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GAM Team si unisce alla protesta sul caro bellette, chiusura piscine il 6 febbraio

Piscine luogo di prevenzione salute, riabilitazione, svago e socializzazione prezioso, incredibile lasciarle alla deriva

GAM Team si unisce alla protesta promossa dal Coordinamento Associazioni Gestori Impianti Natatori, di cui fanno parte AGISI, Assonuoto, Piscine del Piemonte, Insieme si Vince, SIGIS, Forum Piscine e Piscine Emilia Romagna.

Gli impianti che gestisce a Travagliato, Piscina Comunale PalaBlu, e a Gardone Val Trompia, Piscina Comunale Atleti Azzurri d’Italia, resteranno pertanto chiusi per tutta la giornata di domenica 6 febbraio.

Ci teniamo ad evidenziare quanto la Federazione Italiana Nuoto sia stata l’unico ente che si è battuto fin dal principio per chiedere sostegni ed aiuti per le società sportive – si legge nel Comunicato Stampa della GAM Team – Grazie alla Federazione, dunque, nella figura del suo Presidente, on.le Paolo Barelli, che è riuscito a far ottenere i recenti ristori per le società sportive del nuoto.

Ristori vitali, che rappresentano una boccata d’ossigeno per il settore ma che, evidentemente, non sono sufficienti per garantire solidità a medio termine.

Auspichiamo che la giornata di chiusura degli impianti natatori possa servire a smuovere le istituzioni, nell’ottica di un’assunzione di responsabilità per manovre urgenti ed altre strutturali, riassumibili nell’erogazione di opportuni ristori, di un’estensione dell’Ecobonus 110% all’impiantistica sportiva e dell’inclusione delle piscine da parte del MISE tra gli impianti «energivori»”

Domenica 6 febbraio alle ore 11.00 si terrà inoltre una “tavola rotonda” sul tema “Piscine: un comparto che sembra non interessare a nessuno” organizzata da FIN Piemonte presso il Circolo della Stampa Sporting di Torino.

La protesta promossa dal Coordinamento Associazioni Gestori Impianti Natatori, è conseguente all’ennesima mazzata arrivata sulle società che gestiscono piscine dopo i due anni tremendi dovuti ai lockdown e restrizioni generati dalla pandemia.

Il caro bollette con aumenti esorbitanti dei costi dell’energia e del gas, di cui le piscine usufruiscono in largo consumo, rappresenta un altro colpo che sarà sempre più difficile da attutire.

Molti sono infatti gli impianti che hanno deciso di chiudere temporaneamente, come quello di Taranto gestito dalla società Aquarius, diverse le società andate fallite, anche grosse, come la Sport Management.

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Le piscine forniscono un servizio pubblico essenziale in sinergia con le Amministrazioni Comunali e danno un servizio a milioni di utenti (e di agonisti) su tutto il territorio nazionale impiegando oltre 300mila persone tra assunti e collaboratori sportivi.

Oltre a essere palestra di vita per i giovani, che crescono in maniera sana, le piscine sono anche luogo di prevenzione della salute, di riabilitazione e di svago e socializzazione prezioso per milioni di italiani.

In ventitré mesi di pandemia, le piscine sono rimaste chiuse per ben dieci mesi, dovendo comunque sostenere costi enormi di gestione e mantenimento degli impianti che hanno generato perdite molto significative.

Le piscine sono state le prime a chiudere e le ultime ad aprire delle attività sottoposte ai lockdown e sono state le prime (6 agosto 2021) ad aver imposto l’obbligo di ingresso con Green Pass e, nonostante ciò, lavorano ancora al 40% della capienza in ragione dei limiti COVID.

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Paco Clienti

Responsabile Redazione Swim4Life Magazine