Accompagnatrice, tifosa, alleata, un ruolo fondamentale per l’equilibrio e il futuro acquatico dei propri figli
Essere mamma di piccoli nuotatori è un ruolo fondamentale, ed emozionante, per il futuro acquatico dei propri figli.
Quando una mamma decide di affidare i suoi figli piccoli in piscina, seppure nelle mani fidate di istruttori formati, compie un atto di fede.
Perché è così? Perché un figlio per una mamma ha un valore veramente inestimabile.
Cos’è un figlio per una mamma? Difficile da spiegare.
Un figlio per una mamma è una parte stessa di essa. È come una navicella che si è staccata dalla nave madre, pur restando collegata in tutto e per tutto.
I pensieri, le emozioni, le preoccupazioni e perfino lo stato di salute tra madre e figli restano in qualche modo in simbiosi.
È un collegamento d’amore, nato e cresciuto nei primi nove mesi di gestazione, in cui si crea un filo che non verrà mai spezzato, nell’eternità.

Quindi quando una mamma offre il nuoto ai propri figli, è un po’ come se lo avesse già scelto per se stessa, perché lo ha ritenuto degno.
Accompagnare i propri figli in piscina, diventa “Andiamo in piscina”.
Accompagnare i propri figli alle gare, diventa “Questo fine settimana abbiamo gare”.
La mamma dei nuotatori, piccoli o grandi campioni affermati, è dagli spalti la prima tifosa, spesso però silenziosa, perché proprio grazie a quella speciale connessione, non servono parole.
E per un figlio non è necessario parlare, perché una mamma lo comprenderà anche con un solo sguardo, nei momenti belli come in quelli brutti.
Perché quando gli occhi di un figlio incrociano quelli della mamma, si accende una scintilla che collega i due cuori e nascondere le emozioni è impossibile: una mamma le coglierà sempre!
Essere mamma di piccoli nuotatori è un ruolo molto importante, colmo di responsabilità e spesso il futuro acquatico di un ragazzo, dipende proprio dalla loro mamma.
Il nuoto è un grande sport, ma è anche duro per un bambino e per reggere l’impatto dell’impegno elevato che comporta l’essere un nuotatore, serve un alleato fondamentale.
E quell’alleato è proprio la mamma.
La sapienza e la saggezza di saper dosare le parole nei momenti difficili e di sapere invece essere dura quando è necessario per raddrizzare la barca.
Tutto finalizzato all’allevamento di un piccolo nuotatore che ha bisogno di essere motivato e incentivato continuamente.
E quel ruolo di alleata assume un valore rilevante soprattutto nelle giornate di pioggia, in quelle in cui l’auto non è disponibile e bisogna prendere un mezzo pubblico per andare in piscina.

Essere mamma di piccoli nuotatori non è facile, così come non è facile essere mamma di grandi campioni.
Sottoposti a stress continuo, chiamati a vincere sempre e comunque, anche i grandi campioni del nuoto ritrovano nella propria mamma un alleato fondamentale per la propria carriera.
La mamma di un nuotatore, che sia un bambino o un uomo, rappresenterà sempre la nave madre, il porto sicuro e la fonte primaria di energia di un figlio.
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