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Nicolò Martinenghi emozionante, bronzo olimpico 100 rana!

L’Azzurro è il secondo a vincere una medaglia nella specialità dopo l’oro di Domenico Fioravanti di 21 anni fa

I sogni possono essere realizzati e ce lo ha dimostrato stanotte Nicolò Martinenghi che è salito sul podio olimpico dei 100 rana!

Un’emozione straordinaria provata nel seguire la finale dell’atleta del Circolo Canottieri Aniene che compirà 22 anni il 1° agosto.

Partenza niente male dell’atleta allenato da Marco Pedoja, il più veloce a staccare dai blocchi di partenza ma non solo, il migliore nell’abbrivio e nella presa della prima bracciata.

Non si fa attendere però il ritmo incalzante del re Adam Peaty, che va a prendersi la testa della finale dopo nemmeno 50 metri virando in 26”73.

La finale con tutti e otto atleti appaiati, prende forma nella seconda vasca, in cui l’Azzurro tiene testa ai migliori al mondo che hanno lavorato per essere qui negli ultimi cinque anni.

Il passaggio dell’italiano ai 50 metri è 27”27 in quinta posizione, con una vasca di ritorno che lo vede risalire in maniera esaltante e chiudere in 58”33 alle spalle dell’olandese Arno Kamminga in 58”00 e al re Adam Peaty in 57”37.

Cinque centesimi sopra al Record Italiano nuotato in semifinale ma poco importa perché Martinenghi coglie uno storico bronzo.

È la seconda medaglia olimpica vinta da un Azzurro in questa specialità dopo l’oro di Domenico Fioravanti di Sydney 2000 e i tentativi di soli altri quattro gli Azzurri che hanno disputato una finale olimpica nei 100 rana maschili: Giorgio Lalle, quinto a Montreal 1976, Lello Avagnano, ottavo a Los Angeles 1984, Gianni Minervini, settimo a Seoul 1988 e Fabio Scozzoli, settimo a Londra 2012.

Adam Peaty, campione olimpico in carica e campione iridato degli ultimi tre mondiali di fila, nonché europeo negli ultimi quattro campionati, conferma il dominio incontrastato che dura da sette anni.

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Una medaglia olimpica è una cascata di emozioni che mi è caduta addosso – ha dichiarato Martinenghi – Non ci credevo che ci sarei riuscito, l’ho cercata e voluta da tanto tempo, ho sognato tanto gli ultimi 15 metri di questa gara”

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Chiuso il cerchio di un nuotatore che, giovanissimo, dopo la trasformazione post infortunio di qualche anno fa è tornato più forte di prima, ma soprattutto con una solidità mentale impressionante.

È un’emozione indescrivibile, sognavo questo momento a ogni bracciata, lo sognavo da tantissimi anni. Il mio cammino ha avuto alti e bassi negli anni ma adesso è un sogno che vivo a occhi aperti – ha aggiunto Martinenghi – Dedico la medaglia a una persona che è stata importante nella mia carriera, il mio primo allenatore che sia chiama Franco, c’è l’ho fatta e devi sapere che penso ancora a te! Capirò con il tempo cosa ho fatto, per ora mi godo il momento”

Finale di livello decisamente più alto di quella di Rio, dove il bronzo si vinse con 58”87 con Cody Miller alle spalle del 58”69 del sud africano Van der Burgh e al 57”13 di Peaty.

Ai piedi del podio il vice campione e il bronzo mondiale in carica, il britannico James Wilby e il cinese Yan Zibei, rispettivamente quinto con 58”96 e sesto con 58”99 dietro lo statunitense Michael Andrew con 58”84.

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine