta rappresenta una ulteriore martellata nel muro che divide il mondo olimpico da quello paralimpico – hanno dichiarato i tre atleti paralimpici protagonisti dell’evento – Ormai non esiste più differenza tra il nuoto dei diversamente abili e quello dei normo e non devono esserci pregiudizi di alcun genere perchè anche il mondo della FINP vanta campioni straordinari come Barlaam e tanti altri che portano in alto il nome dell’Italia nel mondo”
“Questa staffetta è stata un evento molto importante e che non fa altro che ribadire che il nuoto è uno solo – ha dichiarato il presidente della FINP Roberto Valori – Questi ragazzi sono stati straordinari, campioni dentro e fuori dall’acqua e il loro entusiasmo è coinvolgente. Non devono esistere più differenze tra i due mondi e come più volte ribadito insieme al presidente della FIN Paolo Barelli, l’integrazione tra olimpici e paralimpici deve diventare una normalità e non un’eccezione”
“Chiudiamo un’edizione difficile con un record storico e questo premia gli sforzi organizzativi e il sostegno degli sponsor – afferma Luciano Cotena – Ora ci prepariamo alla prova non competitiva che si disputerà venerdì 11 settembre, con oltre venti iscritti, solo una parte degli oltre cento che avevano dato la loro adesione lo scorso dicembre. Per dare spazio a tutti loro e a quelli che già hanno formalizzato la loro iscrizione per il 2021, l’anno prossimo le non competitive saranno quattro”.
Ordine Di Arrivo
Donne
- Arianna Bridi (Italia) 6.04.26.7
- Ana Marcela Cunha (Brasile) 6.04.27.6
- Carolina Jouisse (Francia) 6.33.45.7
- Barbara Pozzobon (Italia) 6.48.04.3
Uomini
- Marcel Svhouten (Olanda) 6.05.07.1
- Matteo Furlan (Italia) 6.05.08.0
- Alessio Occhipinti (Italia) 6.05.08.2
- Francesco Ghettini (Italia) 6.05.08.2
- Allan Do Carmo (Brasile) 6.06.55.3
- Edoardo Stochino (Italia) 6.31.06.1
- Evgenij Pop Acev (Macedonia) 6.32.40.3
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