Bene anche Martina Carraro con il personale nei 50 rana, London Roar domina la prima parte del match 2, ma gli Aqua Centurions inseguono al secondo posto
Dopo il primo match andato di scena ieri e i due Record Italiani nei 50 e 100 rana di Benedetta Pilato, il Duna Arena di Budapest ospita la seconda giornata della International Swimming League che ieri ha visto i Cali Condors segnare il miglior risultato con 567 punti, seguiti da Energy Standard con 463 punti, LA Current con 420 punti e NY Breakers con 266.
Con il match di oggi arriva dunque l’esordio stagionale dell’italiana Aqua Centurions. Con i romani che devono fare a meno di Federica Pellegrini alle prese con il Covid-19, ma il team guidato da Matteo Giunta inizia subito bene con un 100 farfalla maschile a punteggio pieno, con Szebasztian Szabo davanti a tutti in 49”93, seguito dal compagno di squadra Matteo Rivolta che chiude con un ottimo 50”01 portando complessivamente 22 punti al team.
Soffermandoci però sul crono dell’Azzurro, cosa che non funge molto in ambito ISL, non possiamo fare a meno di non notare che l’atleta delle Fiamme Oro si è avvicinato molto al suo Record Italiano di 49”54 risalente a tre anni fa e che non nuotava così forte proprio da tre anni a questa parte, segno che la ISL gli sta facendo bene.
In grande spolvero anche Nicolò Martinenghi e Fabio Scozzoli che nei 200 rana chiudono rispettivamente quarto in 2’06”41 migliorando il proprio personale di 2’07” netti del 2018 e quinto in 2’06”54, a un centesimo dal proprio personale del 2013, portando complessivamente nove punti alla squadra, nella gara vinta da Kirill Prigoda in forza alla London Roar con 2’04”60 precedendo il compagno di squadra Adam Peaty con 2’05”60.
Scaldano i motori Martina Carraro e Arianna Castiglioni nei 200 rana, in attesa di trovarsi più a proprio agio nei 50 e 100 che competono le due Azzurre, con la primatista italiana che chiude quarta in 2’22”59 aggiungendo cinque punti alla causa della squadra e l’atleta delle Fiamme Gialle settimana, senza punti, in 2’25”31. Vittoria per Annie Lazor dei London Roar con 2’18”85.
Niente di particolarmente rilevante nei 50 stile libero maschili, se non che ai blocchi di partenza manchi a sorpresa il bomber Marco Orsi, in forza alla Iron Team, con l’Azzurro Alessandro Miressi che chiude quarto in 21”26.
Intanto la vittoria di Philip Heintz nei 200 misti fa guadagnare punti importanti al team italiano nella corsa alla classifica della prima delle due giornate di gare del match 2, mentre arriva uno dei confronti sicuramente più eccitanti di questa prima giornata con i 50 rana maschili.
La sorpresa è che Adam Peaty chiude secondo, in 26”06, alle spalle di un estroso Emre Sakci che chiude con un rumoroso 25”74. Il turco in forza alla Iron si ferma a 23 centesimi dal Record del Mondo di Morozov, scalando la ranking mondiale di un posto segnando il quinto all time e il suo nuovo personale migliorando il 25”82 dello scorso anno.
Dietro di loro Fabio Scozzoli che segna 26”10, con Martinenghi più lento del compagno di squadra di due centesimi registrando la sua quarta prestazione di sempre.
I 50 rana femminili vedono Martina Carraro migliorare di due centesimi il suo personale di 29”53, che fino a due giorni fa era il Record Italiano prima che Benny Pilato lo migliorasse con 28”97, chiudendo terza, mentre Arianna Castiglioni chiude quinta in 29”89.
I romani si esaltano quando vincono la 4×100 stile libero maschile con il quartetto formato da Gabriel Santos, Marcelo Chierighini, Breno Correia e Alessandro Miressi che segnano 3’05”94 portando nel bottino 18 punti, oltre i 6 conquistati dalla seconda formazione in gara con Szabo, Heintz, Melo e Deus che chiude sesta.
La prima parte del match si chiude con London Roar al comando con 294 punti, seguiti Aqua Centurions con 197, Iron con 194 e DC Trident con 181. Appuntamento a domani a partire dalle ore 16:00 per la seconda giornata del match.
Ti è piaciuto questo articolo? Allora metti un Mi Piace alla nostra Pagina Ufficiale su Facebook!
Seguici su Instagram!
Swim4Life – All rights reserved
Sostieni Swim4Life Magazine – Clicca qui per sapere come puoi aiutarci