Tenace come pochi, Martina Caramignoli chiude la carriera dopo 14 anni di nazionale, “Negli ultimi quattro anni sono rinata grazie a Germano e Andrea, il nuoto mi ha resa la donna che sono” – Video
MartinaCaramignoli si ritira ufficialmente dal nuoto competitivo a quasi 32 anni, che compirà il prossimo 25 maggio, e decide di farlo con un saluto speciale nella cornice dello Stadio del Nuoto di Riccione, durante i Campionati Italiani Assoluti, subito dopo i 1500 stile libero di questa sera.
La reatina delle Fiamme Oro e Aurelia Nuoto allenata dal compagno GermanoProietti e da AndreaNava ha raggiunto questa decisione dopo 14 anni di nazionale assoluta, in cui ha disputato un’Olimpiade, quattro Mondiali e un Europeo, oltre a due edizioni dei Giochi del Mediterraneo e delle Universiadi e un Mondiale e cinque Europei di vasca corta.
Una carriera lunga e in cui ha saputo reinventarsi e ricostruirsi in un momento di smarrimento, quando nel 2017 decise di darsi alle Acque Libere dopo qualche stagione in cui non era riuscita a raccogliere i risultati sperati.
In quell’anno vinse un argento ai Campionati italiani e si qualificò per i Mondiali di Budapest, regalandosi un’esperienza che in qualche modo l’ha aiutata a resettare la sua carriera e ripartire da un nuovo inizio.
Nel 2017 mi sono dedicata alle Acque Libere, ma lì ho capito che dovevo staccare la spina e ricominciare da zero e grazie a Germano e Andrea ho ritrovato la voglia di nuotare – racconta Martina Caramignoli a S4L Magazine – Non mi aspettavo di fare altri quattro anni come ho fatto, è stato un crescendo giorno dopo giorno”
Martina Caramignoli saluta le competizioni, “Il nuoto mi ha dato tutto, sono in pace con me stessa”
Martina Caramignoli si è sempre distinta per la sua tenacia e la sua vena da guerriera, nascosta dietro un viso pulito, così come l’atleta e la donna che ha dimostrato di essere in tutti questi anni.
Raro esempio di abnegazione, Martina Caramignoli si è sempre distinta anche per sportività, lealtà, ma anche capacità di tirare fuori il coniglio dal cilindro quando nessuno se lo aspettava.
Arrivare agli Europei di Roma è stato difficile – racconta Martina Caramignoli durante l’intervista – Volevo smettere già prima, poi con il mio allenatore abbiamo deciso di valutare l’opzione di chiudere la carriera a Roma, davanti al mio pubblico, nella città che mi ha regalato tantissime emozioni”
Bronzo nei 1500 stile libero agli Europei di Berlino 2014, Budapest 2020 e Roma nella scorsa estate, ai quali ha aggiunto due bronzi europei di vasca corta, un oro e un argento alle Universiadi di Gwangju 2015, un bronzo alle Universiadi di Kazan 2013 e un bronzo ai Giochi del Mediterraneo di Orano 2022.
La sua prima nazionale Azzurra è stata in occasione dei Mondiali di Roma 2009, quando aveva da poco compiuto 18 anni, diciassette sono invece i titoli italiani assoluti conquistati su un totale di 53 podi complessivi.
Il sogno dell’Olimpiade si è concretizzato per Martina Caramignoli all’età di 30 anni e questo rappresenta chiaramente il suo carattere da guerriera, ma da domani la reatina non sarà più in vasca a competere, si dedicherà a scrivere un altro capitolo della sua vita.
Martina Caramignoli saluta le competizioni, “Il nuoto mi ha dato tutto, sono in pace con me stessa”
Dopo i 1500 stile libero di questa sera darò l’ultimo saluto al nuoto e penso che a 32 anni sarà molto emozionante – racconta Martina Caramignoli – Sicuramente oggi scenderà una lacrimuccia, ma sono contenta, è stata una carriera per me infinita ed estenuante. Sono arrivata a un punto in cui ho detto basta, sono felice e in pace con me stessa, non potevo chiedere di meglio al nuoto”
A fine della scorsa stagione avevi già paventato questa ipotesi, ma hai avuto bisogno di tempo per prendere la decisione finale?
È stata una decisione che ho maturato giorno dopo giorno, volevo provare a qualificarmi per il Mondiale di vasca corta, ma quando ho ricominciato a settembre ho capito di non avere più quel fuoco dentro e più nulla da dare e quindi va bene così”
Hai dato tanto al nuoto in tanti anni di carriera, in cui hai saputo reinventarti e ritrovarti anche dopo momenti di grande difficoltà.
La mia carriera è stata un po’ altalenante, a 18 anni la mia prima nazionale, cinque mondiali e in mezzo c’è stato un blackout, ma sono testarda, mi sono sempre rialzata con l’obiettivo dell’Olimpiade e una volta raggiunta, dopo un viaggio lunghissimo, ho coronato il mio sogno. Ho vinto tutto quello che volevo vincere e ho raggiunto tutti gli obiettivi che mi ero prefissata, quindi chiudo la carriera in pace con me stessa”
I momenti più belli che vuoi ricordare?
Ce ne sono tanti nel corso della mia carriera, ma due sono quelli che mi tengo più stretti nel cuore: il 15’56” che ho nuotato a Roma quando ho battuto Simona Quadarella nei 1500 e poi la medaglia degli Europei a Roma, penso che sia il ricordo più bello e la giusta conclusione della mia carriera”
Immaginavi che negli ultimi anni della tua carriera saresti potuta diventare la rivale numero uno di Simona Quadarella?
Non me lo aspettavo, ma sapevo di poterle dare filo da torcere perché abbiamo lavorato tanto in questi ultimi quattro anni, in cui mi sono consumata. Ho dato al nuoto veramente il 101% e lo stesso ha fatto il nuoto con me, quindi ero consapevole di quello che stavo facendo”
Come affronterai la tua cerimonia di chiusura?
Non lo so, voglio godermi appieno la giornata, ci saranno anche i miei genitori, sarà emozionante”
Cosa c’è nel tuo futuro?
Non lo so ancora, ho ancora le idee confuse, sto pianificando il mio futuro e sicuramente non vi libererete facilmente di me”
Un ultimo saluto da atleta?
Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno sostenuta in tutti questi anni, i miei genitori, le Fiamme Oro e l’Aurelia Nuoto che mi hanno supportata in ogni giorno della mia carriera. È anche grazie a loro che sono diventata la donna che sono”
Martina Caramignoli saluta le competizioni, “Il nuoto mi ha dato tutto, sono in pace con me stessa”– Video Intervista completa