La 20enne trionfa agli Australian Swimming Championships siglando il quarto crono mondiale dell’anno
Ariarne Titmus torna a vincere dopo l’infortunio alla spalla che l’ha costretta ai box lo scorso anno, festeggiando la sua prima vera vittoria negli ultimi dodici mesi.
La ventenne ha nuotato la finale dei 200 stile libero in 1’55”43 dopo un parziale a metà gara di 56”55 che l’ha portata a siglare il quarto tempo al mondo di quest’anno olimpico.
Il riscontro cronometrico le ha infatti permesso di migliorare l’1’55”56 nuotato un mese fa dalla connazionale Emma Mckeon che invece ha rinunciato alla finale dopo aver nuotato ieri pomeriggio le qualifiche con il miglior crono, 1’55”79, a 23 centesimi dunque dal suo migliore stagionale.
“È stata una bella prima nuotata, molto diversa al mattino – ha dichiarato Titmus – Non sapevo davvero come sarebbe stata. Sicuramente mi sentivo come se dovessi darmi una scossa maggiore nel riscaldamento, svegliarmi un po’ prima”
“Prendo molta fiducia allenandomi bene, ma è un’altra cosa essere performanti nelle gare – spiega la ventenne – Sono soddisfatta del risultato rispetto al percorso che sto facendo in allenamento e felice di aver provato una nuova esperienza disputando una finale di mattina anziché di sera”
Replicando ciò che gli atleti dovranno affrontare ai Giochi Olimpici, le finali di questi Campionati Australiani sono previste al mattina, mentre le qualifiche di sera.
Il medesimo programma gare che si sta osservando ai Trial britannici in corso di svolgimento a Londra.
Anche se non è una distanza olimpica e ha un relativo interesse quest’anno, anche i 50 dorso hanno offerto riscontro cronometrici interessanti.
Nella finale femminile ha trionfato Kaylee Mckeown con 27”45, a 7 centesimi dal crono che ha nuotato a gennaio che al momento è secondo nella ranking mondiale.
La 19enne si è fermata a solo 8 centesimi dal Record del Commonwealth detenuto da Emily Seebohm dal 2017, ma ha registrato il miglior tempo fatto sul territorio australiano, ovvero l’All Comers Record.

Alle sue spalle l’olimpionica Emily Seebohm con 27”94.
Sempre nei 50 dorso è andato forte anche Mitch Larkin che ha nuotato la finale in 24”75 peggiorando il 24”67 che aveva nuotato nelle qualifiche, secondo crono mondiale stagionale.
Ricordiamo che l’evento non qualifica alle Olimpiadi, selezione nazionale che verrà fatta in occasione degli Australian Swimming Trials che si terranno dal 12 giugno in poi presso l’SA Aquatic & Leisure Centre di Adelaide.
Gli Australian Swimming Championships sono il primo evento nazionale che si svolge in Australia dal 2019 causa pandemia.
Le gare si stanno disputando presso il Gold Coast Swimming and Aquatic Cente di Marine Parade, Southport, nei pressi dello Scarborough Beach Pool in Australia, la famosa piscina da sogno.
Come avevamo raccontato in un nostro articolo – clicca qui per leggerlo – l’impianto possiede infatti una piscina olimpionica, una piscina da 25 metri e una piscina per bambini che si affacciano sull’Oceano Indiano, circondate da bar, ristoranti, aree relax e da una delle spiagge più belle dell’Australia.
Un’attrazione indubbiamente allettante per gli spettatori australiani che potranno rilassarsi in questo favoloso impianto sportivo dopo aver assistito alle finali dei Campionati.
foto Australian Swimming
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