Una commemorazione a Brema, una a Roma, il ricordo nelle sette piscine intitolate agli atleti scomparsi ed un minuto di silenzio in tutti i luoghi del nuoto.
Era il 28 gennaio 1966 quando una selezione della nazionale italiana di nuoto, si accingeva a raggiungere Brema dove avrebbe preso parte al Meeting della città tedesca, il più importante e atteso appuntamento della stagione invernale, ancora più sentito in quell’occasione che rappresentava l’apertura del biennio olimpico.
Quella selezione di angeli Azzurri non raggiunse mai la piscina di Brema, dove al posto degli atleti che avrebbero dovuto occupare i blocchi di partenza delle rispettive gare, fu adagiato un bouquet di fiori, mentre tra le corsie vuote fu sistemato un drappo nero. Un ricordo ancora oggi toccante e commovente, un ricordo che nella giornata di domani compirà cinquant’anni nella memoria di tutti.
Mezzo secolo è trascorso da quel tragico incidente aereo che vide coinvolto un velivolo Convair 440 della Lufthansa che si schiantò al suolo durante la fase di atterraggio a causa di un errore umano del pilota o di un problema all’impianto comandi dell’aereo.
Nessun superstite, l’Italia del nuoto pianse sette atleti, un tecnico e un giornalista che erano presenti tra le 46 vittime di quell’aereo, 42 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio.
Bruno Bianchi, 22 anni, ne avrebbe compiuto 23 il 26 settembre, capitano della squadra, stile liberista, tesserato per la FIAT Ricambi;
Amedeo Chimisso, 19 anni, ne avrebbe compiuto 20 il 26 ottobre, dorsista tesserato per la Rari Nantes Patavium;
Sergio De Gregorio, 19 anni, ne avrebbe compiuto 20 il 24 febbraio, stile liberista e delfinista della Roma Nuoto;
Carmen Longo, 18 anni, ne avrebbe compiuto 19 il 16 agosto, ranista e mistista della Rari Nantes Bologna;
Luciana Massenzi, 21 anni, ne avrebbe compiuto 22 il 22 novembre, stile liberista e dorsista della Roma Nuoto;
Chiaffredo “Dino” Rora, 21 anni, ne avrebbe compiuto 22 il 5 marzo, dorsista e stile liberista, tesserato per la FIAT Ricambi;
Daniela Samuele, 17 anni, ne avrebbe compiuto 18 l’11 settembre, mistista e delfinista, tesserata per la Canottieri Olona.
Le speranze dell’Italia del nuoto si fondavano su quei sette giovani che inseguivano il sogno delle Olimpiadi di Città del Messico 1968 e che con la loro scomparsa, crearono un vuoto umano e sportivo incolmabile. Atleti, ma anche persone più che normali, ognuna di loro con un lavoro o un percorso di studi da portare avanti parallelamente alla passione per il nuoto, come Bruno Bianchi e Dino Rora ad esempio, dipendenti della fabbrica della Fiat di Torino, o Amedeo Chimisso che faceva il fattorino a Venezia.
Insieme a loro la guida tecnica Paolo Costoli, 55 anni, ex grande nuotatore che sostituì Costantino “Bubi” Dennerlein, primo campione italiano assoluto di nuoto della Canottieri Napoli, salvo per miracolo grazie alla moglie incinta ed alle incomprensioni che al tempo emersero con la dirigenza federale ed il giornalista Nico Sapio inviato della Rai, 36 anni, specializzato nel commento e nell’analisi delle gare di nuoto. Su quell’aereo doveva esserci anche Anna Beneck che però decise di rinunciare a quel Meeting, ma di coincidenze fatali per quella tragedia ce ne sono altre.
Il team Azzurro era in procinto di scegliere il treno come mezzo di trasporto, quando riuscì invece a trovare all’ultimo momento un volo per Zurigo da Linate che però a causa di un ritardo, fece perdere alla squadra la coincidenza del volo per Brema da Francoforte per soli 12 minuti, costringendo tutti quanti a prendere quello che sarebbe stato il tragico volo successivo. Una terribile beffa per Nico Sapio che partito da Genova per incontrarsi con il gruppo Azzurro proprio a Francoforte, arrivato all’appuntamento in orario avrebbe potuto prendere l’aereo previsto, ma preferì aspettare gli altri per viaggiare insieme a loro.
«Se c’è un insegnamento lasciato dai miei amici è questo: vivere lo sport con animo disinteressato» affermò Anna Beneck.
Il Ricordo a Brema
Domani una delegazione della Federazione Italiana Nuoto si recherà a Brema per partecipare alla commemorazione ufficiale organizzata insieme al Consolato d’Italia a Brema. Saranno presenti il Presidente Paolo Barelli, il vice presidente Manuela Dalla Valle, il direttore tecnico della nazionale di nuoto Cesare Butini e il direttore sportivo Gianfranco Saini. L’incontro con il Console Generale in Hannover Flavio Rodilosso avverrà presso la stele commemorativa in Nordelander Strasse, a 6 Km dall’aeroporto, dove saranno ricordati gli azzurri scomparsi nell’incidente con la funzione officiata da Don Pierluigi Vigonla e dal Pastore Robert Vetter. Dalle 18.49 alle 18.53 è previsto il silenzio dello spazio aereo ed il rintocco delle campane di tre chiese situate nei pressi dell’aeroporto di Brema. Alle 18.51, orario dell’incidente, si osserverà un minuto di silenzio. La commemorazione si concluderà alle 19 presso l’Hotel Robben dove ci sarà l’incontro tra le istituzioni e i familiari di tutte le vittime. Nel corso della serata verrà proiettato su un maxischermo il trailer del docu-film patrocinato della Federnuoto e realizzato da Francesco Zarzana dal titolo “Tra le Onde nel Cielo” che ha come protagonisti Laura Efrikian, Marco Morandi e Claudia Campagnola. Il film, che verrà proiettato il 20 febbraio a Modena al Buk Festival 2016, raccoglie le testimonianze dei parenti e degli atleti e compagni di squadra sopravvisuti in un ricordo struggente che farà rivivere “La meglio Gioventù” del nuoto azzurro volata via troppo presto e troppo in fretta.
Il Ricordo a Roma
Al salone d’Onore del CONI di Roma si incontreranno invece atleti del passato e del presente, i parenti delle vittime e rappresentati delle istituzioni sportive e della Federnuoto, tra cui il segretario generale Antonello Panza, per ricordare insieme quella generazione tragicamente scomparsa. Nel corso della cerimonia saranno presentati il trailer del docu-film “Tra le Onde nel Cielo” e i libri di Gianfranco Natoli “I ragazzi di Brema” e “Azzurro” di Daniela Beneck e Paola Saini il cui ricavato andrà all’associazione Sport4us di Bebe Vio. In uscita anche il libro di Dario Ricci “I ragazzi di Brema” edito da Infinitoedizioni con prefazione di Massimiliano Rosolino che segue “L’ultima bracciata” edito dalla stessa casa editrice nel 2012 a cura di Francesco Zarzana con gli interventi del presidente della Federnuoto Paolo Barelli.
Le cerimonie commemorative si svolgeranno anche presso le seguenti piscine:
Genova, impianto sportivo della Sciorba dove è dedicata una sala a Nico Sapio
Firenze, Piscina Paolo Costoli
Trieste,Centro Federale Bruno Bianchi
Torino, Piscina Usmiani (Dino Rora)
Milano, Piscina Daniela Samuele
Venezia, Piscina Amedeo Chimisso
Bologna, Piscina Carmen Longo
Roma, Foro Italico (Sergio De Gregorio e Luciana Massenzi)
Inoltre alle ore 18.51, orario dell’incidente, si fermerà tutta l’attività in corso presso le piscine italiane per ricordare le vittime della tragedia osservando un minuto di silenzio.
Sempre alle 18.51, i rappresentanti della Federnuoto e dei Comitati Regionali ricorderanno con una cerimonia i nuotatori scomparsi, il tecnico Paolo Costoli e il telecronista Nico Sapio presenziando all’affissione di una targa ricordo presso le piscine intitolate alle vittime.
Infine prima dell’inizio di tutte le manifestazioni nazionali e regionali che si svolgeranno sotto l’egita della Federazione Italiana Nuoto tra giovedì 28 e domenica 31 gennaio, sarà osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime.
Gli Azzurri scomparsi nella Tragedia di Brema sono ricordati con una stele allo Stadio del Nuoto di Roma inaugurata in diretta televisiva il 28 luglio 2009, che sostituisce la lapide di cristallo che fu inaugurata durante il Trofeo Sette Colli nel giugno 1966 e danneggiata in seguito da alcuni vandali. Gli Angeli di Brema sono inoltre ricordati nel Tempio Sacrario degli Sport Acquatici e Nautici eretto sulla via che porta a Brunate, elevato a cento metri da Como, in zona panoramica.
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