Oggi l’ultimo saluto all’atleta scomparso al termine dei Campionati Italiani di Fondo, mentre domenica lo ricorderanno gli amici di Salerno con una nuotata in sua memoria
Roberto era una persona semplice, amante dell’amicizia e del mare. Era un atleta scrupolosissimo ed allenato al meglio. Da quando ha iniziato, tre anni orsono, in breve tempo è diventato uno dei più forti in assoluto, il primo degli M55 e quest’anno ha disputato oltre 30 gare sulle varie distanze vincendole tutte.
Una persona silenziosa ma sempre sorridente che amava condividere con gli amici di sempre, soprattutto con Massimo Barbato, la passione per il nuoto in acque libere.
“Fate attenzione, vedete Roberto? Non sottovalutatelo, è stato un pallanuotista di Serie A – ricorda Giorgio Lamberti della Peppe Lamberti Nuoto Club raccontando aneddoti dell’amico scomparso – Ricordo un derby di Serie B dei primi anni ‘80, infuocato come solo quelle partite sapevano essere, in una piscina del Torrione scoperta, sotto i riflettori: andò in scena una partita serratissima, risolta da un rigore di Massimo Barbato a pochi secondi dalla fine. La Rari Nantes Salerno battè la Pro Salerno 4-3 e sapete chi erano i due capitani avversari? Proprio Massimo Barbato e Roberto D’Auria ed è per questo che anche adesso, che condividiamo questa passione per le acque libere, loro due sono e resteranno per sempre i nostri Capitani e Roberto sarà indimenticabile per chi ha avuto il piacere di conoscerlo”
Giorgio Lamberti ha condiviso da bambino con Roberto l’esperienza alla Pro Salerno, vincendo insieme un campionato di Serie C nel 1995 e questo dà chiaramente idea di come lo potesse conoscere bene. Oltre che con la Pro Salerno, con cui ha vinto un campionato di Serie B nel 1994 e ancor prima un campionato di Serie B nel 1983, da pallanuotista Roberto ha giocato nel Volturno e nella Rari Nantes Salerno in Serie A2, vantando sempre un gioco formidabile.
Con lui giocava, tra gli altri, un giovanissimo Gianfranco Salvati che poi vincerà con il Posillipo scudetti e Coppa Campioni. Roberto era salernitano ma viveva a Roma da oltre venti anni. Aveva una figlia dolcissima che si chiama Matilde, ventenne, che lo seguiva quasi sempre nelle sue gare (nella foto di copertina).
Era schivo e parlava poco, ma con gli occhi sempre in movimento e con il “ghigno” sorridente sapeva esprimersi in maniera chiara e precisa. Era per chi lo conosceva un “amicone”.
Non l’ho mai sentito alzare la voce – racconta ancora Giorgio Lamberti – Era ben voluto e stimato da tutti gli avversari, proprio per questo suo carattere mite”
Molto competitivo, fortissimo in acque libere, era impiegato come dipendente pubblico. Nella foto a destra lo vediamo proprio sul lago di Scanno sabato scorso, insieme a un gruppo solidissimo che frequentava composto da atleti salernitani della Peppe Lamberti Nuoto Club e alcuni napoletani del Circolo Posillipo e della Canottieri Napoli.
Era tesserato per la romana Zero9 perchè viveva a Roma, ma di fatto era elemento fisso delle tante trasferte organizzate con gli amici salernitani e napoletani. Lo scorso luglio a Civitavecchia ha vinto il titolo M55 sulla 10 km, mentre sabato scorso a Scanno è arrivato secondo alle spalle di Antonello Monoriti che ha poi battuto al pomeriggio sul miglio. Nella sua ultima gara,la 3 km, era arrivato terzo.
Oggi i funerali alle 16.30 a Salerno, mentre domenica prossima i suoi amici di Salerno faranno un tuffo ed una nuotata tutti insieme per salutare e ricordare nel miglior modo possibile Roberto D’Auria.
Si ringrazia Giorgio Lamberti della PLNC per la testimonianza nel ricordi di Roberto D’Auria
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