Camille_Muffat_enfant

Tributo alla vita di Camille Muffat.

La sua scalata nell’olimpo del nuoto che conta fino al suo ritiro.

Nata nell’affascinante e romantica Nizza un 28 ottobre del 1989, Camille Muffat si è tuffata per la prima volta in piscina per iniziare il suo rapporto con il nuoto a sette anni, senza sapere che alcuni anni dopo sarebbe diventata un’icona di questo sport grazie alle sue straordinarie imprese. Si capì che non era una nuotatrice qualunque quando a soli 15 anni arrivò davanti alla già campionessa olimpionica Laure Manaudou conquistando i 200 misti ai Campionati Assoluti Francesi del 2005.
Una ragazza molto umile, riservata, precisa e professionale. Amava condurre una vita semplice come lei stessa ammise in un’intervista, curando i suoi interessi personali e la sua famiglia. Non le piaceva essere al centro dell’attenzione e nemmeno sentirsi importante. La sua breve carriera nel nuoto affiancata dal suo unico allenatore di sempre Fabrice Pellerin e con i colori dell’unico club che ha rappresentato, l’Olympique Nizza Natation, inizia come mistista.
L’esordio nella nazionale francese avvenne nel 2005 in occasione degli Europei Giovanili di Budapest dove vinse un oro nei 200 misti e nella staffetta 4×100 misti ed un argento nei 100 stile libero. Da quell’Europeo giovanile ne ha fatta di strada, imponendosi e conquistando terreno con grande fatica e sacrificio.
Nel 2006 arriva la sua prima medaglia con la nazionale maggiore con l’argento nei 200 misti agli Europei in vasca corta di Helinski 2006 alla quale seguì l’anno successivo l’oro sempre nei 200 misti e un bronzo nei 400 misti agli Europei in vasca corta di Debrecen.
Nel 2008 arrivano altre soddisfazioni, una medaglia di bronzo nei 200 misti ai suoi primi Campionati Europei in vasca lunga con l’edizione di Eindhoven e una d’argento agli Europei in vasca corta di Fiume, in quei 400 stile libero che l’avrebbero permesso di toccare il cielo con un dito quattro anni dopo.

Ai Campionati Europei di Budapest nel 2010 vince una medaglia d’argento nella staffetta 4×200 stile libero e nello stesso anno conquista anche una importantissima e tuonante medaglia d’oro nei 200 stile libero e una di bronzo nella staffetta 4×200 stile libero ai Mondiali in vasca corta di Dubai. Nel 2011 le sue prime vittorie ad un Mondiale in vasca lunga in quel di Shanghai dove vince la medaglia di bronzo sia nei 200 che nei 400 stile libero. Era solo l’antifona ai gradini più alti della sua scalata verso l’olimpo del nuoto che conta.
Camille_Muffat-Olimpiadi_Londra_2012Il 2012 fu infatti l’anno della sua consacrazione. Ai Campionati Assoluti Francesi vince i 400 stile libero nuotando in 4’01″13, miglior prestazione mondiale senza il costume gommato facendo capire al mondo intero che doveva essere tra le più temute ai Giochi Olimpici ai quali avrebbe sbancato diventando la terza donna francese a vincere tre medaglie nella stessa edizione dei Giochi dopo Micheline Ostermeyer nell’atletica e Laure Manaudou, sua eterna rivale della quale venne definita l’erede. La finale dei 400 stile libero delle Olimpiadi di Londra resterà la gara con la quale verrà ricordata per sempre. La concentrazione nella sua testa si vedeva già da quell’espressione impassibile con la quale si presentò ai blocchi di partenza. Voleva la vittoria a tutti i costi nonostante dovesse battere la concorrenza di atlete forti e navigate. I primi 200 metri sono un’apoteosi, al comando della gara in maniera prepotente nuotando ben al di sotto del record del Mondo detenuto da Federica Pellegrini, inseguita dalla statunitense Allison Schmitt che la costeggiava bracciata dopo bracciata. La gara era ormai tra loro due ma ai 350 metri la francese non cede e mantiene un ritmo forsennato, spinta forse dal pensiero ricorrente di tutti quei sacrifici che aveva dovuto fare per arrivare a sognare l’oro olimpico, a tutte le rinunce alle quali aveva dovuto sottostare in un’età, 23 anni, nella quale qualsiasi ragazza ama vivere la vita a 360 gradi senza perdersi nulla. Camille sapeva bene a quanto aveva rinunciato e non voleva assolutamente sprecare quei sacrifici per niente e l’alloro olimpico arrivò al termine di una spettacolare gara vinta in 4’01”45, crono con il quale segnò il nuovo Record Olimpico! Dovette arrendersi alla superiorità della francese la statunitense Allison Schmitt che si accontentò dell’argento alle sue spalle con 4’01”77, con la britannica Rebecca Adlington terza in 4’03”01. La Schmitt troverà la sua vendetta sportiva qualche giorno dopo nei 200 stile libero vinti proprio davanti alla Muffat, ma ormai la francese aveva realizzato il suo sogno, era nell’olimpo del nuoto. Le medaglie diventano addirittura tre con il bronzo vinto nella staffetta 4×200 stile libero nella quale la francese trascina le compagne alla vittoria aprendo la finale con una frazione straordinaria in 1’55”51, il miglior tempo staccato rispetto a tutte le atlete coinvolte in quella gara.
Camille_Muffat-Olimpic_Games_London_2012La missione era compiuta ma la fame non si era placata ancora perché nei mesi a seguire, Camille stabilì il Record del Mondo negli 800 stile libero ai Campionati Francesi in vasca corta segnando 8’01”06 e nei 400 stile libero durante la World Cup FINA con 3’54”93, prima di arrivare a conquistare anche gli Europei in vasca corta di Chartres vincendo il titolo dei 400 stile libero migliorando ancora il Record del Mondo segnando 3’54”85, nei 200 stile libero con il tempo di 1’52″20 e nella mistaffetta 4×50 stile libero.
Quel 2012 d’oro terminò con il titolo di sportiva francese dell’anno.
Il 2013 doveva essere l’anno della conferma con i Mondiali di Barcellona come obiettivo principale. La Muffat ci arriva tra le favorite dopo le ottime prestazione fatte al Meeting International de Monte Carlo ed uno straordinario Settecolli, dominato nei 200 stile libero con il crono di 1’56”01 con il quale segna il Record della Manifestazione cancellando il precedente che apparteneva a Federica Pellegrini con 1’56”10 del 2008 e nei 400 stile libero con 4’02”64, anche qui segnando il Record della Manifestazione ed inoltre il secondo miglior crono della ranking mondiale. Nonostante gli ottimi presupposti, Camille Muffat arriverà a Barcellona un po’ scarica ottenendo solo un settimo posto nei 400 stile libero in 4’07”67 dal quale si riprenderà in parte qualche giorno dopo ottenendo almeno una medaglia di bronzo nei 200 stile libero in 1’55”72 alle spalle del “missile” Franklin e di una rinata Federica Pellegrini che le soffiò via il secondo posto proprio negli ultimi metri di una gara esaltante. Quel Mondiale lo concluderà con un’altra medaglia di bronzo nella staffetta 4×200 stile libero.
Il 2014 sembrava essere iniziato con i migliori presupposti per la Muffat che conquistò i 100, 200 e 400 stile libero al Trofeo Città di Milano confermando un ottimo stato di forma a pochi mesi dai Campionati Europei ma il 12 luglio 2014 spiazzò tutti annunciando il suo ritiro dalle competizioni a soli 25 anni. Complice l’incrinazione dei rapporti con il suo allenatore Pellerin ed una voglia troppo forte di prendere in mano la sua vita e viverla in ogni attimo come mai aveva potuto fare prima, Camielle Muffat saluta il nuoto senza rimpianti.

Camille_Muffat_derniers_jours_de_sa_vie«Ho riflettuto e ho deciso così, mi dispiace per la squadra ma non posso continuare – affermò in un’intervista all’Equipe alla vigilia dei Campionati Europei – Penso di essere abbastanza curiosa per esplorare qualcos’altro. Il corpo avrebbe potuto resistere altri dieci anni, ma io sono padrona della mia vita.» 

Il mondo del nuoto perdeva così uno dei suoi atleti più interessanti proprio all’apice della sua carriera ed alla vigilia di quegli Europei.
È passata diverse volte in Italia, quasi sempre vincente: nel 2009 ai Giochi del Mediterraneo disputati a Pescara dove vinse i 200 misti, nel 2013 al Trofeo Settecolli e nel 2014 al Trofeo Città di Milano. Solo ai Mondiali di Roma 2009 non brillò non andando oltre le semifinali dei 200 misti.
Cinque giorni fa postava sul suo profilo Facebook la foto a destra, nella quale appare felice e curiosa di vivere la sua vita, scrivendo Tutto sta andando bene per me. Partenza da Ushuaia questa mattina. A presto”.
Sarebbero state le sue ultime parole prima di sparire in un tragico e sfortunato incidente.
Addio Camille, anzi, arrivederci.

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine