Il quartetto maschile mancava in una finale olimpica da Pechino 2008, ad Atene 2004 invece l’unico podio, Megli dedica la finale a Fabio Lombini
Sessione di qualifiche interessante per gli Azzurri impegnati nella quarta giornata delle Olimpiadi di Tokyo, che si rendono protagonisti in lungo e in largo nel programma gare odierno.
Dopo gli ottimi riscontri di Ceccon e Miressi nei 100 stile – clicca qui per saperne di più – è arrivata la prova convincente della 4×200 stile libero maschile, con la formazione Azzurra che nuota in 7’05”05 ottenendo il terzo tempo di accesso alla finale dietro Australia con 7’05”00 e Gran Bretagna con 7’03”25.
Apre Stefano Di Cola che stampa 1’47”00, a 16 centesimi dal personale del Sette Colli, passando il testimone a Matteo Ciampi che tira fuori il suo miglior lanciato di sempre nuotando in 1’45”64 spingendo gli Azzurri davanti a tutti nella batteria.
Marco De Tullio al cambio segna un buon 1’46”68 che vede l’Italia seconda in batteria, ma Filippo Megli la riporta davanti nuotando in 1’45”63 mettendo in cassaforte il passaggio in finale in attesa della seconda batteria.
Abbiamo disputato una buona gara, l’importante era qualificarsi e ci siamo riusciti vincendo la batteria – ha dichiarato Megli – Tra noi c’è una grande intesa, siamo uno splendido gruppo con il desiderio di migliorare sempre, lottare fino all’ultimo metro senza porci limiti. Dedico questa finale al mio amico Fabio Lombini che dall’alto starà tifando per noi”
Rispetto ai tempi nuotati, la formazione che vedremo ai blocchi di partenza stanotte per la finale dovrebbe vedere un cambio, con Stefano Ballo al posto di Marco De Tullio.
Dietro Russia e Stati Uniti, cinque squadre in corsa per il podio, esattamente le stesse della emozionante finale dei mondiali coreani dove gli Azzurri arrivarono quarti per 3 centesimi, quanto basta per immaginare che sarà una finale stellare!
La 4×200 stile maschile mancava da una finale olimpica da Pechino 2008 che vide Belotti, Brembilla, Rosolino e Magnini chiudere quarti in una gara che ha visto l’Italia una sola volta sul podio olimpico ad Atene 2004 con Brembilla, Rosolino, Cercato e Magnini.
Le qualifiche dei 200 farfalla femminile diventano una messa in scena: Katinka Hosszu decide di non presentarsi ai blocchi di partenza e le atlete in gara diventano 16, con il risultato che tutte indistintamente dalla prestazione, arrivano in semifinale.
Italiane assenti in questa gara, il miglior crono è della cinese Zhang Yufei con 2’07”50, mentre il 16esimo è dell’onduregna Julimar Avila Mancia con un modesto 2’15”36.
Anche i 200 rana maschili non vedono italiani in gara e le batterie di qualifica vedono l’australiano favorito assoluto Izaac Stubblety-Cook con 2’07”37, a 15 centesimi dal Record Olimpico del giapponese Ippei Watanabe di Rio 2016.
Il 22enne quest’anno ha nuotato in 2’06”28 e quindi a rischio non è solo il Record Olimpico ma anche il Record Mondiale del russo Anton Chupkov fissato a 2’06”12 ai Mondiali in Corea 2019.
Tocca agli 800 stile libero maschile portare a conclusione il programma odierno delle qualifiche, esordio della specialità nel programma olimpico.
L’ucraino campione del mondo Mykhailo Romanchuk mette subito le cose in chiaro nuotando più forte di tutti in 7’41”28 stampando il primo Record Olimpico della storia di questa gara.
Gregorio Paltrinieri, che deve fare i conti con i residui della mononucleosi che lo ha colpito recentemente, nuota in 7’47”73 arrivando in finale per il rotto della cuffia.
Non riesce lo stesso all’altro Azzurro Gabriele Detti che nuota in 7’49”47, troppo lontano dai suoi standard e troppo lontano dalla finale concludendo qui la sua avventura olimpica.
Risultati completi
Orari, Diretta TV e dove guardare le Olimpiadi – clicca qui
Clicca qui per il Programma Gare Nuoto
Clicca qui per le Iscrizioni Gara Nuoto Italia
Elenco Iscritti Giochi Olimpici Tokyo 2020 Nuoto in vasca – clicca qui
Ti è piaciuto questo articolo? Allora metti un Mi Piace alla nostra Pagina Ufficiale su Facebook!
Seguici su Instagram!
Seguici su Telegram!
Swim4Life – All rights reserved
Sostieni Swim4Life Magazine – Clicca qui per sapere come puoi aiutarci