Nuoto, la piscina olimpionica scoperta di Bari rischia la chiusura, Elena Di Liddo promuove petizione

La primatista italiana e bronzo europeo dei 100 farfalla si schiera a difesa dell’impianto per salvarlo da una sorte incerta

La piscina comunale olimpionica scoperta di Bari, meglio nota in Puglia come Stadio del Nuoto, rischia la chiusura. L’impianto sportivo risulta essere inagibile da parecchi mesi e ben prima dell’emergenza COVID-19, ma sino ad oggi l’Amministrazione Comunale del capoluogo pugliese non ha intrapreso alcuna azione concreta finalizzata a risolvere la problematica, chiudendo di fatti la vasca esterna in attesa di appaltare i lavori di manutenzione straordinaria, anche se nei progetti pare che in realtà sia prevista addirittura la demolizione e ricostruzione di un nuovo impianto.

Le intenzioni sembrano certamente buone, ma purtroppo il territorio pugliese non vanta precedenti incoraggianti sull’argomento: negli anni addietro, diversi altri impianti, noti e meno noti della Puglia, hanno avuto sorte ingrata in seguito alla decisione di chiuderli per manutenerli o ammodernarli. Uno degli esempi lampanti è la piscina Comunale di Modugno, uno degli impianti sportivi pugliesi più importanti, chiuso in seguito a problematiche della copertura, gravemente danneggiata a seguito di un forte temporale nel lontano marzo 2016 e da allora mai più riaperta, vittima tra l’altro a più riprese di atti di vandalismo che hanno deteriorato ulteriormente la struttura.

Sorte analoga è toccata a diversi altri impianti e il timore che la stessa fina possa toccare alla piscina olimpionica outodoor di Bari è quindi lecito ed è per questo che la campionessa Elena Di Liddo si è schierata in prima linea per difendere l’impianto sportivo, promuovendo una petizione, che ha già raccolto circa 500 firme in 15 ore, con la finalità di mettere alle strette il Comune di Bari, così che possa definire velocemente il progetto e proceda tempestivamente all’appalto dei lavori, avere la certezza che i lavori vengano eseguiti a regola d’arte e che la piscina scoperta da 50 metri venga restituita in tempi brevi alla collettività pugliese e che porti alla costituzione di un Comitato Civico che interagisca periodicamente con il Sindaco per vigilare che il processo si svolga in trasparenza.

Campionati_Italiani_Assoluti_Estivi_Nuoto_Paralimpico_Bari_2014_02“Da quest’anno la piscina scoperta da 50 metri dello Stadio del Nuoto di Bari è stata chiusa per lavori di manutenzione straordinaria. Si paventa l’ipotesi di una demolizione e ricostruzione per un impianto più moderno e versatile. Si parla di ANNI prima che il nuovo impianto sia pronto – spiega Elena Di Liddo – Sappiamo la fine che molti impianti natatori pubblici hanno fatto nella nostra regione quando sono sopravvenuti problemi di vario genere: sono stati completamente abbandonati creando danni incalcolabili alla comunità sportiva; solo per citarne qualcuno: piscine comunali di Modugno, Altamura, Molfetta, Andria, ecc. Mi rivolgo a chi, come me e te, è grato al nuoto, pallanuoto e nuoto sincronizzato per i valori che trasmette anche ai nostri figli e per il benessere che regala alla comunità”

Stadio_del_Nuoto_Bari_Campionati_Italiani_Nuoto_Master_2Grazie anche all’ottima gestione degli ultimi anni, l’impianto rappresenta il fiore all’occhiello della Puglia, essendo centro strategico per tutto il movimento acquatico e per lo sport pugliese più in generale. In questo prezioso impianto trovando spazio acqua per allenarsi non solo la primatista italiana e bronzo europeo dei 100 farfalla, ma anche il giovane talento Benedetta Pilato che alterna la vasca olimpionica di Bari a quella corta della Meridiana di Taranto e la promessa Marco De Tullio, quinto nei 400 stile libero al Mondiale di Gwangju dello scorso anno.

Questi rappresentano però soltanto le punte di diamante di un movimento che ha raggiunto una qualità impensabile sino a qualche anno fa e che continua a sfornare promesse e atleti interessanti con continuità.

“Lo sport non è un gioco – conclude Elena Di Liddo – Fare i lavori prestissimo e benissimo è un DOVERE e ogni giorno sprecato è una spallata mortale ad un movimento vitale e in grande crescita che rischia di essere sepolto dalle carte della burocrazia!”

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine