Tra una settimana potranno riaprire le piscine all’aperto, ma non è ancora chiaro quando riapriranno quelle al chiuso e intanto regna il silenzio assordante del Ministro dello Sport Valentina Vezzali
Piscine al chiuso, quale futuro? La domanda è d’obbligo, seppure è assurdo pensare che non ci sia ancora una risposta a quasi un mese dall’uscita dell’ultimo Decreto.
Il documento, presentato in diretta dal premier Mario Draghi, parla infatti di riapertura consentita soltanto alle piscine all’aperto a partire dal 15 maggio e delle palestre a partire dal 1° giugno.
Non si parla in alcun modo di piscine al chiuso e nessuno in tre settimane dall’annuncio del Decreto ha chiarito il destino degli impianti acquatici coperti.
Non bisogna tralasciare inoltre che la riapertura delle piscine all’aperto dal 15 maggio è una decisione incoerente con la realtà in cui viviamo.
Saranno pochissime infatti le città in Italia in cui per clima e temperature potrà essere possibile davvero riaprire le piscine a partire da quella data.
Come se gli animi dei gestori delle piscine e degli appassionati di nuoto non fossero già a pezzi, ci hanno pensato le FAQ del Dipartimento dello Sport del Governo della Presidenza del consiglio dei Ministri a rincarare la dose.
Come fanno notare gli amici e colleghi di Nuoto.com, la FAQ numero 4 è stata modificata integrando la dicitura “a secco” nella domanda.
4. Cosa si intende per palestra?
Con il termine “palestra” si intende qualunque locale o insieme di locali destinato allo svolgimento di esercizi atletici o ginnici a secco, individuali o di squadra, fornito degli attrezzi necessari, di spogliatoi, di servizi igienici e docce.
Una modifica sostanziale rispetto alla versione precedente, che sembra voler mettere la parola fine alla reale ripartenza del nuoto.
La FAQ alla quale si attaccavano le speranze dei gestori delle piscine al chiuso, non essendo queste state citate in alcun modo nel Decreto-Legge 22 aprile 2021 n. 52, recitava nella sua precedente versione:
4. Cosa si intende per palestra?
Con il termine “palestra” si intende qualunque locale attrezzato per praticare sport al chiuso, sia individuale che di squadra.
La campagna vaccinale Covid-19 sta procedendo sempre meglio, i contagi in Italia stanno calando e la maggior parte del territorio è zona gialla, con soltanto tre regioni arancioni.
Perché allora il Governo vuole tenere ancora chiuse le piscine?
È lecito farsi delle domande ed è una responsabilità e un dovere di chi ci governa fornire delle risposte, perché siamo arrivati ormai a punto di non ritorno.
E come se tutto questo pressapochismo non bastasse, intorno al delicato argomento regna il silenzio assordante della Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega allo Sport Valentina Vezzali, la cui nomina fu tanto acclamata dal mondo dello sport.
Sembrano lontani e quasi nostalgici i tempi in cui l’ex Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora veniva criticato per non conoscere a fondo il mondo dello sport.
Perché oggi, un Atleta che non combatte per la propria squadra, era proprio quello che non ci voleva!
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