Il siciliano nuota 6.100 metri a delfino nel mare che bagna la Gallinara nella manifestazione Dritti all’Isola
Alessandro Veletta è riuscito nell’impresa che si era prefissato, un’impresa ardua, che per qualcuno potrebbe essere definita perfino folle, ma non sono proprio queste le cose che ci rendono unici?
Siciliano di origini, svizzero di adozione, domenica scorsa cil 42enne animatore radiofonico e tenore e baritono ha nuotato la Dritti all’Isola tutta a delfino!
Dovevano essere 5 km, ma le condizioni del mare della costa ligure che si affaccia su Albenga e che bagna l’Isola Gallinara, hanno allungato il percorso a poco più di 6 km, ma non è stato un ostacolo insormontabile.
Alessandro Veletta, allenato da Igor Nastic, ha nuotato in direzione dell’isola dalle coste di Albenga, per poi nuotarci intorno e tornare indietro, rigorosamente con costumino olimpionico.
Le ultime bracciate, rigorosamente a delfino, sono state accolte tra gli applausi delle persone all’arrivo della sua personale sfida conclusa in 2 h 41’20”.
Non è stata facile – racconta Alessandro – Mare impetuoso e correnti insidiose, ma è stata un’avventura molto bella ed emozionante.
Il mare non è come il lago ovviamente e ti mette a dura prova, è un test per capire se tutto ciò che hai seminato può dare buoni frutti.
Ho fatto tanta fatica, sono andato fuori rotta di oltre un chilometro, ma la cuffia dei rotatori ha retto e di questo devo ringraziare CrossFit Bilitio che, attraverso allenamenti funzionali, mi ha aiutato a fortificare la schiena e la mia struttura fisica”

Un’impresa dunque titanica per Alessandro, che non si è arreso nemmeno al mare grosso che ha trovato nell’ultimo tratto di gara.
Negli ultimi 200 metri soprattutto, sembrava diventata una gara interminabile e avevo quasi voglia di fermarmi per le onde alte che mi stavano ostacolando, ma per fortuna ho retto e ho portato a termine la gara. La soddisfazione di compiere questa impresa è stata grande.
Ci tengo a ringraziare anche Mattia Rovere per la sicurezza e l’organizzazione del Comune di Albenga e il mio coach Igor Nastic, ex campione di triathlon, che mi ha seguito in maniera molto importante nella preparazione.
Ringrazio anche Enzo Favoino di IISA Italia che mi ha aiutato ad arrivare a nuotare in acque libere a temperature basse senza muta e Renato Consilvio che mi ha fotografato nei momenti più belli di questa avventura”
Per la cronaca, Rebecca Rimoldi ha vinto la 3,5 km della Dritti all’Isola insieme a Stefano Ghisolfo, che ha vinto anche la 5 km che in campo femminile ha visto il trionfo di Alessandra Biscotti.
Spazio anche alla 2 km, vinta da Ruben Cacciamani e Rachele Celiberti e alla gara Sprint di 1 km, vinta da Daniele Vernaleone e Anna Filadelli.
La Combinata 2 – 5 km è andata invece a Sandro Vezzani e Alessandra Biscotti, mentre la Dritti all’Isola – Viceversa, gara da 400 metri, è stata vinta da Debora Germani e Marco Boero.
Sposato con due figli, uno di 9 anni e l’altro di 12 che praticano rispettivamente basket e nuoto, Alessandro è stato operato a un’ernia L5-S1 nel 2015, ma nonostante tutto non si è mai fermato.
Non è infatti nuovo a imprese singolari, perché due anni fa ha nuotato per un giorno intero, 24 ore e senza interruzioni, al Lido di Locarno per sensibilizzare una raccolta fondi a sostegno dei bambini vittime di abusi o trascurati.
E non è l’unica, perché di sfide Alessandro ne ha affrontate tante, come le 12 Fatiche, un’impresa in palestra per sensibilizzare un’altra raccolta fondi, Ogni Centesimo Conta, e poi le partecipazioni ai numerosi talent show.
Il Die Grössten Schweizer Talente in Svizzera, Tu Si Que Vales nel 2014 in Italia e il Super Talent in Germania, oltre a essere stato il primo vincitore della Air Guitar in Svizzera, disciplina che vede i concorrenti fingere di suonare una chitarra a tempo di musica rock.

Ma perché lo fai e soprattutto dopo che hai pagato lo scotto di un’operazione all’ernia?
Lo faccio perché mi fa sentire vivo, perché mi piace gustarmi questo tipo di avventure, senza un particolare spirito competitivo se non con me stesso.
Lo faccio perché mi piace conoscere sempre di più il mio corpo e soprattutto, da quando faccio questo tipo di attività, sono dimagrito di 20 kg e vivo bene.
Porto avanti la filosofia del Cavaliere Delfo, che è per molti ma non per tutti: riuscire a essere un tutt’uno con l’acqua”
Hai già altri obiettivi futuri in programma?
Adesso mi sto preparando per la Stairway to heaven Ritom, 4.261 gradini con 89% di pendenza massima a 790 metri di dislivello messi su 1,3 km.
Tra le prossime avventure ho in programma anche la traversata del Lago di Avigliana a Torino in occasione dello Swimbrulè, una manifestazione di nuoto in acque libere al termine della quale è previsto un buffet di affettati e vin brulè che accoglieranno gli atleti all’arrivo”
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