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Martinenghi, Miressi e Sabbioni in visita al Carcere minorile di Nisida

Non solo nuoto per gli Aqua Centurions impegnati alla ISL a Napoli, ma anche attività social, “Questi ragazzi sono nostri coetanei, aiutiamoli a costruire un futuro”

Simone Sabbioni, Nicolò Martinenghi e Alessandro Miressi hanno fatto visita ai giovani detenuti del carcere minorile di Nisida dimostrando ancora una volta un grande spessore umano.

Gli atleti in forza alla Aqua Centurions, impegnata a Napoli insieme ad altre nove squadre per un mese di gare valide per la regular season della ISL, sono scesi in campo, stavolta non per competere in piscina ma per contribuire socialmente al recupero di giovani.  

I ragazzi del Carcere di Nisida e la delegazione di atleti di Aqua Centurions rappresentata da Sabbioni, Martinenghi e Miressi, hanno vissuto una giornata differente scambiandosi esperienze, storie di vita e percorsi di formazione.

Due mondi apparentemente diversi che abbiamo voluto mettere in contatto per far capire ai ragazzi cosa significa spirito di sacrificio – ha dichiarato il direttore del carcere minorile di Nisida Gianluca Guida – Il vero valore è la capacità di relazione, il dialogo, il ritrovarsi attraverso percorsi che hanno tanto da dirsi”

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Una giornata, per otto ragazzi dell’istituto partenopeo, passata tra il mare di porto Paone e la mensa dello storico don Peppino.

Fianco a fianco ora in acqua ad imparare i segreti del dorso con Simone Sabbioni, quelli dello stile libero di Alessandro Miressi, argento con la 4×100 stile e bronzo con la 4×100 misti alle Olimpiadi di Tokyo, quelli della rana di Nicolò Martinenghi, bronzo a Tokyo anche lui nella 4×100 misti.

È stato come un incontro tra ragazzi ed è stato duro abbracciarci quando ci siamo salutati – ha affermato il bronzo olimpico dei 100 rana Martinenghi – È sicuramente una visita che ha dato più a noi che a loro, abbiamo visto dei ragazzi di cui spesso sentiamo parlare che hanno una grande voglia di riscatto sociale. Lo sport può darglielo. La cosa importante è che si crei un dopo Nisida, quando andranno via di qui. Con tutte le esperienze fatte e con quanto hanno imparato, molti di loro ci hanno manifestato la voglia di cambiare passo. Bisogna accompagnarli in questo percorso”

Devo dire la verità, in acqua se la cavano bene – ha affermato Miressi – Ma è stato soprattutto bello interagire con loro. In fondo siamo coetanei”

Abbiamo capito che tutti hanno una grande voglia di riscatto – ha aggiunto Sabbioni – La cosa importante è non lasciarli soli”

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Era importante una relazione del genere. Tanto per noi quanto per loro – hanno affermato Domenico Fioravanti e Andrea Beccari – Noi siamo fortunati perché viviamo in contesti anche agiati e spesso dimentichiamo quello che c’è attorno.

Mi ha fatto piacere vedere che alcuni hanno anche seguito le olimpiadi – ha aggiunto Fioravanti – Significa che siamo di esempio per molti”

International Swimming League ha voluto creare questa relazione perché crede fermamente che questa tappa napoletana non è soltanto nuoto, ma anche l’opportunità di conoscere la città in tutti suoi aspetti, da quelli sportivi a quelli ludici e turistici, a quelli sociali e questa è solo la prima di una serie di iniziative che abbiamo in programma – ha dichiarato Andrea di Nino, manager della ISL – Oggi tutti noi abbiamo imparato molto e sono orgoglioso di avere in ISL ragazzi come Niccolò, Alessandro e Simone”

E sul belvedere arriva anche una promessa: I ragazzi di Nisida andranno alla piscina Scandone per tifare i loro nuovi beniamini.

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine