“Per fare nuoto a certi livelli serve tanta voglia, sacrifici e costanza ma anche un allenatore che ti capisce e Matteo Poli è la mia marcia in più”
Lei vive a Nonantola ma si allena e studia a Modena, dove frequenta il terzo anno di Liceo Scientifico. Non ha ancora ben chiaro come proseguirà gli studi in futuro, anche se fin da quando era piccola dice che le è sempre piaciuta Architettura e Design, ma un pensiero va anche a Fisioterapia, giusto per rimanere nell’ambito dello sport che ama. Sul nuoto invece ha le idee ben chiare: sogna di frequentare un College all’estero che le permetterebbe di studiare serenamente e di continuare a praticare lo sport che ama smisuratamente.
Sarà anche questo grande amore che nutre per il nuoto che a soli 16 anni, compiuti da quattro mesi, che l’ha portata ad essere una delle atlete di interesse nazionale più promettenti che offre attualmente il panorama italiano. Passo dopo passo Tania Quaglieri è infatti arrivata l’anno scorso a disputare i Campionati Europei Junior vincendo l’oro nei 100 dorso e nella oro 4×100 mista misti ed un argento nei 50 dorso e nella 4×100 misti che l’hanno lanciata ancora più in alto nel nuoto che conta.
Tania si è poi piazzata a sorpresa sul gradino più alto del podio degli ultimi Assoluti invernali vincendo i 100 dorso ai quali ha abbinato un argento nei 50 dorso.
Vincere aiuta a vincere e quel doppio podio ha fornito ulteriore incentivo alla giovane atleta allenata da Metto Poli che tra l’altro figura tra i Tecnici più rilevanti della Federnuoto Paralimpica per la quale segue la campionessa non vedente Cecilia Camellini.
I Collegiali Azzurri ad Ostia e poi a Tenerife, ancora un Criteria brillante e anche il 2017 è iniziato per Tania con la bracciata giusta e così è andato avanti anche agli Assoluti primaverili di Riccione.
La nonantolana tesserata per la Sea Sub Modena ha infatti vinto pochi giorni fa il primo titolo italiano primaverile della sua carriera nei 100 dorso migliorando anche Record Italiano Cadette che già le apparteneva portandolo a 1’00″96, salendo al settimo posto degli all time italiani sulla distanza. Insieme all’oro nei 100 dorso però, la Quaglieri ha portato a casa anche il bronzo nei 50 dorso, garantendosi la partecipazione agli Europei Junior che si disputeranno dal 28 giugno al 2 luglio a Netanya, sognando però anche i prossimi Mondiali Junior di Indianapolis.
Te l’aspettavi la vittoria nei 100 dorso?
“In realtà ho lavorato tanto in prospettiva di dare il meglio di me, come del resto faccio in ogni gara. Sapevo benissimo il mio ranking, sapevo che in finale con me ci sarebbe stata Federica Pellegrini e tutte le altre veterane del dorso e quindi sapevo che per me sarebbe stato molto difficile competere con loro ,ma poiché adoro le sfide ho voluto provarci a testa bassa e sono riuscita a vincere”
La qualificazione agli Europei Junior era abbastanza scontata alla vigilia degli Assoluti, ma addirittura non sei andata lontana dalla qualificazione per i Mondiali Assoluti di Budapest
“Nei 100 dorso ho nuotato il mio migliore, mi sono sentita benissimo in acqua e non ho nulla da recriminare alla mia prestazione. Ammetto che avrei fatto volentieri l’esperienza a Budapest ma per i Mondiali c’è tempo”
Sicuramente il tempo è dalla tua parte visto che sei giovanissima
“Certamente, forse sto parlando troppo in grande ma in realtà sono una persona a cui piace fare un passo alla volta e considerando che questo è il mio ultimo anno da Junior, mi piacerebbe fare bene gli Europei Junior e anche i Mondiali Junior. Se arrivasse un Mondiale Assoluto sarebbe per me tutta esperienza ma non rientra tra i miei obiettivi di questa stagione”
C’è un atleta di riferimento per te che sei giovanissima all’interno del contesto nuoto e quindi tra i tuoi colleghi più navigati?
“Non ho mai avuto grandi idoli perché sono cresciuta in un ambito in cui ho avuto la possibilità di conoscere Paltrinieri fin da quando ero piccolissima e quindi ho sempre vissuto il nuoto ad alti livelli, apprezzando indistintamente tutti gli atleti che ne fanno parte. Se però dovessi fare un nome in particolare, direi Mirco Di Tora perché l’ho conosciuto qualche anno fa e devo dire che come amico è davvero stupendo. Mi ha dato tanti consigli, anche perché lui questo mondo lo conosce tantissimo, e gli piace molto dare una mano ai più piccoli cercando di dare loro il miglior modo possibile per affrontare tutto. Con me si è dimostrato veramente gentile e io gliene sarò per sempre grata”
Considerando la tua giovanissima età, i tuoi impegni tra studio e vita privata, cosa ha agevolato fino ad ora il tuo percorso nel nuoto?
“Per fare nuoto a certi livelli serve sicuramente tanta voglia, tanti sacrifici e tanta costanza, perché è veramente complicato dover conciliare nuoto e scuola e magari trovare anche la voglia e la forza una volta al mese di poter uscire con le amiche che aiuterebbe molto a distrarsi facendo anche altro. Soprattutto quest’ultima cosa non succede quasi mai per me e infatti le mie amiche me lo rinfacciano sempre – risponde sorridendo la Quaglieri – Per fare nuoto a certi livelli serve anche un allenatore che ti capisce e devo dire che io adoro il mio allenatore perché siamo in perfetta sintonia. Lavoriamo tantissimo, ma riusciamo sempre a creare gli allenamenti in base a come sto e quello che mi necessita fare. Non è il tipo di allenatore che ti fa buttare in acqua e ti dice di fare certe cose solo perché lo dice lui e anche questo secondo me influisce tantissimo sulla mia performance, anche perché lui come me, ama fare le cose un passo alla volta. Al momento non faccio doppi allenamenti ad esempio e non faccio tanti carichi in palestra, ma mi alleno in maniera più graduale”
L’impegno negli allenamenti aumenterà man mano che vai avanti però
“Ovviamente si, man mano aumenteranno di intensità perché sicuramente ci piacerebbe essere ancora tra i grandi tra qualche anno anziché sparire come fanno altri”
Quali sono i tuoi obiettivi a breve termine?
“Sicuramente gli Europei sono il mio obiettivo principale a breve termine. Al momento avrei il primo crono dell’anno in Europa, ma non voglio fantasticare troppo perché anche se la mia esperienza è ancora minima, so bene che le cose possono cambiare anche all’ultimo momento. in ogni caso ci proverò e poi vedremo. Lo stesso vale per i Mondiali Junior”
Ti piace di più fare i 50 o i 100 dorso?
“Non nascondo che i 50 sono più semplice, sia mentalmente che fisicamente, ma in realtà mi piace molto di più fare i 100 perché c’è molta più competitività. In un 50 o sei veramente superiore alle altre che puoi permetterti anche di fare un minimo errore senza fartelo costare sul risultato, altrimenti essendoci così pochi centesimi di differenza tra la prima e la decima, devi essere molto concentrata a fare tutto perfettamente e proprio questo può causarti più agitazione. Sui 100 ci sto lavorando molto di più e seppure restano una distanza breve, mi vengono meglio. Nei 100 poi, in quei momenti di difficoltà e stanchezza acuta in cui verrebbe da mollare, ho tempo di pensare a tutti i sacrifici fatti e la sensazione che ne scaturisce dentro di me mi dà forza e volontà”
E comunque ci stai prendendo gusto a salire sul podio degli Assoluti
“Beh diciamo che finchè posso, non è brutta la visuale da lassù”
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