A meno di un alleggerimento delle norme anti covid, risulta difficile immaginare che un Meeting Master possa essere organizzato e davanti al concreto delle problematiche, non basta l’ottimismo
Nella giornata di ieri la Federnuoto ha lanciato un messaggio forte e chiaro attraverso il proprio sito web ufficiale, attraverso il quale intende far capire a tutti che il Circuito Supermaster FIN ripartirà e lo farà nel periodo solito di inizio stagione, senza variare nulla rispetto allo storico e senza che quindi i problemi legati al Covid impediscano l’avviamento dell’attività Master.
Nel breve articolo pubblicato da Federnuoto, si parla dei primi eventi che copriranno parte di ottobre e novembre dal Meeting delle Distanze Speciali organizzato dal comitato regionale FIN della Lombardia a Brescia il 25 ottobre che darà il via alla nuova stagione, ad altri appuntamenti che seguiranno fino al 29 novembre, senza dimenticare che è in corso di approvazione il regolamento Master per la stagione 2020/2021 e che la restante parte del calendario gare è work in progress.
Il messaggio è chiaramente ottimistico, ma purtroppo non si affrontano ancora le criticità legate al rispetto delle norme anti covid attualmente in vigore.
Una società che organizza un Master sarà in grado di rispettare quanto previsto dal recente documento pubblicato da Federnuoto che integra le precedenti Linee Guida in merito alle misure di sicurezza da adottare in piscina per la fase 2 per quanto riguarda l’organizzazione di competizioni?
Sarà in grado di poter sostenere i costi dell’organizzazione di un meeting che variano dai 3mila ai 5mila euro circa per un evento semplice e basilare senza troppi “fronzoli” potendo accettare un numero di atleti partecipanti limitato rispetto al passato nel rispetto delle norme anti covid considerando che già prima molti non riuscivano a pareggiare i costi di gestione con quelli di incasso?
Sarà in grado di sostenere i costi per la gestione e il contenimento della presenza di pubblico sugli spalti al massimo di 200 persone (per impianti sportivi al chiuso) e di garantire il controllo della temperatura ad ogni singola persona ogni qualvolta entri ed esca dall’impianto sportivo e inoltre di acquisire da queste persone l’autodichiarazione di non essere stati affetti da malattia COVID-19 e l’assenza di esposizione personale a casi accertati o probabili o sospetti di COVID-19 negli ultimi 14 giorni, assegnando loro un posto ben definito?
Sarà in grado di sostenere i costi di sanificazione e di garantire un numero di sessioni gara tali da non creare assembramento né in camera di chiamata né sul piano vasca e tanto meno durante il riscaldamento?
Sarà nelle possibilità infine di poter provare ad affrontare tutto questo mettendo comunque in conto di poter essere multati per irregolarità o peggio ancora di dover gestire il presentarsi di un eventuale caso di Covid ai posteri della manifestazione e comunicarlo quindi a tutte le persone che erano presenti nell’impianto sportivo in occasione della manifestazione al fine di farli sottoporre a tampone presso le proprie strutture sanitarie di riferimento?
Ricordiamo che le manifestazioni vengono richieste entro maggio e che sicuramente tutti coloro che normalmente organizzano manifestazioni avevano preventivamente fatto richiesta di confermare la propria nel calendario Supermaster FIN, ma a meno che le regole anti covid non cambino entro ottobre, concomitante certamente con un miglioramento dell’emergenza sanitaria, diventa difficile immaginare che un Meeting Master sia realizzabile.
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