Domani verrà approvato il nuovo Decreto, non è ancora noto come riguarderà anche piscine e palestre
Green Pass obbligatorio negli ambienti a rischio contagio, ma non solo, è quanto deciso nella Conferenza delle Regioni che si è tenuta oggi e ieri per dare il via libera al Governo sul nuovo Decreto anti Covid.
La variante Delta sta mettendo in crisi già altre nazioni europee come Gran Bretagna, Francia e Spagna e di fronte a una nuova ondata di contagi, il Governo è pronto a mettere in campo contro misure contenitive.
Tra queste c’è quella del Green Pass obbligatorio, oltre ai nuovi parametri di rischio per le regioni, misure che verranno discusse domani sul tavolo del CDM dopo l’accordo raggiunto oggi in Conferenza delle Regioni.
Le Regioni si sono confrontate anche sui criteri per l’utilizzo del Green Pass, in particolar modo per entrare nei ristoranti al chiuso.
Sul tavolo del confronto anche le percentuali da definire per le nuove soglie di occupazione dei posti letto negli ospedali, che determineranno il passaggio delle Regioni da un colore all’altro di emergenza.
La proposta di modifica dei parametri dei territori da parte delle Regioni è stata trasmessa al Governo che domani, in cabina di regia politica a palazzo Chigi e poi in Consiglio dei Ministri, approverà il nuovo Decreto con i nuovi parametri e i criteri per il Green Pass.
Come riportano Il Sole 24 Ore e Rai News, il nuovo decreto legge non dovrebbe però prevedere l’obbligo vaccinale per gli insegnanti.
Penso che il Green Pass debba essere reso obbligatorio per tutti i settori dove si creano assembramenti, compresi i ristoranti al chiuso – ha dichiarato il ministro della Salute Roberto Speranza in accordo con il CTS – Dovrebbe quindi essere obbligatorio anche in tutti quei luoghi dove l’affollamento facilita la diffusione del virus”
Il Decreto del Governo potrebbe dunque interessare anche piscine, palestre, luoghi dove assistere a eventi sportivi e spettacoli e luoghi di svago, ma non è ancora ben chiaro in che modo riguarderà questi singoli luoghi.
L’obbligo del Green Pass in tre fasi
L’obbligo del Green Pass scatterà infatti in tre fasi, con la prima in vigore dal 26 luglio o dal primo agosto e renderà necessaria la Certificazione Verde Covid-19 per gli eventi pubblici e per i ristoranti e i bar al chiuso, mantenendo la validità con una sola dose.
La seconda fase prevede la restrizione della validità alle due dosi e andrà in vigore dal primo settembre, mentre la terza fase prevede il Green Pass obbligatorio per tutti i trasporti pubblici, sia quelli locali che quelli a lunga percorrenza, a partire dal 15 settembre.
L’obbligo Green Pass sarà valido anche in zona bianca e al momento verrà rilasciato a chi ha effettuato anche soltanto una dose, a chi è guarito da Covid, oppure a chi è in possesso di tampone negativo effettuato nelle 48 precedenti.
È la risposta a una variante Delta che sta prendendo forza, ma anche al numero di vaccinati che aumenta in maniera troppo lenta, sicuramente anche a causa di chi ha scelto di non vaccinarsi.
È una contro misura per evitare una nuova chiusura che danneggerebbe ulteriormente l’economia e non si esclude che venga rafforzata parallelamente all’andamento della campagna vaccinale.
Nel documento approvato dai presidenti di Regione si ritiene “indispensabile che l’utilizzo delle certificazioni verdi sia esteso, a prescindere dal contesto epidemiologico territoriale di riferimento, alle seguenti attività: grandi eventi sportivi e di spettacolo, discoteche, fiere e congressi”.
Il Governo inserirà nell’elenco anche i treni a lunga percorrenza, gli aerei e le navi, aggiungendo l’obbligo probabilmente soltanto della prima dose del vaccino per i ristoranti al chiuso.
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