Doppietta nei 50 e 100 rana per il neo atleta gialloblù, in luce anche Federica Pellegrini con le vittorie nei 100 e 200 stile e nei 200 dorso
Ritrovare le sensazioni gara, assaporare l’adrenalina della competizione, ritornare a vivere e gestire le sensazioni della camera di pre-chiamata e del blocco di partenza, queste erano le cose più importanti della 54esima edizione del Challenge International de Genève disputato nello scorso fine settimana presso il Centre Sportif des Vernets di Ginevra e promosso dalla Genève Natation 1885, mai come in questo periodo difficile dovuto alle limitazioni del Covid che vanno a influire proprio sulla presenza di competizioni.
Meglio ancora poi se tra i protagonisti principali dell’evento si sono messi in luce alcuni italiani, uno su tutti Nicolò Martinenghi che ha fatto il suo esordio con i colori del Circolo Canottieri Aniene al quale è passato da quest’anno dopo l’esperienza nel Nuoto Club Brebbia che lo ha lanciato, vincendo sia i 50 che i 100 rana con due ottimi crono, un 26”68 e 59”10, quest’ultimo record del meeting, che hanno messo in riga in entrambe le gare Arno Kamminga.
Per l’atleta allenato da Marco Pedoja si tratta della miglior prestazione italiana dei 50 rana di sempre a 12 centesimi dal suo record italiano e quarta miglior prestazione italiana di sempre nei 100 rana, a soli 35 centesimi dal record italiano.
L’olandese, secondo sia nei 50 che nei 100 rispettivamente con 27”46 e 59”21 seguito da Alessandro Pinzuti, terzo in 27”59 e 1’01”13, è riuscito poi a riscattarsi nei 200 rana vincendo in 2’09”35 segnando il nuovo record del meeting precedendo proprio Tete Martinenghi con 2’15”31.
A Ginevra ritorna in vasca anche Federica Pellegrini e lo fa con tre vittorie, nei 100 e 200 stile libero rispettivamente con il crono di 55”35 e 1’59”07 e nei 200 dorso con 2’13”45, aspettando decisamente occasioni migliori per cambiare passo.
Si mettono in luce anche Stefania Pirozzi con la vittoria dei 400 misti in 4’54”78 e l’argento nei 100 farfalla in 1’00”99 alle spalle dell’olandese Maaike De Waard con 59”65 e Giacomo Carini con la vittoria nei 200 farfalla in 1’58”95 e l’argento nei 100 farfalla con 53”30 alle spalle dell’olandese Nyls Korstanje con 53”28.
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