Il Presidente Paolo Barelli soddisfatto ma non del tutto, “Grazie Vezzali, i problemi restano tanti”
I corsi di nuoto vedono in ottobre un mese cruciale per la ripartenza degli impianti sportivi acquatici, perché è il periodo di piena del ritorno in piscina dopo la pausa estiva e quest’anno lo è ancora di più.
Dopo le numerose problematiche economiche piombate su migliaia di realtà sportive a causa della pandemia e della conseguente chiusura e restrizioni, l’unica speranza è di ripartire veloce.
C’è tanto terreno perso da recuperare e ulteriori rallentamenti potrebbero seriamente significare perdite incolmabili per le società.
Un segnale di incoraggiamento arriva dal sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo sport Valentina Vezzali con un tweet:
Si torna da 7mq a 5mq di spazio/utente nelle piscine. Lo ha comunicato il:
Il CTS ha accolto la mia richiesta di ridurre l’indice di affollamento nelle piscine da 7 mq a 5 mq. Il CTS ha poi precisato che anche gli spettacoli che si svolgeranno nei luoghi di sport seguiranno le stesse percentuali di capienza degli eventi sportivi #buonenotizie”
Il prossimo passo sarà l’aggiornamento delle linee guida, che il Dipartimento per lo Sport dovrebbe apportare già dal prossimo lunedì.
Una notizia che ci conforta – dichiara il presidente Federnuoto Paolo Barelli – Il CTS ha accolto una delle nostre indicazioni grazie al lavoro del sottosegretario Vezzali che si sta prodigando nelle sedi competenti con professionalità e competenza per sollevarci dalla situazione di sofferenza che vive lo sport natatorio.
Purtroppo restano molteplici problemi da affrontare, tra cui l’obbligo del tampone ogni 48 ore per gli adolescenti non vaccinati over 12 anni che determina un ulteriore abbassamento delle iscrizioni – continua Barelli – Sappiamo quanto la pandemia e le decisioni del Governo, a volte inique e pavide, abbiano condizionato l’attività delle società, spesso gestori di impianti che ancora aspettano seri ristori economici e/o agevolazioni fiscali che ripianino le enormi perdite dopo le prolungate chiusure.
Molte società sono fallite, altre rischiano di non pagare i debiti accumulati per consentire il prosieguo delle attività seppur a singhiozzo e nel pieno rispetto delle norme che avevano aggiornato i termini per l’accesso alle piscine e lo svolgimento della pratica sportiva.
Nel frattempo abbiamo perso un biennio di giovani atleti e corsi e attività per incrementare il benessere fisico di tutti i cittadini. Dobbiamo recuperare, ma non ne abbiamo i mezzi. Serve l’aiuto del Governo.
Questo provvedimento è un inizio, ma la battaglia è ancora lunga e i successi olimpici e paralimpici del nuoto non devono oscurare l’assoluta necessità di risorse che garantiscano a tutti l’accesso all’attività motoria e per formare, crescere e mantenere i campioni di oggi e di domani. Ringrazio il sottosegretario Vezzali per l’impegno profuso e la sensibilità dimostrata e spero che possa sostenere con eguali risultati le ulteriori necessità delle società sportive”
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