L’organizzatore Gianni Crisci della Versilia Nuoto spiega perché è al momento impossibile programmare l’evento
Come riportato da Toscana Media e dagli amici e colleghi di Nuoto.com che hanno subito dato risalto alla notizia all’interno del settore specifico del nuoto, emergono le motivazioni ufficiali che spiegano le ragioni dell’annullamento e rinvio del Trofeo Mussi-Lombardi-Femiano, uno degli eventi di cartello della stagione di nuoto in vasca corta, deciso un paio di giorni fa.
“Comunico con sommo dispiacere che la 44ma edizione del noto, prestigioso trofeo Internazionale di muoto Mussi-Lombardi-Femiano, a causa della mancanza delle minime risorse economiche necessarie ed anche a causa del ritorno, diffuso e preoccupante, del Covid-19, che hanno fatto venir meno le condizioni favorevoli, viene sospesa e rinviata a data da destinarsi – le parole di Gianni Crisci, promotore e organizzatore del meeting in vasca corta – Come sempre, la scelta della nuova data avverrà previa intesa con Direzione Sportiva e Tecnica della Federazione Italiana Nuoto”
Lo storico evento targato Versilia Nuoto per ricordare la memoria dei tre agenti morti 44 anni fa nella “strage di Querceta”, avrebbe dovuto svolgersi presso la piscina comunale di Massarosa il 21 e 22 novembre.
Il timore adesso è che anche altri meeting possano seguire a ruota l’esempio del Mussi-Lombardi-Femiano e di Gianni Crisci che forte dell’esperienza di 43 edizioni sulle spalle e di una conoscenza profonda del movimento acquatico, ha valutato e deciso di non organizzare l’evento, aspettando tempi migliori.
Attraverso Swim4Life Magazine abbiamo ribadito più volte anche da organizzatori di meeting, che mantenere una programmazione e mettersi in gioco per organizzare un evento di nuoto alle condizioni attuali è proibitivo, sia per un discorso economico rispetto alle spese che si dovrebbero affrontare per garantire un evento in pieno protocollo anti covid, sia per un discorso di responsabilità legato al rischio che si possano verificare casi di Covid all’interno dell’evento stesso con tutte le conseguenze del caso.
In questo momento storico, c’è una forte differenza tra la forza e le possibilità economiche organizzative della Federazione Italiana Nuoto e quelle di una società privata e a meno di un allentamento della pressione e una diminuzione dei casi di contagio, la stagione di nuoto è tutt’altro che al sicuro.
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