Argento nella tappa di Setubal, doppietta maschile con oro e argento di Manzi e Guidi, l’Italia delle Open Water vola
Arianna Bridi chiude un cerchio, quello del lungo tragitto fatto dallo scorso 9 aprile 2021, quando le fu imposto lo stop totale dal nuoto dopo che le fu diagnosticata una miocardite.
Niente piscina e niente acque libere per l’atleta dell’Esercito, né per gare né per allenamenti, un duro colpo per chi è abituata a vivere nel mondo acquatico sin da bambina.
Due volte bronzo ai Mondiali di Nuoto di Fondo del 2017, nella 10 e nella 25 km, e oro e bronzo continentale rispettivamente nella 25 km agli Europei di Glasgow 2018 e nella 10 km a quelli di Hoorn 2016, la 27enne trentina ha iniziato da allora un percorso lungo e tortuoso.
Ma a volte il viaggio si rimette sul binario giusto, soprattutto quando non ti arrendi e ci provi in ogni modo a ritornare sulla via che ti eri predisposto e così ha fatto Arianna Bridi.
A marzo la sua prima gara post stop durato praticamente un anno e otto mesi, in occasione della tappa di Eilat di Coppa LEN, e adesso finalmente rivede anche il podio internazionale in occasione della tappa di World Cup disputata nel weekend scorso a Setubal, in Portogallo.
Alla vigilia la super favorita era l’olandese Sharon van Rouwendaal, insieme alla tedesca Leonie Beck, già in evidenza nelle prime due tappe, ma la francese Caroline Jouisse ha fatto saltare tutti i pronostici compiendo una gara davvero magistrale.
Ci provano fin da subito le Azzurre Giulia Gabbrielleschi e Ginevra Taddeucci, seguite proprio da van Rouwendaal, che guidano il gruppone fin dai primi giri del circuito, proprio come avevano fatto nelle prime due tappe in Egitto e a Piombino.
Stessa tattica di gara anche per Leonie Beck, partita in copertura e nascosta nelle retrovie, proprio come nelle tappe precedenti, ma stavolta non ha trovato il guizzo vincente.
Dopo poco più di metà gara, Beck era in effetti riuscita a salire la testa del gruppo femminile della 10 km, ma alla prima incertezza, la tedesca è stata riagganciata e inghiottita dalle inseguitrici.
Van Rouwendaal è riuscita a prendere il comando, spalleggiata da Arianna Bridi e Ginevra Taddeucci, mentre Leonie Beck ha perso diverse posizioni scivolando indietro.
L’ultimo giro è stato entusiasmante, con la campionessa olimpica di Rio 2016 e mondiale di Budapest 2022 Sharon van Rouwendaal che sembrava aver intascato ormai la vittoria finale, ma il colpo di scena è arrivato con l’azione della transalpina Caroline Jouisse che ha aperto il gas e si è messa alla leadership della competizione, chiedendo davanti a tutte in 2h 01’12”1.
Al seguito dell’azione d’attacco della francese, l’Azzurra Arianna Bridi, CS Esercito e Rari Nantes Trento allenata da Fabrizio Antonelli, che prende il corridoio veloce e va a chiudere con l’argento in 2h 01’13”0, seguita da van Rouwendaal con 2h 01’13”0.

Arianna Bridi ritorna su un podio internazionale dopo un anno e otto mesi di stop, Andrea Manzi e Marcello Guidi regalano la doppietta Azzurra nella 10 km maschile
All’argento da favola di Arianna Bridi, si abbina la straordinaria doppietta Azzurra con l’oro e l’argento vinti nella 10 km maschile da Andrea Manzi e Marcello Guidi.
Si parte con le pesanti assenze del campione del mondo in carica Gregorio Paltrinieri e del campione olimpico in carica Florian Wellbrock, ma con la presenza del vincitore della tappa italiana di Piombino, il magiaro Kristof Rasovszky.
Condizioni nettamente diverse dalla tappa di Piombino, con temperature miti e mare in condizioni normali e alla partenza è proprio Kristof Rasovszky a dettare il ritmo, insieme al connazionale David Betlehem.
Rasovszky ha mantenuto il comando nei primi due giri, alternandosi a Betlehem dal terzo giro in poi, con gli Azzurri Marcello Guidi e Andrea Manzi all’inseguimento.
I due Azzurri non si sono fatti attendere più di tanto e dal quarto giro in poi hanno messo in moto l’azione di sfondamento che li ha portati a conquistarsi la leadership della tappa senza lasciarla mai più.

L’atleta delle Fiamme Oro e Circolo Canottieri Napoli allenato da Fabrizio Antonelli ha dunque trionfato in 1h 52’37”1, seguito sul podio da Guidi con 1h 52’41”7 e da Betlehem che ha chiuso terzo in 1h 53’12”1, con Rasovszky ai piedi del podio in 1h 53’18”8, poco davanti all’altro Azzurro Mario Sanzullo, campione europeo della 25 km, con 1h 53’20”2 e al britannico Hector Thomas Pardoe con 1h 53’20”4.
Arianna Bridi ritorna su un podio internazionale dopo un anno e otto mesi di stop, due podi per la trentina che contribuisce anche all’argento della staffetta

La terza tappa di World Cup di Setubal si è conclusa con la staffetta 4×1500 metri mista, vinta dall’Ungheria con Bettina Fabian, Mira Szimczak, Kristof Rasovszky e David Betlehem con 1h 24’13”1, seguita sul podio da Italia con Barbara Pozzobon, Arianna Bridi , Andrea Manzi e Mario Sanzullo che hanno chiuso in 1h 25’32”6 e Francia con Lara Grangeon, Caroline Jouisse, Axel Reymond e Jules Wallartche hanno chiuso in 1h 27’55”0.
La World Cup riprenderà dopo i Campionati Mondiali di Fukuoka, con la quarta tappa in programma per il 5 e 6 agosto sul campo gara olimpico di Parigi.
Clicca qui per i risultati completi
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