“Queste Universiadi sono molto particolari e il tifo di Napoli è veramente straordinario!”
Spalti stracolmi di pubblico per la quarta giornata delle Universiadi di Napoli, ricca di Azzurri in gara nella Piscina Scandone, dove l’Italia ha già conquistato due argenti e quattro bronzi.
Si parte con la finale dei 1500 stile libero femminili che vedono l’’Azzurra Alisia Tettamanzi ai blocchi di partenza. Il pubblico si esalta fragorosamente quando l’atleta del G.S. Marina Militare e Nuotatori Milanesi si porta in terza posizione dopo 450 metri di gara, linea che riesce a mantenere per poco però, perché verso metà gara si materializza la risalita imponente della statunitense Molly Ann Kowal che si avvicina alla nipponica Waka Koborie all’australiana Moesha Johnson che intanto erano andate in fuga fin dai primi metri di gara. A mettere la mano davanti a tutti è proprio la giapponese che chiude in solitaria con il crono di 16’16”31 seguita dall’australiana con 16’20”00 e all’americana con 16’20”34, mentre chiude quinta l’Azzurra con il crono di 16’34”76, lontana dal personale stabilito quest’anno agli Assoluti di Riccione.
Non c’è pausa per il pubblico napoletano che però si fa trovare più che pronto pochi minuti dopo la finale dei 1500 stile per tifare a gran voce per Ilaria Cusinato, impegnata in vasca per la finale dei 200 misti.
La veneta, vicecampionessa europea della specialità che vedremo impegnata tra due settimane ai Mondiali di Gwangju e bronzo nei 400 misti di queste Universiadi, parte dalla corsia 1 e quindi contro i favori del pronostico, andando però fin da subito all’attacco del podio. Virata delfino – dorso in terza posizione che dovrà contendersi fino alla fine con la spagnola Corro Lorente, ma l’atleta del Team Veneto e Fiamme Oro Nuoto perde un po’ di terreno nell’ultima parte di gara, scivolando in quinta posizione migliorando in ogni caso la prestazione delle semifinali, con il crono di 2’13”01.
“Non era sicuramente alla ricerca di una prestazione particolare, visto che le Universiadi non sono l’obiettivo principale di questa stagione – ha dichiarato Ilaria Cusinato ai microfoni di Swim4Life Magazine – Ieri mi sentivo un po’ stanca e stamattina ho preso una mezza giornata di riposo che mi ha rigenerata. Sono riuscita ad abbassare di un secondo il tempo fatto nelle qualifiche e sono molto soddisfatta. In più, sono riuscita a nuotare una bella frazione a rana, che nei misti è sempre quella un po’ decisiva per il cambio ritmo e per la gestione della fatica. Sono ottime indicazioni per me per i Mondiali che farò nei prossimi giorni in Corea. Queste Universiadi sono molto belle e ben organizzate. Vivere un villaggio atleti su una nave da crociera è certamente una singolarità e poi il pubblico di Napoli è fantastico: nonostante sia entrata sul piano vasca con la musica alta nelle mie cuffie, sono riuscita a sentire chiaramente il fragore del pubblico”
L’oro va alla britannica Wilson con 2’11”35, seguita sul podio dalla statunitense Eastin con 2’12”24 e dalla nipponica Imai con 2’12”25.
Le semifinali dei 100 stile libero maschili promuovono l’Azzurro Ivano Vendrame che nuota in 49”16 migliorando dunque il 49″55 delle batterie, avvicinandosi al personale di 48″68 che vale il quinto posto di accesso alla finale di domani sera. Resta purtroppo fuori l’altro Azzurro Alessandro Bori che chiude decimo in 49″61, anche lui meglio delle batterie (49”78, ndr), mancando l’accesso alla finale per soli 18 centesimi. Davanti a tutti il brasiliano Felipe De Souza con 48”82, due centesimi più veloce dello statunitense Zachary Apple che partiranno sicuramente favoriti per il podio, essendo stati gli unici due a nuotare sotto i 49 secondi.
Si ferma alle semifinali dei 100 farfalla la 21enne Federica Greco che peggiora di sei centesimi il crono di stamattina nuotando in 1’00”03 che rappresenta la 13esima piazza. La più veloce, già oro dei 50 farfalla, si conferma anche in questa fase la sudafricana Tayla Lovemore con 58″57.
Finale appassionante quella dei 200 rana maschile, una delle due gare del programma serale senza Azzurri, che vede tre atleti sulla stessa linea davanti a tutti fino agli ultimi cinque metri di gara A spuntarla è il favorito, il russo Kirill Prigoda con 2’08”88, seguito dal russo Ilia Khomenko con 2’09”42 e dallo statunitense Daniel Roy con 2’09”63.
Gare in corso di svolgimento
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