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Simone Barlaam strepitoso, freccia d’argento nei 100 farfalla S9!

Terza medaglia alle Paralimpiadi per il milanese, quarto Federico Morlacchi, Record del Mondo del dubbio S9 William Martin

Simone Barlaam cala l’asso e si porta a casa un’altra medaglia dalle Paralimpiadi di Tokyo, che in questa penultima giornata di gare, sono iniziate con due medaglie per gli Azzurri colte subito nelle prime due gare in programma.

All’argento di Antonio Fantin nei 400 stile libero S6 che hanno aperto il programma all’Aquatica Centre – clicca qui per saperne di più – si è aggiunto l’argento del 21enne milanese allenato da Max Tosin nei 100 farfalla S9.

Finale aspra alla vigilia, causa la dubbia classificazione dell’australiano William Martin, ex S10 e riclassificato S9, che ha una evidente marcia in più sugli avversari.

Disabile non per una causa congenita o un problema di formazione evidente come per gli avversari, ma per un ictus che influisce sull’utilizzo degli arti inferiori che tuttavia possiede integri e visivamente funzionali.

Il 20enne aveva dato già ampia prova del fatto che non ci sarebbe stata gara in finale con il Record del Mondo e Paralimpico stabilito in batteria con 58”14 con il quale aveva migliorato il suo 58”28 fatto lo scorso aprile, l’unico abbondantemente sotto al minuto e non che mancassero atleti di calibro pesante.

La finale ha seguito il copione che si era pronosticato nelle qualifiche, con l’australiano che è andato a vincere in 57”19 migliorando ancora il suo Record Mondiale.

Simone Barlaam ci prova in tutti i modi, virando in terza posizione alle spalle del russo Alexander Skaliukh per tentare una gestione di risparmio di energie, con una strepitosa vasca di ritorno in cui riesce ad eseguire il sorpasso chiudendo una gara gestita in maniera spettacolare, con il crono di 59”43 che gli consegna la medaglia d’argento.

Sono contento della mia gara, ero davvero tranquillo e sapevo di poter fare il mio – ha dichiarato Barlaam – Ho fatto il mio secondo tempo di sempre e sono soddisfatto. Ci ho provato per 60 metri, poi mi sono reso conto che l’australiano fosse imprendibile e l’ho lasciato andare.

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Diciamo che la sua possibilità di usare le gambe è un’incognita, ci sono cose che non tornano nella sua classificazione, ma penso all’argento che ho vinto che non è affatto male.

Domani c’è la staffetta, ma non so ancora se la farò e quando la farò, se in batteria o in finale”

Bronzo per Skaliukh che chiude in 1’00”54, mentre non riesce la piena rimonta al primatista italiano Federico Morlacchi, argento a Rio 2016 e bronzo a Londra 2012 nonché campione iridato in carica in questa specialità, che dopo la virata in settima posizione, riesce a risalire fino ai piedi del podio chiudendo quarto in 1’00”75.

Per il gigante della Polha Varese, campione del mondo ed europeo in carica, si tratta della terza medaglia dopo l’oro nei 50 stile e l’argento nella 4×100 stile, con la quale conclude queste Paralimpiadi.

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine