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Thomas Ceccon racconta le emozioni del Record Mondiale dei 100 dorso

“Ai 50 metri ho guardato il tabellone per controllare il mio passaggio, poi ho visto la linea rossa del record e ho capito che stavo andando davvero forte”

Sono trascorsi otto mesi dal Record Mondiale di Thomas Ceccon nei 100 dorso, realizzato nella finale dei Mondiali di Budapest, che lo ha lanciato di diritto nell’olimpo dei migliori al mondo di sempre.

Nuotare un Record Mondiale non è da tutti e sono pochi gli atleti che ci riescono nel corso della propria carriera.

Siglare un Record Mondiale e vincere anche il titolo iridato nella stessa gara, è poi un’accoppiata straordinaria, che l’atleta delle Fiamme Oro e Leosport allenato da Alberto Burlina è riuscito a centrare in quel fatidico 20 maggio 2022.

Assenti i due russi Rylov e Kolesnikov che avevano vinto oro e argento alle precedenti Olimpiadi di Tokyo, il favorito di quella finale era lo statunitense Ryan Murphy, ma la qualifica centrata per un pelo e la sorpresa del greco Apostolos Christou che aveva siglato il miglior crono delle semifinali, con tanto di Record dei Campionati, apriva scenari alternativi.

In questi scenari rientrava anche l’Azzurro, che aveva nuotato il secondo miglior crono delle semifinali registrando il nuovo Record Italiano in 52”12, lasciando intendere che ci potessero essere ulteriori margini di miglioramento a quel crono.

La possibilità di arrivare sul gradino più alto del podio era concreta, ma pochi probabilmente avevano scommesso sul Record del Mondo.

Thomas Ceccon racconta le emozioni del Record Mondiale dei 100 dorso

La settimana scorsa World Aquatics ha pubblicato una simpatica e interessante intervista a Thomas Ceccon, che racconta le sensazioni provate in quella finale dei 100 dorso di Budapest.

L’Azzurro è sceso nei minimi particolari, raccontando i dettagli, le curiosità e perfino una chicca legate a quella gara.

Quando entro sul piano vasca per andare ai blocchi di partenza, non mi focalizzo su chi si presenta o meno tra gli avversari – racconta Thomas Ceccon – Penso a sistemarmi gli occhialini, avvicinarmi al bordo vasca e poi aspetto di partire”

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Dai un’occhiata ai tuoi avversari prima di partire?

No, assumo quella posizione un po’ strana (piegato con le braccia sulle gambe, ndr) e aspetto i fischi che richiamano l’ingresso in acqua”

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Thomas Ceccon spiega poi come ha preparato la partenza, lasciando capire che l’atleta, oltre ad allenarsi, ha studiato bene anche gli avversari

Quando il giudice chiama la preparazione ai blocchi di partenza, bisogna stare attenti, perché ci sono atleti, soprattutto Ryan Murphy, che aspetta molto a posizionarsi sul blocco per sistemarsi prima della partenza e se non sei esperto, rischi di restare attaccato al blocco di partenza per molto tempo e questo può rappresentare uno svantaggio.

Nella finale dei 100 dorso dei Mondiali di Budapest, sapevo che Murphy sarebbe partito molto forte, così come Apostolos Christou, che di solito parte anche lui molto forte”

Qual è il primo momento della gara in cui hai guardato i tuoi avversari?

Li ho guardati da subito. Alla virata avevo visto il tabellone per controllare il passaggio e ho notato che ero passato a 25”1. Spesso cerco di guardare il passaggio, perché se sono passato forte senza fare troppa fatica, va bene, altrimenti non va bene.

Durante la gara guardavo anche il tabellone in alto, in cui veniva rappresentata graficamente la linea rossa del Record del Mondo e ho pensato con stupore che stessi andando forte”

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Nel racconto dettagliato che offre Thomas Ceccon, si capisce bene che la vittoria di un titolo mondiale e di un Record del Mondo non arrivano per caso.

Non basta soltanto allenarsi intensamente e andare forte per raggiungere quell’obiettivo: serve anche una bella dose di mentalità vincente, della testa giusta per ottenere un traguardo.

Vedevo i miei avversari abbastanza dietro e quindi ho capito che stavo andando forte – spiega il 22enne – Non si vedeva dalla mia faccia dopo il tocco della piastra cronometrica, ma ero abbastanza contento. L’espressione che ho fatto era per dire ‘cavolo, 51”60 è un tempo molto molto forte”

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Con il crono di 51”60, Thomas Ceccon polverizzò il Record del Mondo di 51″85 che ai Giochi Olimpici di Rio stabiliva proprio Ryan Murphy, che dalla corsia 7 chiuse la finale in 51″97 alle spalle dell’Azzurro e davanti al connazionale Hunter Armstrong con 51”98.

Ti sei mai preparato a esultare in un certo modo prima di una gara?

No, è una cosa che non puoi preparare, non puoi pensare ‘quando vinco voglio esultare così’. Magari ci pensi anche, ma poi quando accade non sai cosa fare”

E infine la chicca.

Considera che quando ho alzato il pugno per esultare, volevo indicare i miei compagni di nazionale, ma probabilmente ho indicato una nonnina ungherese, perché i miei compagni erano sulle tribune opposte. Questa è una chicca che non avevo ancora detto a nessuno. Purtroppo è andata così”

Thomas Ceccon racconta le emozioni del Record Mondiale dei 100 dorso – Video

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine