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Minacce di atleti russi ad atleti ucraini nel villaggio olimpico, “Bombarderemo le vostre famiglie a casa”

La denuncia arriva dall’atleta paralimpico britannico Richard Whitehead impegnato a Pechino

Minacce di atleti russi ad atleti ucraini nel villaggio olimpico che alzano la tensione nel Villaggio Olimpico che ospita gli atleti paralimpici impegnati alle Paralimpiadi invernali di Pechino 2022 iniziate giovedì.

La denuncia riportata dall’atleta britannico Richard Whitehead, specializzato nella maratona ma anche ex atleta di para Hockey su ghiaccio, è agghiacciante e sembra dare pienamente ragione alla decisione della IPC di escludere gli atleti russi e bielorussi dai Giochi.

Secondo Whitehead, intervistato dall’emittente televisiva Good Morning Britain, gli atleti russi e bielorussi ancora presenti nel Villaggio Olimpico, hanno deriso gli atleti ucraini, minacciandoli con frasi indecorose e che non hanno nulla a che vedere con lo sport.

La decisione della IPC di bandire russi e bielorussi dalle Paralimpiadi di Pechino è stata molto criticata – clicca qui per la notizia – ma il presidente del Comitato Internazionale Paralimpico Andrew Parsons aveva spiegato che la scelta si era resa necessaria dopo aver valutato la situazione e forse si riferiva velatamente a ciò che intanto si stava verificando dietro le quinte dei Giochi.

Ho sentito molti messaggi di indottrinamento all’interno della comunità russa e con toni minacciosi, atleti russi e bielorussi affermavano che le case degli atleti ucraini sarebbero state bombardate! – ha dichiarato Richard Whitehead a Good Morning Britain – È terribile e disgustoso. Credo che mettere gli atleti russi e bielorussi fuori dal Villaggio Olimpico e rimandarli a casa sia la decisione giusta. Sono appassionato di sport e dobbiamo promuoverlo con i mezzi giusti e su condizioni di parità”

Qui il video dell’intervista di Good Morning Britain a Richard Whitehead:

Intanto il presidente del Comitato Paralimpico Internazionale Andrew Parsons ha concluso il suo discorso durante la Cerimonia di Apertura dei Giochi Paralimpici invernali con una parola forte e chiara urlata con le braccia alzate e le mani chiuse a pugno: Peace!

La prima nostra decisione andava esattamente nella direzione indicata dal presidente Zelenski, quella di saper distinguere le decisioni del Governo russo da quello che è invece il popolo russo – ha affermato Luca Pancalli, presidente del Comitato Paralimpico Italiano e nel board dell’IPC – Poi nelle ore successive sono cambiate delle situazioni, il clima al Villaggio è diventato più pesante e per salvare le Paralimpiadi non si poteva fare altrimenti che escludere i russi e bielorussi”

In qualità di leader di un’organizzazione con l’inclusione al centro, in cui la diversità viene celebrata e le differenze abbracciate, sono inorridito da ciò che sta accadendo nel mondo in questo momento – ha aggiunto Parsons – Noi di IPC aspiriamo a un mondo migliore e più inclusivo, libero da discriminazioni, odio, ignoranza e libero dal conflitto. Il Movimento Paralimpico invita le autorità mondiali a riunirsi, come fanno gli atleti, e promuovere la pace, la comprensione e l’inclusione. Il mondo deve essere un luogo di condivisione, non di divisione. Il cambiamento comincia con lo sport. Non solo può portare armonia, ma può essere un catalizzatore per trasformare la vita di persone, città e paesi”

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine