Azzurri terzi nel medagliere, vincenti fino alla fine in un Mondiale storico e senza eguali
Si sono conclusi col botto finale nella notte italiana i Mondiali World Para Swimming che al Francisco Marquez Olympic Pool di Città del Messico hanno sentito suonare l’Inno di Mameli per ben venti volte, tre nell’ultima serata di finali che ha visto ancora una volta una straripante Italia piglia tutto!
Il team guidato egregiamente dal CT Riccardo Vernole, coadiuvato dagli allenatori federali Vincenzo Allocco, Enrico Testa, Federica Fornasiero e Max Tosin, ai quali si aggiunge il tecnico federale Matteo Poli, ha conquistato complessivamente 38 medaglie, 20 d’oro, 10 d’argento e 8 di bronzo concludendo i campionati terzi nel medagliere alle spalle di Cina e Stati Uniti. Un risultato che segna una pagina indelebile di storia per il nuoto paralimpico italiano che ha fatto un vero e proprio balzo incredibile rispetto a due anni fa quando ai Mondiali di Glasgow vinceva 11 medaglie.
Dopo gli ori di Morelli e Bettella vinti nelle finali dirette del mattino, ad aprire la trionfante serata Azzurra è stato Federico Morlacchi che ha conquistato agevolmente il titolo di campione del mondo dei 400 stile libero S9 nuotando in 4’25”19. Terzo ai 100 metri, Morlacchi ha deciso di inserire la marcia bassa ed effettuare il sorpasso sul croato Kristijan Vincetic che ha cercato di stare attaccato all’Azzurro per poi cedere dopo 200 metri perdendo anche la seconda posizione, chiudendo terzo in 4’32”42, a favore del portoghese David Grachat con 4’31”09. Si tratta del secondo oro mondiale e della sesta medaglia vinta in questi Mondiali da Morlacchi che tra qualifiche e finali ha disputato ben 12 gare.
Poco dopo arriva il bis con l’oro condito dallo straordinario Record del Mondo di Monica Boggioni nei 150 misti SM4 chiusi in 2’41”52 con il quale l’atleta della AICS Pavia Nuoto migliora il 2’46”73 segnato ai Campionati di Società di quest’anno ed il Record dei Campionati detenuto dalla danese Karina Lauridsen con 2’51”12 del 2010. Gara partita appaiata alla cinese ex primatista mondiale Cheng Jiao, ma dopo la prima vasca la Boggioni vola disperdendo le avversarie, le due cinesi Cheng Jiao e Deng Yue che si piazzano alle sue spalle sul podio rispettivamente con 2’41”67 migliorando il suo Record Asiatico e 3’00”98. È la terza medaglia d’oro di questi Mondiali, la quinta in assoluto con i tre argenti, ma il suo bottino si incrementerà più tardi.
Intanto sfuma per soli 44 centesimi il podio per Antonio Fantin nei 50 stile libero S6 chiusi dall’Azzurro in 31”47 peggiorando il crono delle qualifiche (31”29), battuto dal colombiano Campaz Osorio con 31”03. Oro all’altro colombiano Nelson Crispin con 29”61, mentre l’argento è andato al cubano Perez Escalona Lorenzo con 29”90. Chiude settimo invece Francesco Bocciardo con 33”05.
Il finale è ricco però per gli Azzurri, con il medagliere incrementato da Simone Barlaam che nei 50 stile libero S9 domina la scena schizzando dall’acqua in 25”38, a soli 25 centesimi dal Record Mondiale e 13 centesimi dal suo Record Europeo diventando l’unico atleta della finale a nuotare sotto i 26 secondi! Seconda medaglia d’oro per l’atleta allenato da Max Tosin che si aggiunge al bronzo in quello che è il suo primo Mondiale. Argento per lo spagnolo Jose Antonio Mari Alcaraz con 26”22 e bronzo per il finlandese Leo Lahteenmaki con 26”67.
Si chiude col botto con la staffetta 4×50 stile libero mista punti 20 che regala l’ultimo spettacolo di questi meravigliosi mondiali. Dopo la prima frazione di Giulia Ghiretti (50”10) l’Italia è quinta ma la risalita non si fa attendere grazie alla scatenata Monica Boggioni (38”76) che riporta gli Azzurri in zona podio cedendo il cambio ad Efrem Morelli (43”11) in terza posizione. Il capitano Azzurro prova a limare ancora il distacco aiutato successivamente da Antonio Fantin (32”39) in ultima frazione chiudendo in 2’44”36, ma Cina e Brasile dominano letteralmente la scena chiudendo davanti a tutti. Il team messicano esplode però quando i giudici decretano la squalifica del Brasile che porta il Messico sul podio in terza piazza con 2’44”63 e automaticamente l’Italia seconda. Oro alla Cina con tanto di Record del Mondo segnato in 2’18”50 con il quale cancellano proprio il Brasile con 2’29”80 di Glasgow 2015.
Si tratta di un’impresa senza eguali quella realizzata dall’Italia del nuoto paralimpico in questi sette giorni di Mondiali, un risultato mai realizzato nemmeno dal nuoto normodotati, che pone senza alcun dubbio la squadra Azzurra come potenza assoluta del nuoto italiano.
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