Malag_Barelli

Barelli rischia di perdere la carica di Presidente FIN e LEN.

Barelli rischia di perdere la carica di Presidente FIN e LEN.
Tutto nelle mani del GIP che deciderà come procedere sul caso FIN contro CONI Servizi.

Malag_Barelli

di Paco Clienti
La guerra tra FIN e CONI Servizi è ormai quasi arrivata all’epilogo, o almeno a quello che potrebbe essere il primo degli epiloghi. Oggi è infatti arrivata la decisione del GIP di prendersi altro tempo in merito al caso che vede la Federazione Italiana Nuoto contro CONI Servizi.
Ricordiamo che il noto caso era nato in seguito alla denuncia del CONI alla Procura della Repubblica di Roma per una anomalia nelle fatturazioni relative ai lavori di manutenzione della piscina del Foro Italico in occasione dei Mondiali di nuoto del 2009. In conseguenza a questa accusa il Presidente della FIN, Paolo Barelli, fu iscritto nel registro degli indagati ma il PM aveva subito chiesto l’archiviazione del caso al GIP che decise poi di chiedere un supplemento di indagini che quando arriverà ad una svolta potrebbe essere conseguenza di grossi cambiamenti.
Le possibilità infatti sono due: o si chiude la vicenda in quanto non sussitono fatti validi perché le indagini proseguano con ciò che ne conseguirebbe in termini di reazioni della FIN contro il CONI, oppure si va avanti con gli accertamenti per comprendere meglio cosa effettivamente si sia verificato e quanto di vero c’è nelle accuse che CONI Servizi ha avanzato nei confronti della FIN, ma questa possibilità potrebbe significare il crollo a catena in Federnuoto.

Se infatti il GIP dovesse decidere di proseguire con le indagini, il Presidente Paolo Barelli potrebbe diventare a tutti gli effetti un indagato e di conseguenza rischierebbe di perdere la carica di Presidente che ricopre sia in FIN che in LEN.
Infatti secondo l’articolo 25 ai comma 7 e 8 dello Statuto Federale, non può avere carica di Presidente chiunque abbia in essere controversie giudiziarie contro il CONI, le Federazioni sportive nazionali, le discipline sportive associate, o contro altri organismi riconosciuti dal CONI stesso. La mancanza anche di uno solo dei requisiti, seppure emersa nel corso del mandato, comporta la decadenza della carica. In conseguenza ad una eventuale decadenza della carica, l’articolo 12 comma 12 dello stesso Statuto prevede la decadenza dell’intero Consiglio Federale e la convocazione dell’Assemblea elettiva entro 60 giorni dall’evento, da effettuarsi entro i successivi 30 giorni.
C’è da aspettarsi una reazione forte anche nel caso in cui il GIP dovesse decidere di archiviare il caso in quanto la FIN si troverebbe a tutti gli effetti nella eventuale condizione di agire legalmente nei confronti del CONI.
Insomma, la fine della guerra tra FIN e CONI è tutt’altro che vicina. 

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine