Nell’ultima giornata arriva anche il bronzo di Turrini nei 400 misti.
Le conferme attese e sperate per i Giochi di Rio, sono decisamente arrivate in questi Campionati Europei di Londra che hanno offerto un team Italia convincente e vincente, fino all’ultima giornata di gare appena concluse all’Aquatics Centre dove gli Azzurri hanno conquistato complessivamente 17 medaglie, cinque d’oro, sette d’argento e cinque di bronzo, migliorando dunque il risultato maturato a Berlino 2014 che vide gli Azzurri con 15 medaglie, di cui cinque d’oro, una argento e nove di bronzo. Terzo posto nella classifica del medagliere per l’Italia alle spalle della Gran Bretagna con 22 medaglie (7 oro, 6 argento, 9 bronzo) e dell’Ungheria con 19 medaglie (10 oro, 4 argento, 5 bronzo), mentre gli Azzurri figurano primi nella classifica per nazioni con 875 punti.
Il last day regala altre due medaglie all’Italia, una delle quali storica in quanto la prima vinta in campo europeo. Stiamo parlando della pesantissima medaglia d’argento vinta nella finale della 4×100 misti femminile che vede il quartetto rosa raggiungere un risultato che in campo Europeo mancava dal 2012. Apre la staffetta Carlotta Zofkova che stampa il medesimo 1’01”17 di stamattina, seguita al cambio da una pimpante Martina Carraro che tenta la risalta dalla quarta posizione nuotando il suo parziale in 1’07”18 e avvicinandosi al podio che Ilaria Bianchi tenta definitivamente di agguantare con una straordinaria frazione nuotata in 58”36. Il capolavoro lo completa Erika Ferraioli che nell’ultima frazione risale fino alla seconda posizione nuotando la sua frazione in 54”12 per un complessivo 4’00”73 alle spalle dell’imprendibile Gran Bretagna che fa esplodere il tifo dell’Aquatics Centre con il crono di 3’58”57 e davanti alla combattiva Finlandia con 4’01”49.
L’esultanza italiana si era fatta viva già poco prima, quando in vasca sono scesi gli atleti dei 400 misti che hanno acceso lo spettacolo dell’Aquatics Centre offrendo una gara bellissima ed entusiasmante. Il magiaro David Verraszto parte subito all’attacco conducendo la gara nettamente in testa dai 100 metri in poi, quando sfrutta la frazione a dorso che più gli compete, incalzandola con una buona rana ed uno stile libero nel quale riesce a difendere il primo gradino del podio che agguanta in 4’13”15. Sono quattro gli atleti in linea alle spalle di Verraszto a giocarsi due posti per il podio e tra questi c’è anche Federico Turrini che risale in maniera importante nella frazione a rana, sferrando l’attacco deciso nell’ultima vasca dello stile libero in cui riesce a piazzare la zampata finale toccando la piastra cronometrica a 4’14”74 che vale una preziosa medaglia di bronzo!
«E’ bellissimo riconfermarmi sul podio europeo per la seconda volta consecutiva – ha dichiarata Federico Turrini ai microfoni di Swim4Life Magazine – La forma qui a Londra non era sicuramente quella dei Campionati Assoluti ai quali ero arrivato con l’obiettivo di staccare il pass per Rio che poi ho centrato. Sono arrivato a Londra per raggiungere comunque un risultato importante e ci sono riuscito in questi 400 misti ai quali puntavo indubbiamente di più.»
In mezzo si infila lo slovacco Richard Nagy con 4’14”16, mentre restano ai piedi del podio l’altro magiaro Gergely Gyurta con 4’14”94 ed il britannico Max Litchfield con 4’15”10.
L’ultima giornata di questi bellissimi Campionati era iniziata con le gare veloci, le donne dei 50 stile libero le prime a salire sui blocchi di partenza, le prime a scaricare adrenalina allo stato puro sulle tribune dell’impianto sportivo britannico che si è inchinato alla supremazia dell’olandese Ranomi Kromowidjojo che con disinvoltura ha nuotato un poderoso 24”07 che non lascia scampo alle avversarie, consegnandole la medaglia d’oro, il secondo miglior crono stagionale al mondo ed il nuovo Record dei Campionati con il quale ha cancellato la connazionale Marleen Veldhuis con 24”09 del 2008.
«E’ stata una gara molto bella e con un tempo magnifico – ha dichiarato Ranomi Kromowidjojo ai microfoni di Swim4Life Magazine – Ero riuscita a vincere l’oro in questa gara ai Mondiali e alle Olimpiadi, ma mi mancava quello degli Europei, che sia di buon auspicio per Rio!»
Spodestata la campionessa europea in carica, la britannica Francesca Halsall che chiude seconda in 24”44, seguita dalla danese Jeanette Ottesen con 24”61. Chiude al sesto posto l’Azzurra Silvia Di Pietro che nuota in 25”08, appena un centesimo più veloce del crono di stamattina del quale la romana non si era detta felice.
La corsia numero 8 non porta bene all’Italia visto che è la stessa nella quale nuota poco dopo Luca Dotto che segna 22”07 piazzandosi al settimo posto della finale dei 50 stile libero uomini nei quali a trionfare, come da pronostici, è il francese Florent Manaudou al quale basta addirittura nuotare più lento del mattino per vincere l’oro, segnando 21”73 davanti all’ucraino Andriy Govorov con 21”79 ed il britannico Benjamin Proud con 21”85, proprio nello stesso impianto sportivo dove il francese nel 2012 si consacrò olimpionico numero uno di questa specialità della quale è ancora oggi l’indiscusso dominatore. Resta comunque un ottimo europeo quello di Dotto che ha nuotato a soli 17 centesimi dal Record Italiano che lui stesso registrò ai Mondiali di Shanghai nel 2011 e che a livello individuale, a Londra ha conquistato la pesante medaglia d’oro nei 100 stile.
Esplosione di gioia della svedese Jennie Johansson che mette le mani davanti a tutte nella finale dei 50 rana femminili fermando il crono a 30”81, seguita sul podio dall’islandese Hrafnhildu Luthersdottir con 30”91 e dalla finlandese Jenna Laukkanen con 30”95.
La serata prosegue con le atlete della finale dei 200 farfalla che prendono possesso della vasca, nella quale Alessia Polieri sembra forse arrivare con troppa tensione. L’imolese prova a tener botta sulle avversarie con le sue lunghe subacquee, ma ai 150 metri il distacco è troppo ampio e non le consente di sferrare l’attacco al podio dal quale resta distante di due posizioni segnando il quinto posto in 2’08”34.
«Mi dispiace veramente perché è stata una finale difficile e diversa da quella che mi aspettavo – ha dichiarato Alessia Polieri ai microfoni di Swim4Life Magazine – Ho cercato di tenere testa alle avversarie ma ho fatto fatica. Sono comunque contentissima di questi Europei nei quali ho centrato l’obiettivo dell’anno, ovvero la qualificazione alle Olimpiadi di Rio, un sogno!»
L’oro va alla tedesca Franziska Hentke che sul filo di lana vince un bellissimo testa a testa segnando 2’07”23 davanti alla magiara Liliana Szilagyi che chiude in 2’07”24 seguita dalla spagnola Judit Ignacio Sorribes con 2’07”52. Ci prova l’altra Azzurra Stefania Pirozzi che tenta un passaggio forte a metà gara (1’01”48) chiudendo però settima con 2’09”92.
«Ci ho provato e non ho rimpianti – ha dichiarato Stefania Pirozzi ai microfoni di Swim4Life Magazine – Mi scuso anche per ieri quando mi sono lasciata un po’ andare, dicendo cose che sentivo solo a caldo.»
Arriva il momento della finale dei 400 stile libero donne che stamattina avevano visto una straordinaria Martina De Memme segnare il miglior crono di qualifica con 4’09”36. La livornese del Gruppo Sportivo Esercito e Nuoto Livorno si lancia all’attacco del podio ma seppure abbastanza equilibrata, la finale prende forma alla virata dei 250 metri, quando la magiara Boglarka Kapas va via staccando il gruppo delle inseguitrici per chiudere davanti a tutte in 4’03”47, secondo crono mondiale stagionale, confezionando un prezioso en plein dopo l’oro vinto negli 800 e 1500 stile in questi campionati. Straordinaria anche la britannica Jazmin Carlin che nell’ultima vasca accende il turbo e stacca l’iberica Mireia Belmonte Garcia con la quale si giocava l’argento che agguanta con il crono di 4’04”85 seguita proprio dalla Belmonte con 4’06”89. Chiude ai piedi del podio Martina De Memme che segna 4’08”19, mentre chiude settima l’altra Azzurra Diletta Carli in 4’09”51.
«Ho dato tutto quello che avevo e non ho rimpianti – ha dichiarato Martina De Memme ai microfoni di Swim4Life Magazine – L’emozione ha giocato un ruolo importante in questa finale, però oggi ho nuotato in ogni caso il mio miglior crono stagionale. La medaglia la sognavo ad essere sincera, ma sono comunque contenta di essere arrivata quarta dietro avversarie molto forti.»
Non arriva purtroppo l’esultanza finale nella 4×100 misti maschile che vede l’Italia subire una squalifica per il cambio irregolare di Luca Dotto che stacca troppo presto dal blocco di partenza. Gara aperta da Simone Sabbioni che segna 54”33 seguito dalle frazioni di Andrea Toniato (1’00”60) e Piero Codia (52”17). L’oro va ancora alla Gran Bretagna, dominatrice soprattutto nelle frazioni a rana di Adam Peaty (58”08) ed a delfino di James Guy (51”69) che danno man forte a quelle dei compagni Christoph Walker-Hebborn a dorso (54”23) e Duncan Scott a stile (48”15) chiudendo in 3’32”15 davanti alla Francia che segna 3’33”89 e l’Ungheria con 3’34”12.
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