Lo Squalo di Baltimora si è aggiudicato la finale dei Trials USA stabilendo una serie di primati storici. Stanotte sono andati forte anche Adrian nei 100 stile, Ledecky nei 200 stile e Cordes nei 200 rana, mentre Lochte rischia di non arrivare a Rio
Le premesse sono state mantenute stanotte ai Trials Olimpici Statunitensi, perché come da pronostici, Michael Phelps si è aggiudicato la finale dei 200 farfalla assicurandosi un posto nella nazionale olimpica USA che andrà a Rio, nuotando in 1’54”84, poco meglio delle semifinali, restando saldamento al sesto posto del ranking mondiale stagionale. Passaggio forte ai 100 metri dello Squalo di Baltimora, 53”07, che lasciava presagire a qualcosa di più fragoroso e invece nella seconda parte di gara ha gestito, chiudendo comunque davanti a tutti, seguito da Tom Shields con 1’55”81.
Con questo risultato, Phelps è diventato il Campione dei Trials olimpici maschio più anziano dal 1960, il primo nuotatore maschio a americano a conquistare la sua quinta olimpiade ed il primo a vincere per la quarta volta i Trials USA nei 200 farfalla, in cui si è qualificato alle Olimpiadi per la prima volta quando aveva 15 anni, diventando il più giovane nuotatore maschio americano a far parte della squadra olimpica in 68 anni di nuoto.
«Penso che con tutto quello che è successo, il fatto di essere riuscito a tornare in gara è stato probabilmente la vittoria più difficile di qualsiasi altra ottenuta nella mia vita – ha dichiarato Phelps – Non mi sentivo bene nelle qualifiche e nelle semifinali e non mi sono sentito al top stasera nella finale ma entrare a far parte della squadra che andrà alle Olimpiadi era la cosa più importante e l’unica cosa che dovevo fare stasera. Ho cercato di realizzarla pregando Dio di riuscirci ed ero molto emozionato, perché ho avuto l’opportunità di conquistare la mia quinta Olimpiade.»
Ma al CenturyLink Center di Omaha stanotte non c’era soltanto Phelps, perché di risultati importanti ne sono arrivati anche altri. Il campione olimpionico in carica Nathan Adrian ha dominato anche le semifinali della gara regina nuotando i 100 stile libero con il crono di 47”91 segnando il secondo crono mondiale dell’anno. Un plauso va anche all’immenso Anthony Ervin che a 35 anni ha segnato il quarto crono di accesso alla finale in cui si giocherà Rio, segnando 48”71. Ha rinunciato invece a salire sui blocchi di partenza Ryan Lochte che aveva chiuso le batterie con il sesto crono di qualifica con 49”13, rischiando così di perdere il posto nella 4×100 stile che andrà a Rio. Pur senza che Lochte abbia disputato le semifinali, sembra che il CT USA Bob Bowman punti ancora su di lui, anche se a questo punto doiventa difficile riservargli un posto nella 4×100 stile in quanto altri quattro atleti potrebbero nuotare un crono migliore del suo.
La finale dei 200 stile libero ha visto protagonista assoluta Katie Ledecky che ha messo la mano davanti a tutte segnando 1’54”88, a 45 centesimi dal crono nuotato a gennaio che attualmente è il primo mondiale dell’anno e 32 dal Record Statunitense detenuto da Allison Schmitt Trials del 2012, seguita da Missy Franklin che ha staccato il pass per Rio segnando 1’56”18.
Le semifinali dei 200 farfalla femminili hanno visto ancora Cammile Adams nuotare il crono più veloce chiudendo in 2’07”31, mentre nelle semifinali dei 200 rana uomini, Kevin Cordes si è confermato uno dei protagonisti di questi Trials dopo aver brillato nei 100 rana in cui ha nuotato il secondo crono mondiale con 58”94, nuotando la doppia distanza con il miglior crono di accesso alla finale in 2’07”81, il secondo crono mondiale dell’anno alle spalle del tedesco Marco Koch con 2’07”69 nuotato a gennaio.
In chiusura, la finale dei 200 misti ha visto trionfare la 23enne Maya Dirado nuotando il terzo crono mondiale dell’anno con 2’09”54, seguita da Melanie Margalis con 2’10”11.
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