Il saluto del 31enne: “Non contano le gare ma il percorso che fai, lo sport è e rimarrà sempre una parentesi importante della mia vita, ma quando chiudi la carriera, è l’uomo quello che resta, non il campione”
All’età di 31 anni compiuti lo scorso 22 aprile, Damiano Lestingi si è ritirato ieri dalle competizioni annunciandolo attraverso il suo profilo Facebook, senza auto celebrazioni e con l’umiltà che ha contraddistinto la sua carriera da nuotatore.
Il “Mig” presenziava in vasca nelle competizioni di alto livello da sedici anni, durante i quali, oltre all’Olimpiade di Pechino 2008, ha partecipato complessivamente a quattro Mondiali in vasca lunga e due in vasca corta, tre Europei in vasca lunga e quattro in vasca corta, una Universiade e due Giochi del Mediterraneo, vincendo complessivamente due argenti e un bronzo agli Europei in vasca corta e un oro, un argento e un bronzo ai Giochi del Mediterraneo.
Dopo una brillante carriere nelle giovanili, l’esordio in nazionale assoluta lo ha registrato con un Mondiale, quello di Melbourne 2007, dove nuota la finale della 4×100 mista piazzandosi sesto insieme a Loris Facci, Rudy Goldin e Christian Galenda.
L’anno seguente ottiene il pass per le Olimpiadi di Pechino grazie al sesto posto conquistato nella finale dei Campionati Europei di Eindhoven nei 200 dorso, che nuoterà pochi mesi dopo anche nelle semifinali dei Giochi a cinque cerchi chiudendo 11esimo, dopo aver nuotato nei giorni precedenti nelle batterie dei 100 dorso chiudendo 18esimo.
Il civitavecchiese, che è stato anche Capitano Azzurro della squadra impegnata alle Universiadi di Gwangju 2015, ha vinto in campo nazionale ben 19 titoli di campione italiano assoluto individuali e 16 in staffette, portando a casa complessivamente 74 medaglie nel corso della sua carriera tra gli Assoluti e ha preso parte a diciannove finali internazionali nelle competizioni d’élite tra Mondiali, Europei e Giochi del Mediterraneo.
Tre anni fa si è laureato all’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali, l’anno seguente ha collezionato il suo decimo scudetto consecutivo al campionato nazionale a squadre/coppa caduti di Brema con i colori del Circolo Canottieri Aniene, di cui è stato anche Capitano.
Ha deciso di ritirarsi lontano dalle luci delle competizioni, mentre tutto è ancora fermo a causa dell’emergenza Covid-19 che ha stravolto questo 2020, dopo una carriera che probabilmente non gli ha regalato tutto quello che meritava.
Questo il suo saluto al nuoto da atleta:
“Oggi smetto. Dopo una vita a nuotare, oggi è arrivato l’epilogo, il mio. Mi vengono in mente mille pensieri, mille emozioni da esprimere ma niente è più semplice e totalizzante come un “grazie”. Grazie a miei genitori che hanno sacrificato molto del loro tempo; al mister De Santis, che mi ha cresciuto dall’inizio alla fine della mia carriera; al mio club, il Circolo Canottieri Aniene col dirigente Gianni Nagni, uomo di spiccata umanità ed elevata professionalità. Alla Coser Nuoto di Civitavecchia, una seconda casa.
Grazie alle generazioni che ho visto natatoriamente crescere, ho conosciuto persone fantastiche. Ho avuto la fortuna di nuotare ed essere il capitano della squadra più forte mai esistita in Italia, ho nuotato con gli atleti più veloci al mondo, ma stimandoli per ciò che sono e non per quante medaglie hanno vinto.
Ma non starò qui a scrivere un bilancio della mia carriera. Ho vinto questo, ho perso quest’altro. No, non mi interessa. Importa solo sapere cosa provo oggi, come e cosa sono diventato. A 31 anni, dopo 28 passati in piscina ho capito che non è la gara ciò che conta. Quella è solo un punto di arrivo.
È essenziale il percorso. Crescere con obiettivi giornalieri, cadere, rialzarsi, soffrire, sacrificarsi, vincere, gioire, riflettere su ogni lato del proprio carattere, limarlo, capire cosa si vuole dalla vita. Queste sono le cose che interessano. Potrete vincere molto ma senza mai crescere.
L’importante è una cosa, una sola: lo sport è e rimarrà sempre una parentesi importante della propria vita. Ma quando si chiuderà, è l’uomo quello che resta, non il campione.
Ad maiora”
Da tutta la Redazione di Swim4Life Magazine, i nostri migliori e sinceri auguri a Damiano Lestingi per ciò che verrà da domani in poi, sempre con il vento in poppa!
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