Covid, Paolo Barelli: Centri verso la rivolta. Governo ci convochi
Photo Giorgio Scala/DBM/Insidefoto

Nuovo DPCM, piscine e palestre ancora chiuse fino a fine Aprile

Duro il commento del Presidente della Federnuoto Paolo Barelli “Questa è la botta finale, Sport martirizzato dai governi, gli impianti falliranno”

Nuovo dpcm in arrivo, Piscine e Palestre restano chiuse fino a maggio, un’altra pesante martellata a un settore ormai schiacciato dalla pandemia.

L’Italia resterà chiusa per un altro mese, fino alla fine di aprile e tutte le Regioni rimarranno in fascia arancione o rossa.

Ma mentre molte altre attività continueranno a lavorare seppure a regime ridotto, Piscine e Palestre resteranno con le luci spente.

Non è più comprensibile il motivo per il quale il Governo ritiene indispensabile lasciare chiuse queste attività, tra cui anche Teatri e Cinema, al fine di contenere il contagio di Covid-19.

Per quanto limitate dai decreti e regolamenti anti Covid, molte altre attività stanno andando avanti in maniera alternata tra chiusure e mezze aperture, mentre i Centri Sportivi no.

Chiuse ormai da ottobre, senza dimenticare che negli otto mesi precedenti del 2020 hanno lavorato soltanto quattro mesi e nemmeno a pieno regime, Piscine e Palestre sono ormai distese sul pavimento.

Questo è lo scenario che si preannuncia da quanto in queste ore sta emergendo dalla cabina di regia con il premier Draghi e i ministri al lavoro per il nuovo decreto Draghi che dal 7 aprile sostituirà il dpcm attualmente in vigore.

Non si è fatto attendere il commento del Presidente della Federnuoto e Deputato di Forza Italia in Parlamento.

“Impianti sportivi fermi fino a fine aprile? Se la cosa dovesse davvero essere così sarà un vero disastro, per lo sport italiano e per l’attività motoria – ha dichiarato Barelli all’Adnkronos – Gli impianti falliranno e i figli e nipoti dei ministri e parlamentari diventeranno dei ciccioni malaticci”

“Credo che la reazione dei gestori sarà veramente forte, sono alla canna del gas – prosegue senza freni il presidente LEN – Il settore è stato martirizzato dai governi, perito sotto i colpi dei dpcm”

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“Sono offeso e drammaticamente arrabbiato, anche perché i ristori sono stati un’elemosina per comprare la carta igienica – ha aggiunto Barelli – È il settore più bistrattato del paese, la neve ha avuto 700 milioni di rimborsi, il turismo qualcosina, poca roba per commercio e ristorazione”

“Per lo sport praticamente nulla e i gestori vanno avanti con le quote istituzionali – conclude il numero uno di Federnuoto – Sono tutte cose che ho detto chiaramente alla Camera al cospetto della povera Vezzali, che si trova in un problema più grande di lei.

Questa è la botta finale. Parlano di riaprire le scuole, lì si riesce a mantenere la sicurezza dal contagio? Ma mi facciano il piacere”

Restano consentite, anche in zona rossa, le attività motoria e sportiva individuali e all’aperto, ma i Centri Sportivi, luogo di culto e benessere oltre che di sport, restano banditi.

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Lorenzo Giovannini

Dipendente di un’azienda farmaceutica di Prato. Ha un passato da agonista e dal 2010 partecipa al Settore Master. Reporter sul piano vasca.