Nuoto Paralimpico, Federico Morlacchi saluta Max Tosin dopo 14 anni per affidarsi a Marco Pedoja

L’atleta simbolo della FINP di cui ha costruito la storia moderna fatta di medaglie e record, spiega i motivi della scelta

Dopo circa 14 anni sotto la guida di Massimiliano Tosin insieme al quale ha vinto praticamente tutto, Federico Morlacchi cambia allenatore salutando il Tecnico Federale FINP per affidarsi a Marco Pedoja, allenatore tra gli altri di Nicolò Martinenghi.

Una scelta entusiasmante per il 26enne di Luino, ma che è arrivata in conseguenza a un passo evolutivo della sua vita. Poco prima che scoppiasse l’emergenza Covid-19 che ha stravolto tutto, il “Principe” del nuoto paralimpico aveva infatti deciso di acquistare casa nei pressi dei suoi luoghi di origine e questo avrebbe comportato l’impossibilità di continuare a vivere a Milano, dove si allenava sotto la guida di Tosin insieme a un folto gruppo di campioni paralimpici come Simone Barlaam insieme al quale ha vinto quello storico quanto clamoroso oro in ex aequo nei 100 farfalla ai Mondiali di Londra 2019.

“Premesso che conosco benissimo e da tantissimi anni Marco Pedoja con il quale siamo stati anche atleti insieme e che lo stimo molto come allenatore, la scelta è stata di cambiare tecnico e affidarmi a lui ovvia dopo che lo scorso marzo ho acquistato casa nei pressi di Luino, mio luogo d’origine, e avendo fatto questo importante passo nella mia vita, non potevo purtroppo permettermi di continuare a vivere a Milano pagando un affitto oltre al mutuo di casa mia per potermi allenare con Max e il gruppo di ragazzi insieme ai quali siamo cresciuti tutti – spiega Morlacchi raggiunto telefonicamente da Swim4Life Magazine – Da lì la decisione di affidarmi alla guida di Pedoja che oltre a conoscere bene come dicevo prima, lavora a quindici minuti da dove abiterò prossimamente e quindi la scelta è stata molto facile da fare”

Come ha preso la notizia Max Tosin?
“Ne abbiamo parlato già lo scorso marzo, quindi lui era a conoscenza di questo cambiamento che avrei dovuto fare. Il rinvio delle Paralimpiadi a causa del Covid-19 ha anticipato la cosa, perché diversamente avrei voluto portare a termine la stagione insieme a lui per arrivare insieme alle Paralimpiadi. Sostenere la doppia spesa di casa sarebbe stato un sacrificio che avrei potuto fare per un paio di mesi per chiudere la stagione, ma il discorso è diverso se dovessi pensare di farlo per più di un anno e quindi a quel punto ho deciso di anticipare la cosa così da avere tutto il tempo di ambientarmi nel nuovo gruppo e iniziare la nuova stagione da settembre subito con la marcia giusta. Ovviamente Max sa bene che per me lui resta un riferimento e un amico oltre che un allenatore, con il quale potrò sempre confrontarmi anche in futuro”

E la Polha Varese della quale hai praticamente fatto la storia come l’ha presa?
“L’ha presa come quella che è, una scelta di vita. A quasi 27 anni ho pensato che oltre al nuoto sia giusto gettare le basi per costruirmi una famiglia e avere un tetto mio sotto il quale vivere è l’inizio di questo percorso. Sono però contento di questa nuova avventura con Pedoja e sono certo che sarà per me molto stimolante nuotare insieme a Tete (Nicolò Martinenghi, ndr) e agli altri atleti del suo gruppo di allenamento. In ogni caso continuerò a rappresentare i colori della Polha Varese che sento come parte della mia famiglia. Mi tessererò comunque anche come atleta FIN con il Nuoto Club Brebbia, la società in cui opera Pedoja di cui è anche Presidente tra l’altro insieme a Francesco Montini”

Quindi nella prossima stagione ci sarà possibilità di vederti anche in qualche evento della Federnuoto oltre che nelle competizioni FINP?
“Perché no? Sono ulteriori opportunità di test competitivi che posso sfruttare e in quello che sarà l’anno delle Paralimpiadi mi può soltanto fare bene”

Cosa lasci alla Polha Varese dopo tutti questi anni?
“Indubbiamente i ricordi sono tanti: dalle prime medaglie alle prime vittorie importanti, passando per i sacrifici fatti in acqua, condivisi man mano sempre con più atleti che hanno fatto ulteriormente crescere la società. Tutta la mia carriera fino ad oggi è legata alla Polha Varese ed a Max Tosin, quindi ho sicuramente una bagaglio carico di emozioni che mi porto via da Milano, ma ripeto, il cuore resta giallo verde e alle Paralimpiadi andrò come atleta della Polha Varese”

Insieme a Massimiliano Tosin, Federico Morlacchi ha vinto un oro, tre argenti e tre bronzi in due edizioni dei Giochi Paralimpici (Londra 2012 e Rio 2016), sei ori, nove argenti e tre bronzi in quattro edizioni dei Mondiali (Montreal 2013, Glasgow 2015, Città del Messico 2017 e Londra 2019) e quattordici ori, due argenti e cinque bronzi in cinque edizioni dei Campionati Europei (Reykjavik 2009, Berlino 2011, Eindhoven 2014, Funchal 2016 e Dublino 2018) salendo sempre più volte al podio di ogni manifestazione internazionale alla quale ha partecipato, senza dimenticare i Record Europei e Mondiali che ha infranto, dei quali ad oggi detiene il Record del Mondo classe sportiva S9 dei 100 farfalla (58”91 del 2016) e il Record Europeo classe sportiva S9 dei 400 stile libero (4’14”46 del 2013).

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine