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Distanze Speciali in via di estinzione? A Cremona poco più di 150 atleti.

Distanze Speciali in via di estinzione?
A Cremona poco più di 150 atleti.

piscina_olimpionica_comunale_Cremona_Distanze_Speciali_Lombardia_31Servizio e foto di Laura Massimiliani.
Risultano sempre meno vissute e con una partecipazione talmente minima che diventa giustificabile qualsiasi tipo di mancanza che viene a verificarsi, in quanto è comprensibile che un Comitato Regionale non possa sempre rimetterci economicamente per organizzare un evento di Circuito Supermaster con tutti gli attributi, solo per pochi intimi. Infatti, così come già capitato a Napoli con le Distanze Speciali Campania in apertura di stagione, con soli 85 partecipanti, anche Cremona con le Distanze Speciali Lombardia risulta un appuntamento sotto tono, lontano dai soliti numeri che si leggono nei trofei di Circuito e lontano dai canoni organizzativi che siamo abituati a vivere, con poco più di 150 atleti presenti.

Sicuramente l’appuntamento è molto utile a chi all’inizio della stagione è già intenzionato e deciso ad intraprendere la strada che porta al compimento dell’Iron Master, disputando tutte le specialità nell’arco dell’anno agonistico, ma anno dopo anno risulta sempre più difficile organizzare questo appuntamento, così come risulta non facilissimo parteciparvi come atleti.
Eppure l’impianto olimpionico comunale di Cremona si presta in modo eccellente, con un bellissimo colpo d’occhio che va dalle tribune agli ampi spazi a bordo vasca che evidenziano un alto potenziale in termini ricettivi. L’impianto, dotato di una bellissima vasca a 10 corsie munita di ponte mobile, con blocchi di recente generazione ed un’ottima illuminazione, con ampi spogliatoi rifatti proprio quest’anno, sembra quasi sprecato.

Certamente il fatto che in una competizione che prevede le lunghe distanze manchi una vasca disponibile per il riscaldamento durante tutta la manifestazione, non è un dettaglio da poco, soprattutto se la possibilità di riscaldarsi in un’altra vasca, da 25 metri, in realtà esiste appena fuori, nella piscina aperta al pubblico, pagando però l’ingresso di 6 euro!
Anche la mancanza di un bar ed un posto dove ristorarsi si nota, soprattutto se ci si trova in un Centro Federale Regionale! Le macchine automatiche per dispensare bevande, merendine e gelati, non possono certo sostituirsi ad un bar con piatti caldi.

Valeria_Vergani

Diversi i problemi di gestione, nonostante le gare fossero elusivamente con cronometraggio manuale.Il riscaldamento prima dei 1500 SL, previsto per le ore 13.30, è invece iniziato anche quest’anno con quasi un’ora di ritardo, causa mancanza del medico, stesso episodio accaduto casualmente anche alle Distanze Speciali Campania. L’ora persa non è stata recuperata, anzi, altri buchi a causa di diversi errori da parte dei cronometristi hanno ulteriormente rallentato la manifestazione, causando non poco nervosismo tra gli atleti.
Macroscopico e molto grave l’errore commesso nell’ultima batteria dei 1500 SL nella quale tra l’altro gareggiavano parecchi ‘big’, vedi Montini, Vergani, Leone e Sabatini. In ben due corsie non è stato fischiato l’ultimo 100 metri di avviso all’atleta che gareggiava, causando nell’incertezza dei partecipanti una ulteriore ed inutile virata ed un ulteriore ed inutile 100 metri nuotato!
È da sottolineare che lo staff era davvero ridotto e non è bastata la grande esperienza e collaborazione di G. Bozzolo per colmare i diversi buchi che si sono verificati.

Nonostante tutti i problemi, non è mancato lo spettacolo, soprattutto nell’ultima batteria dei 1500 SL con una Vergani favolosa! La M40 della Pratogrande Sport (nella foto a destra di Merate on line) non solo si difende bene dai maschietti come Leone e Montini in batteria insieme a lei, ma piazza anche un bel Record Italiano, il primo di questa stagione Master, fermando il crono su 18’14″60 per 1.013,19 punti, superando se stessa nel 18’18″00 fatto proprio lo scorso anno!
L’ultima batteria dei 1500 Stile Libero ha visto altre prestazioni esaltanti. Daniela Sabatini, M45 del Team Insubrika, ha fermato il crono su 19’43″50 per 957,24 punti, alle spalle di Alberto Montini, M45 della Tibidabo con 18’08″30 per 951,67 punti che ha messo la mano davanti al rivale di categoria Marco Leone del Circolo Canottieri Napoli con 18’15″30 per 945,59 punti.
Sempre nell’ultima batteria, buoni i risultati di Massimiliano Colombi, M30 della Bergamo Swim Team che ha segnato 17’39″40 per 946,64 punti ed Andrea Pedrazzoli, M35 dello Sport Management che ha chiuso in 17’59″90 per 934,37 punti.
Gli 800 stile libero avevano trovato tra i protagonisti sempre Daniela Sabatini che ha chiuso in 10’14″80 per 946,63 punti, davanti all’altra M45 Lucilla Corio della Rari Nantes Saronno con 11’06″00 per 873,88 punti. Anche Massimiliano Colombi e Marco Leone si erano ben “riscaldati” negli 800 stile, il primo segnando il crono di 9’10″40 per 935,92 punti ed il secondo con 9’30″30 per 946,84 punti. Difficile non notare in questo appuntamento l’assenza di uno tra i fondisti più interessanti del panorama master italiano ed internazionale, Igor Piovesan.
Fuori gara ma in competizione anche le speciali distanze dei 3000 e 5000 metri, gara quest’ultima nella quale si è vista un’ottima Elena Bruni, agonista di categoria dell’Acqua1village, chiudere in 1h15’00.
piscina_olimpionica_comunale_Cremona_Distanze_Speciali_Lombardia_4Come detto in apertura, le Distanze Speciali Lombardia si chiudono senza infamia e senza lode, senza trofei, senza medaglie e senza nessun tipo di pacco gara. Domenica prossima ci saranno le Distanze Speciali Liguria, la patria d’origine dei master, che vedrà in gara gli 800 e 1500 stile libero presso lo storico ed in parte fatiscente impianto della Sciorba di Genova, con due atleti per corsia ed ancora senza piastre automatiche.
Che la poca partecipazione degli atleti e di conseguenza i pochi fondi per organizzare il meeting delle Distanze Speciali diventino causa per demotivare i Comitati Regionali ad organizzare nuovamente l’appuntamento nelle stagioni a seguire?

Senza ombra di dubbio l’arricchimento del calendario Supermaster che negli ultimi anni ha visto diversi nuovi appuntamenti e molti meeting che propongono nei programmi gare anche le così dette distanze speciali, hanno contribuito a limitare la partecipazione degli atleti a questo tipo di evento, soprattutto considerando che ad inizio stagione non tutti sono sempre pronti per scendere in gara.
Ma tutto questo è un bene o un male?

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine